il sogno dello spazio con gli occhi di un bambino

Nel rassicurare i lettori circa l’assenza di nuovi post da quasi due mesi (la fine dell’anno scolastico ci mette tutti, alunni e prof, sotto pressione!), riprendo a farmi sentire sul web con un video che ha meritato il premio Treccani Web – L’eccellenza italiana nel web. Si tratta di un video di soli due minuti, corto ma efficace: Our lovely dream, il sogno dello spazio visto con gli occhi di un bambino. Eccolo:

Complimenti ad Alessio Fava che lo ha realizzato per l’Agenzia Spaziale italiana: a me ricorda il bellissimo compito che hanno tutti gli educatori, ossia coloro che accompagnano un bambino e un ragazzo nella crescita (genitori, parenti, insegnanti, catechisti, capi scout, sacerdoti, altre figure di riferimento…): quello di fare emergere le profonde aspirazioni che ognuno porta dentro di , di aiutare a discernerle (alcune sono passeggere e frutto di mode, influenze…. ma quelle autentiche restano e son importanti!) e se possibile di far sì che si realizzino.
Io credo che quando un individuo vede compiersi le proprie aspirazioni divenga una persona autentica, che è al proprio posto, che contribuisce ad un mondo migliore. Un uomo o una donna competente, perché mosso/a da qualcosa di profondo. Per dirla con S. Caterina da Siena, se sarete ciò che dovete essere, infiammerete il mondo!

Questo video è bellissimo perché ci ricorda tutto questo e ci mostra che ci sono persone che, quei sogni, hanno saputo realizzarli.

Mi unisco infine a quello che ha scritto la Treccani nell’assegnare il premio: [il video è] un bell’omaggio a tutti coloro che, fin dall’infanzia, hanno scelto di intraprendere questo viaggio e lo hanno portato a termine con successo.

Andrea Macco

sogno universo bellissima

Luna, SuperLuna… di infinito nostalgia

X Agosto. Ecco le mie foto valdostane alla cosiddetta “SuperLuna”, mentre emerge da un mare di nubi, per poi rituffarsi in esse, spumeggianti e cariche di desideri e di nostalgia d’infinito…

la SuperLuna – foto Andrea Macco

 

Per una volta non salgo sulla cattedra delle spiegazioni scientifiche del perché la Luna sia divenuta “SuperLuna”, ma mi calo nei panni del semplice e ignorante vagabondo, che nulla possiede se non il suo sguardo… e come lui mi perdo in tutto quello che questa Luna può evocare nella mente… equazioni? calcoli? No, ma tanto stupore, qualche timido desiderio e una infinita nostalgia d’affetto e d’infinito… che solo il Cielo potrà colmare?

La SuperLuna valdostana – foto Andrea Macco

 

Buone osservazioni a tutti, con tanti desideri buoni e anche un poco di questa nostalgia d’infinito…

Andrea

Stelle e libri: qualche consiglio per insaporire l’estate

cielo-stellato

Siamo in vacanza. Gli esami sono finiti, i corsi di recupero pure, e… ognun va per se’. Diciamocelo, a volte bisogna proprio depurarsi dalla scuola, staccare la spina, respirare aria diversa. Poi pero’… ti arriva una mail di una studentessa, incontri un altro alunno per strada e un altro ti telefona. Che vogliono? Che cercano? Qualche consiglio per l’estate! 

I consigli li chiede soprattutto chi non ha avuto niente da fare, penso agli studenti di III media, ma ho anche qualche liceale che si è scampato la rimandatura e che magari ha pure avuto il minimo da fare per l’estate. Non gli pare vero! Poi c’è anche la categoria di chi ha un po’ di passione e curiosità scientifica, voglia di sapere, o vuole saggiare semplicemente il terreno (che mi aspetta al Liceo?). E poi, chissà, ognuno ha le sue ragioni, le sue motivazioni, le sue molle, … !

E allora… estendo i consigli a 360° anche con questo post:

letture mat-magiche1) Letture divulgative, semplici, varie, curiosità… un po’ di tutto. Che scegliere? Non tutte ovviamente, ma, come ho scritto ad una studentessa: entra in libreria con la lista, vedi cosa hanno, sfoglia e poi… prendi quel che più t’ispira!  NB: La lista è una lista di consigli (ossia libri letti e ritenuti validi dal sottoscritto) ma nulla esclude che tu, lettore, ne sappia trovare altri validi. Attento però anche ai bidoni, alle false apparenze, perché ci sono anche molti libri divulgativi scritti solo per vendere e che non valgono un soldo bucato!

-sotto-le-stelle

2) concedersi qualche bella osservazione della Natura e, d’estate soprattutto, delle stelle!
E se non avete un astrolabio sotto mano (lo si può acquistare a poco prezzo, ad esempio della Deagostini, ma c’è anche chi se lo fabbrica con le carte mensili del cielo), perché non farlo anche l’uso della tecnologia? App gratis assolutamente da avere:

a) Google Sky Map: si punta il proprio smartphone verso il cielo nella direzione che si vuole e appaiono le costellazioni che si dovrebbero vedere in quella regione. Oppure si può impostare la ricerca di un pianeta o di una stella o di una costellazione e l’app ti dice dove orientarti per trovarla… Ovviamente può succedere che l’app indichi il pavimento: semplice, vuol dire che l’oggetto celeste ricercato in quel momento non è visibile, ma si trova dall’altra parte rispetto la Terra!

b) Solar System Scope:  sito internetapp per smartphone: questa è meno pratica della prima ma è di grande effetto per scoprire un po’ di più il sistema solare. Ha simulatori 3D e  animazioni veramente belle!

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Un fermo immagine preso da Solar System Scope

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Buona estate, buon riposo, buone letture, buone osservazioni e… buono stupore!

Andrea Macco

Un uomo mai compreso, uno scienziato incompreso: Keplero

Milano planetario 12-06-2014 - 10

Di molti scienziati si sa tantissimo, di altri vissuti prima di Cristo o che, vissuti più recentemente, hanno collaborato con i governi e i servizi segreti molto meno. Johannes Kepler non rientra in nessuna di queste due categorie: di lui si conosce tutto, ma la sua vita e le sue opere sono state divulgate poco. Ci si limita alle tre famose leggi che tutti studiano fin dai tempi della scuola media e nulla più. Perché? Lo ha spiegato la preparatissima Anna Maria Lombardi nella conferenza “L’armonia del cosmo, Platone e Keplero si interrogano sulla simmetria dell’universo”, conferenza a due voci con Federica Cislaghi, Planetario di Milano (12 giugno 2014, cui ho partecipato anche io come uditore). Keplero, appassionato di musica, filosofia, teologia, matematica e scienza,  fece storcere il naso ai contemporanei perché faceva perdere una parte della sua perfezione all’universo (ad esempio traiettorie ellittiche anziché circolari!) ma fa storcere il naso pure a noi per il modo in cui arrivò alle sue scoperte (su basi filosofiche e teologiche, mescolando insomma i vari campi).

sogno kepleroIl pensiero di Keplero è quindi molto complesso ma altrettanto affascinante… Per chi volesse approfondire segnalo i libri di Anna Maria Lombardi  (qui si possono leggere anche i primi capitoli del «sogno» di Keplero curato sempre dalla Lombardi).

AM

“Posso ben aspettare 100 anni un lettore che comprenda ciò che ho scoperto,
se Dio ha atteso 6000 anni qualcuno che sapesse meditare la sua creazione”
(Johannes Kepler)

* * *

Anche su questo blog abbiamo già parlato di Keplero, in questo post dello scorso 18 maggio 2013:
Dove Musica,  Matematica e Astronomia si incontrano: Keplero e le armonie celesti

* * *

E se la Luna si trovasse alla stessa distanza della Stazione Spaziale Internazionale?

Dal blog di Astrofisica e divulgazione scientifica Tuttidentro, riprendo questo originalissimo intervento. Il video è di grande effetto. Immagino che se fosse così gli effetti sulla Terra non sarebbero trascurabili in termini di maree e cambiamenti climatici… 

AM

La Luna si trova a circa 384 400 chilometri di distanza dalla Terra. Cosa succederebbe se la Luna si venisse a trovare alla stessa distanza alla quale orbita ora la Stazione Spaziale Internazionale (ISS), a 420 chilometri di distanza dalla Terra?

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Neutrini, queste bizzarre particelle

Da più voci mi viene chiesto di commentare la notizia relativa all’esperimento messo a punto dal CERN di Ginevra con cui sembrerebbe che i neutrini abbiano superato la velocità della luce (QUI la notizia dal Corriere della Sera corredata anche di alcuni video esplicativi; QUI il paper ufficiale che descrive accuratamente l’esperimento).

Il mio modestissimo e  molto poco autorevole commento:

La misura è cosi “complicata” che potrebbe davvero essere affetta da errori. E comunque è un risultato che riguarda delle particelle che già di per se’ violano le normali leggi della Fisica fino ad oggi conosciute (i neutrini sono di tre famiglie, e inspiegabilmente un membro di una famiglia può “trasformarsi” in uno di un’altra. Questo fatto è chiamato “oscillazione” ed era il motivo per cui è stato fatto questo esperimento, da cui ora è nato questo altro bizzarro risultato).

Che per i neutrini possa valere un qualche tipo di fenomeno che fino ad oggi le Leggi della Fisica non hanno spiegato era già risaputo (o comunque dato come altamente probabile), che questa cosa riguardi anche le fluttuazioni della velocità di gruppo è da vedere. Potrebbe anche trattarsi di un effetto che combina la velocità di fase (immaginate un’onda e le sue creste. Queste all’interno dell’onda possono muoversi con una velocità superiore a quella della luce – fatto già noto da tempo-  ma complessivamente l’onda si muove sempre a velocità inferiore) con quella di gruppo del treno di neutrini (infatti non si tratta di un singolo neutrino, ma sempre di fasci, cioè gruppi, cioè “onde” di particelle.

IN DEFINITIVA: i fattori da considerare sono così tanti che prima è necessaria una conferma indipendente da altri laboratori, quindi uno studio attendo di queste singolari particelle.

 Io a mettere in subbuglio tutta la Fisica fin’ora nota ci andrei coi piedi di piombo…

Einstein - secondo alcuni la scoperta fatta al CERN sui neutrini metterebbe in dubbio tutta la sua Teoria

Domande aperte (per riduzionisti, particellari, cosmologi, filosofi, …)

Martedì scorso ho tenuto – uso un voluto gioco di parole – un seminario presso il Seminario Arcivescovile di Genova:

Gli argomenti toccati (a livello divulgativo) sono stati i seguenti:

•Richiami a ciò che abbiamo sentito al Festival della Scienza (P. Funes – L’universo che si evolve);
• Tra filosofia e Scienza: il riduzionismo; da Democrito a Peter Higgs: così l’uomo è andato alla ricerca dei costituenti fondamentali della Natura;

Più approfonditamente:

• il Modello Standard e la ricerca del bosone di Higgs all’LHC: le “cattedrali nascoste”;
• il ponte tra infinitamente grande e infinitamente piccolo: i raggi cosmici.

 

Al termine del seminario, molte le domande che mi sono state rivolte da parte di sacerdoti, seminaristi e laici presenti. Sarò sincero. Non a tutte ho saputo rispondere. Non a tutte, credo, la scienza sa rispondere.

Chi volesse dire la sua in merito è benvenuto nei commenti. Per me sono domande che sono rimaste aperte e che mi lasciano con un senso di mistero e con una voglia di scoperta molto grandi.

 

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La cosa più incomprensibile dell’Universo

sistema solare“La cosa più incomprensibile dell’Universo è che esso sia comprensibile”

Albert Einstein

Questo pensiero è stato posto all’ingresso di una mostra di immagini e foto artistiche e spettacolari sul Sistema Solare presente al Festival della Scienza di Genova.

Proprio in questi giorni discutevo con uno studente di Fisica del come gli scienziati riescano a dire quel che dicono della Natura e della realtà che ci circonda. Come nasce una Legge Fisica? E come facciamo a capire se è valida?

Einstein, come secoli prima Galilei, avevano compreso che la Natura non è impenetrabile alla mente dell’uomo. Ma ha una struttura che, per quanto complessa, può essere decodificata, analizzata. Fino al portento di arrivare alla previsione. E’ il Fisico il vero mago: prevede l’evoluzione del moto dei corpi, prevede talvolta persino l’esistenza di particelle ancora non scoperte (e quindi, successivamente, effettivamente trovate) o di pianeti, come accadde con gli ultimi pianeti del sistema solare previsti e poi rivelati alla fine dell’800. Un trionfo.

Ma restano tante cose ancora da scoprire. Einstein ci ricorda che la mente dell’uomo può essere più grande del mistero che le avvolge. 

Il coraggio di andare dove nessuno è mai andato

Se la razza umana è destinata a continuare,
dovremo avere il coraggio di andare là dove nessuno è mai andato

– Stephen Hawking –

Così uno dei più famosi Astrofisici – Fisici Teorici viventi in occasione del 50° della NASA, l’Agenzia Spaziale statunitense.

Il discorso di Hawking è stato incentrato sul perchè delle missioni spaziali, sulla loro valenza scientifica. A volte possono sembrare soldi buttati al vento… in fondo che ce ne siamo fatti di aver raccolto qualche sasso lunare? Per Hawking questa prospettiva è limitante e riduttiva.

Ecco per i lettori del blog  una sintesi del suo interessante discorso pubblicata dal Secolo XIX di Genova e che potete scaricare cliccando qui: PERCHE’ DOBBIAMO TORNARCI

Logo per i 50 anni della NASA

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Il Logo per ricordare 40 anni dallo sbarco sulla Luna

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