In questo post propongo due riflessioni, una di carattere generale sull’uomo, con le parole di una poesia della statunitense Audrey Shenandoah, e l’altra di attualità sulla nostra povera Italia, in cui scandali e corruzione sembrano dilagare sempre: segnalo allora un bell’articolo di Danilo Paolini uscito su Avvenire di ieri. Buona lettura!
AM
Nascere uomo su questa terra
è un incarico sacro.
Noi abbiamo una responsabilità sacra,
dovuta a questo dono eccezionale
che ci è stato fatto,
ben al di sopra del dono meraviglioso
che è la vita delle piante,
dei pesci, dei boschi, degli uccelli,
e di tutte le creature
che vivono sulla terra.
Noi siamo in grado
di prenderci cura di loro.
Audrey Shenandoah
Ognuno di noi deve fare la propria parte per salvare l’Italia
L’altro contagio
«Le solite facce, i soliti accordi», cantavano Enzo Jannacci e Paolo Rossi al Festival di Sanremo nel 1994, mettendo in musica con disincanto il ciclone di Tangentopoli che aveva appena sconvolto l’Italia. Aprendo i giornali di stamattina si ha l’impressione di fare un balzo indietro di vent’anni esatti e viene da intonare a denti stretti quella vecchia canzone: i soliti arresti, le solite facce, i soliti nomi… continua a leggere su Avvenire