Se questo è un prete. Sfide e provocazioni della chiesa farinelliana.

PROTAGONISTA, Paolo Farinella, prete di Genova. La sua Chiesa Farinelliana è contro le gerarchie della Chiesa e il L’amico Andrea Tornielli sul Giornale di oggi è andato giù con mano pesante. E ha fatto bene. Don Paolo Farinella, parroco della chiesa gentilizia di San Torpete in Genova, ha superato ogni limite. Non bastavano le lettere poltiche firmate Madonna di Lourdes e i suoi continui proclami politici e antipapali dal pulpito di Micromega (rivista di stampo ateo), ora anche le Messe sono state trasformate, da cattoliche a farinelliane.

Personalmente ho scritto una lunga lettera al Cardinal Bagnasco per documentare questa vergogna. Un fedele che si rechi a Messa nella chiesa di don Paolo o scappa per sempre da Cristo o si converte al farinellianesimo. Il passo dall’essere una chiesa indipendente non è vicino e neppure vicinissimo,  a mio avviso  è già stato fatto. 

Vicino ai Fedeli, il card. Angelo Bagnasco, ascolterà l'appello dei fedeli sulla chiesa farinelliana?Caro don Angelo, così mi permetto di chiamarla, Eminenza, perché le siamo stati sempre vicini e vogliamo che la Chiesa  – Una, Santa, Cattolica e Apostolica –   di cui lei è pastore non faccia queste figuracce.  Per far mia una frase di San Paolo, lo dico con le lacrime agli occhi, ci sono alcuni che si comportano da nemici della Croce di Cristo! Levi dunque al più presto la farinella cattiva dal sacco perché resti solo il grano buono! Sia autorevole con chi ha bisogno di autorevolezza, sia affettuoso con chi chiede affetto. Astuzia da serpente e candore di colomba, ci insegnava il Maestro. Ce le mostri ancora, don Angelo, e guidi la nostra Genova verso il largo, come lei stesso tante volte l’ha esortata: Duc in Altum!

Andrea Macco

 

Per leggere gli altri articoli del sottoscritto e di Diego Pistacchi su Paolo Farinella clicca qui.

38 commenti su “Se questo è un prete. Sfide e provocazioni della chiesa farinelliana.

  1. Caro Andrea comprendo la tua indignazione , ma lascia fare a ciascuno il suo mestiere!
    Mons. Bagnasco o chi per lui prenderà provvvedimenti
    Cmq bella questa tua lettera SUL blog.
    Grazie per avermi fatto sapere.
    Sono stato 10 giorni a S.Antimo anche li molto è cambiato .. in meglio e.. in peggio..

    A risentirci

    Marco

  2. Dico solo questo: farinella è una vergogna. E spero anche che non diventi vergogna il fatto che il Cardinale non interviene…

    Ciao e grazie per il coraggio di questa denuncia che tu e gli altri giornalisti del Giornale portate avanti. Sai se ne ha parlato qualcun altro oltre voi? A me non sembra…

    Fra

  3. Più che altro sarebbe appunto interessante sapere fino a che punto in Curia la cosa è conosciuta e tollerata..di preti “sui generis”, del resto, se ne sono visti tanti, ultimamente..preti che con il sacramento sacerdotale ben poco hanno a che spartire! Soprattutto trovo triste che uno sfaccendato del genrer trovi spazio su una rivista come Micromega (fatto, questo, che la impoverisce e parzialmente squalifica)!

  4. Mentre do’ il benvenuto ufficiale a mcburatto e a vicentecalcio (o meglio al suo presidente, trattandosi di una squadra del fantacalcio!), rispondo all’amico FRAE che chiede se il resto della stampa dorma oppure no sul caso Farinella.
    La risposta è che per ora sonnecchia. Si è occupata di Farinella quando ha difeso la giunta Comunale, e pure in occasione della visita del Papa quando lui e don Gallo han ben pensato disertare per un concerto certamente ben più importante del Sommo Pontefice…
    Sulle lettere farinelliane e sulle sue Messe invece per ora regna il disinteresse. Non so se sia un bene o un male, ai posteri l’ardua sentenza.
    AM

  5. Ciao a tutti

    E’ tanto grossa che si stenta quasi a crederci.
    A parte la gente normale che magari ha il pelo sullo stomaco tale da capire che quello che sta dicendo queste prete dal pulpito sono fesserie, mi chiedo quali sono i danni che puo’ provocare alle persone piu’ semplici, ai bambini, ai ragazzi o semplicemente a quel chierichetto che, stando a quello che scrive il giornalista, concelebra con lui.

    Sarebbe da registrare e mandare a Bagnasco.
    rimango incredulo…

    Saluti

  6. Ricevo altri due commenti per e-mail che ritengo significiativi e riporto:

    Scrive Antonio:
    Ciao Andre,
    Credo che il cardinale conosca benissimo la situazione ma una
    rimozione
    da un’incarico è sempre delicata. Gran parte dei cattolici genovesi –
    in fondo – la pensa come
    don Farinella. Basta ascoltare i ragazzi che ho a scuola. Sono le
    stesse idee…sia sulla gerarchia che su Berlusconi!

    Dunque la rimozione – se ci sarà – avverrà il più possibile senza dare
    nell’occhio
    per evitare inutili mormorii da parte dell’ottuso popolo di Dio…

    Attendiamo i fatti, con discrezione!
    ciao!


    Scrive Emanuel:

    Caro Andrea
    grazie per il commento lasciato sul blog. Tutto sotto controllo, purtroppo in questi mesi ho avuto poco tempo per curare il blog.
    Ho visto che hai scritto un post su don Paolo Farinella. Ricordo che è lo stesso che fu tra i promotori del contro – appello per l’Oriente e l’Occidente (qualcosa di simile, se non sbaglio), ma oggi andando su Internet guarda un pò cosa ho trovato:
    http://www.megachip.info/modules.php?name=Sections&op=viewarticle&artid=7188
    Interessante che dici? Sto pensando di scrivere allla curia genovese, ma forse di cose “simili” sul soggetto ne sanno già a iosa.
    Alla prox
    Emanuel

  7. cari amici.
    voglio essere provocatorio: ma vi siete accorti solo adesso che esiste il signor farinella a genova?
    e che di farinella nella nostra città ce ne sono molti? don gallo in primis, baget bozzo in secundis?
    se avete cortesia di leggermi vi racconto un aneddoto sul figuro.
    in quanto dirigente di partito, ero stato conmtattato da numerosi abitanti di cornigliano, che si lamentavano indignati che il loro parroco affrisse ospitalità nei locali della sua parrocchia e precisamente nel teatro, alla comunitò musulmana genovese per la loro tradizionale preghiera del venerdi.
    quindi ogni venerdi, decine e decine di musulmani entravano in chiesa, scendevano nel teatro, stendevano il loro tappetino, e pregavano il loro dio.
    sarebbe interessante andare in arabia saudita o nella vicina libia o tunisia e chiedere gentilmente al mullah locale, la disponibilità la domenica di una piccola zona di moschea per pregare l’unico ed il vero Dio. lascio a voi immaginare il seguito.
    organizzai una manifestazione/preghiera in piazza massena aperta a tutti. indipendentemente dai colori politici. oltre alla colorata presenta di simpattizanti di fn, e ai cittadini di zona non proprio di fn…., a titolo personale parteciparono esponenti della lega, di forza italia e un dirigente di quartiere del nascente partito democratico.tutto molto bello. in tutto quasi 200 persone.
    il giorno dopo sui giornali l’amara sorpresa: bagnasco prendeva le distanze e di fatto ci scomunicava, don farinella era un eroe e noi 4 scemi andati li a provocare.
    ora all’improvviso qualcuno scopre o si ricorda di don farinella?
    non basta seguire le sue prediche in televisione per capire il personaggio?
    che finalmente si sia mossa la penna di Andrea Tornielli, Vaticanista del Giornale,sinceramente mi rende indifferente. anzi mi incazzo ancora di più. di più: me ne stra frego ( cosi torno alle mie origini!!!)
    scrivere lettere a bagnasco? già fatto. non serve a niente. prese, forse lette dai suoi collaboratori, e gettate, mi auguro, nel bidone della carta. cosi si fa la differenziata.
    forse è tempo di smetterla di fare gli sdegnati e gli increduli dalla tastiera del computer. penso sia il tempo di esporsi in prima persona, con tutti i rischi del caso, per difendere quello in cui noi crediamo. un bel convegno, una fiaccolata, una petizione. modi ce ne sarebbero tanti. ma siamo italiani. per la serie armiamoci e partite.
    termino con una frase di ezra pound, poeta americano che ha vissuto parte della sua giovinezza in quel di rapallo. ” se un uomo non è pronto a rischiare la vita per le sue idee o le sue idee non valgono nulla o non vale niente lui”
    scusate lo sfogo.
    massimo

  8. Caro Massimo,
    benvenuto e grazie per il tuo accorato intervento.

    Personalmente mi son esposto in prima persona (vedi articoli e lettere) e penso che a volte per ottenere risultati oltre agli intenti contino anche i modi. Il gridare a vuoto, magari pure in maniera violenta, e magari da quegli stessi (non è il tuo caso) che gridano “Bagnasco vattene” e “Chiesa ladra” forse non è molto fruttuoso a mio modo di vedere.

    Occorre usare “astuzia da serpente e candore di colomba”, dire le cose in maniera pacata e ferma ma senza passare subito alle grida, al volere vedere fatte le nostre ragioni, ora e subito e nel modo in cui diciamo noi. Non è nemmeno giusto chiudere gli occhi: la propria sofferenza va espressa. Poi sono il primo a interrogarmi su come meglio farlo: ben vengano consigli avveduti e suggerimenti.

    Lo sapevi, ad esempio, che in occasione della lettera della Madonanna di Lourdes il Cardinale ha già fatto un richiamo a Farinella? Forse non è servito a molto, ma almeno ci siamo evitati altre lettere blasfeme in cui a parlare fosse la madre di Gesù…

    Sono molto amico di don Marco Galli, attuale segretario di Bagnasco. Abbiamo già parlato varie volte e credo che il Cardinale, anche dopo questi recenti fatti, stia meditando una decisione…

    Pregiamoci sopra e intanto iniziamo a fare come diceva Ghandi: “Sii tu stesso il cambiamento che vuoi vedere nel mondo”

    Andrea

  9. Ciao a tutti

    Personalmente mi trovo in accorto con la linea di condotta di Bagnasco anche se forse un solo richiamo non e’ una misura proporzionata, a mio modesto parere, alla gravita’ del caso.
    La questione del teatro usato per la preghiera dei mussulmani mi sembra piu’ uno slancio di ecumenismo, forse eccessivo, ma non deprecabile.
    Se poi loro non lo farebbero mai nei loro paesi questo non vuol dire nulla.
    Se il mio vicino di casa e’ un serial killer mica devo sentirmi obbligato ad ammazzare la gente.

    Attenzione a sparare giudizi e sentenze…
    Dio che sa leggere nei nostri cuori meglio di noi stessi per salvare l’umanita’ non ha sterminato tutti i cattivi, e’ morto in croce per Tutti.
    Poi siamo liberi di credere o no.

    ciao

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  12. Incredibile che esista un prete così…..sta a vedere che ha preso davvero la Bibbia alla lettera?

  13. Luigi, benvenuto sul blog!
    Se sfogli le pagine del blog troverai altri post e articoli dedicati a don Farinella e capirai che tipo di personaggio è…
    Prendere alla lettera la Bibbia è cosa assai pericolosa: occorre sempre riferirsi al Magistero della Chiesa che dà una lettura dei Sacri Testi centrata su Cristo e sul Nuovo Testamento.
    Cosa diversa è invece seguire la Parola di Dio in maniera radicale, ovvero con dedizione totale, un po’ come poté fare un san Francesco.

    Alla prossima!
    Andrea

  14. Vergognatevi ad attaccare Don Farinella ! Facile vedere ed incolpare il dito che indica, senza arrivare all’obiettivo .. ma forse averete la vostra convenienza

  15. Caro Gabriele,
    benvenuto sul blog!

    Mi permetto di chiederti: di che dovremmo vergognarci? Veramente è don Farinella che attacca tutti e tutto, dal Papa in giù. E che fa regole a suo piacimento, pur sapendo che essere sacerdote cattolico implica il mantenere un certo costume (pur essendo pienamente liberi di pensarla politicamente come si vuole – ma è proprio necessario fare questo durante una celebrazione liturgica?).
    Gli articoli qui riportati son articoli di cronaca: riportano le parole dette da don Farinella, i suoi atti e le sue azioni. Nessuna convenienza, solo tanto rammarico e dolore per un fratello che all’interno di una comunità, che dovrebbe essere unita, si comporta così.

    Andrea

  16. Grazie Andrea e bentrovato!
    Mi dispiace che vi troviate “non uniti” e capisco il rammarico, ma il “mantenere un certo costume” non penso proprio sia un valore a fronte dei fatti veri e reali denunciati da don Farinella. O forse conta più l’apparenza della sostanza ..

  17. Ho letto la lettera di Don Farinella, e devo dire non ci ho trovato nulla di grave o di strano.
    E’ strano, invece, che si pensi di rimuovere dall’incarico chi, con molta umiltà, nota che l’esempio deve venire dall’alto.
    Cosa avremmo potuto pensare di Gesù se lo avessimo visto dare feste in villa, regolarmente circondato da ragazze minorenni? Avremmo approvato?
    In Inghilterra, e lo abbiamo appena potuto constatare, un Ministro si dimette perché il marito ha comprato un film utilizzando denaro pubbico (10 sterline?). Il problema non era il contenuto del film (porno), ma l’appropriazione indebita di denaro pubblico, anche se poco. Questa è la moralità che richiediamo a chi ci governa.
    Certo, con norme così rigide al parlamento italiano ne avremmo molti da allontanare, ma non pensate che ne guadagnerebbe la credibilità della politica?
    Ovviamente abbiamo peccatori a destra come a sinistra, e i primi vanno condannati come i secondi per i loro comportamenti di arrogante prepotenza del potere.
    Dov’è lo scandalo? Nel non denunciare apertamente ogni abuso di posizione dominante. Da chi mi governa esigo una trasparenza morale ben superiore alla media delle persone: ho bisogno di fidarmi, devo avere la certezza che chi governa non lo fa per il proprio tornaconto personale ma per il bene pubblico.
    Non conosco don Farinella e non voglio fare il suo difensore, ma ho occhi per vedere come si comportano i nostri politici (ad esempio, sono i più assenteisti al parlamento europeo, alla faccia delle elezioni appena concluse).
    Mi piacerebbe che voi, che contestate Farinella, senza però argomentare sui fatti da lui sollevati, entraste nel merito degli argomenti.
    E’ giusto che un capo del governo frequenti minorenni? Che utilizzi la cosa pubblica pro domo sua (per modificare leggi, utilizzare denaro pubblico, voli di stato, …). Se rispondete si, allora avete ragione voi: Farinella è un cialtrone che va subito destituito.

  18. Caro Claudio, anche a te come appena fatto con Gabriele, do il benvenuto sul blog!
    Nel ringraziare entrambi per i toni pacati, credo che le tue riflessioni siano in buona parte condivisibili (etica e deontologia della politica). Sull’Europarlamento ho aperto proprio in questi giorni un piccolo dibattito – link qui – e sei (siete) invitati a partecipare e a dire la vostra anche lì (vedo che sul tema probabilmente siete più informati della media dei cittadini).

    L’unico punto che non mi vede in accordo con quanto sostieni è il seguente: che don Farinella faccia bene a prendere queste posizioni durante una funzione sacra oppure scomodando la Madonna di Lourdes e mettendole in bocca parole che di certo non sono sue! Nemmeno il Papa osa dire: “La Madonna dice…” e ora arriva il parroco di San Torpete a portarci una missiva celeste su chi votare? Ma via!

    Detto ciò, si può benissimo entrare nel merito dei punti toccati da don Farinella, ma allora apriamo un post di politica e attualità (ben inteso, ci può stare, ad esempio rilancio quello sull’Europarlamento, ma allora usciamo dalle celebrazioni liturgiche di San Torpete e trasferiamoci altrove).

    Sperando di aver chiarito il perché tanti siano “contro” don Farinella,
    Andrea Macco

  19. Scrive Giacomo:

    Caro Andrea,
    ho letto i commenti sul tuo blog circa don Farinella(“Sfide e provocazioni della chiesa farinelliana”). In effetti don farinella non è un esempio di unità in seno alla chiesa, specie se diserta come dici gli incontri col Papa e critica il suo Vescovo apertamente.
    Circa quello che dice trovo che un fondo di verità spesso o per lo meno ogni tanto ci sia. Probabilmente è il modo in cui lo dice che lo fa passare dalla parte del torto.

    Detto ciò complimenti per la conduzione del blog, vedo che gestisci bene i vari argomenti e pure i vari commenti. Io non sono molto pratico di facebook, blog, siti ma se vuoi senti libero di mettere anche questo mio pensiero (se lo ritieni opportuno).

    E se mai passerò da Genova spero di incontrarti…magari mi porti a sentire dal vivo una Messa di don Farinella…… scherzo!

    Giacomo

  20. Concordo con Claudio e Gabriele. Il punto non è Farinella quanto il sacrosanto contenuto della lettera, rivolta a chi non ha esistato a massacrare il governo Prodi per poi perdonare tutte le ben più gravi sconcezze dell’attuale governo. Non è possibile che la Chiesa legittimi una fazione politica, non ne posso più di sentire i ciellini che si pavoneggiano perché a detta loro il voto alla PDL è voluto dall’Altissimo.
    Questo governo si basa su falsità, menozgne e leggi ad personam e la Chiesa non può chiudere un occhio sull’immoralità di un premier che grida all’omicidio di Eluana ma fa abortire la moglie al settimo mese perché incinta di una creatura disabile.

  21. Ma qualcuno di voi l’ha letta la lettera incriminata??? Credo di no altrimenti avrebbe potuto aprirvi, almeno in parte, gli occhi. Ciò che viene scritto da Don Farinella è inconfutabile! Capisco che posa dare fastidio che un uomo di chiesa si esponga così esplicitamente e comprendo che le sue affermazioni vi possano scuotere perchè fanno vacillare tutte le vostre certezze ma vi prego di pensarci. Perchè dover difendere il nostro presidente del consiglio a tutti i costi anche quando sbaglia?
    Saluti

  22. Giacomo, Stefano e Giovanni, benvenuti sul forum!

    Mi scuso per il ritardo di pubblicazione di vari commenti, ma ho avuto un periodo intenso che non mi ha permesso nemmeno di aggiornare i post più recenti né la home del blog.

    IMPORTANTE: Oltre a ciò ho voluto verificare se vi fosse stato un particolare passaparola o link a questo specifico post non tanto recente, visto il quantitativo di commenti piovuti… E, cosa scopro? Che la metà degli indirizzi e-mail lasciati da chi si è firmato con uno pseudonimo è inesistente!

    PERTANTO: sono stati approvati solo i commenti che vedete sopra e di cui ho riscontrato la correttezza. Gli altri (guarda caso dal contenuto molto simile), secondo le regole di questo blog, sono stati lasciati in coda di moderazione. Chi ha scritto tali commenti è pregato di farsi vivo (ad esempio rispondendo da un indirizzo valido alle e-mail che ho mandato).

    Andrea Macco

  23. Circa il commento di Giovanni e quello di Stefano:

    Noto che i vostri commenti (al pari di quelli non approvati) hanno un denominatore comune: dare addosso al Presidente del Consiglio. Il che può anche starci, ma il punto è che forse non è quello l’oggetto della discussione. Personalmente in tale post non mi sembra di avere mai preso le difese di questo o quel politico, ma solo di aver evidenziato gli attacchi di don Farinella in una sede non opportuna (una celebrazione liturgica) e con modi non opportuni (lettere firmate Madonna di Lourdes). A chi mi chiede se abbia letto la lettera rispondo che la lettera l’ho letta eccome e ne ho anche riportato vari stralci negli articoli giornalisti che sono stati pubblicati.
    A chi cita CL che utilizza metodi simili sul fronte opposto: non mi sembra di avere mai detto che se CL si comporta in tal modo faccia bene. Lo dico qui e lo dico pubblicamente: se anche CL usa metodi farinelliani fa male. Penso, tuttavia, che non si tratti tanto di CL nel suo complesso, quanto piuttosto di singoli membri di CL, un po’ come succede nel caso del parroco di San Torpete: (per fortuna) non è la voce ufficiale della Chiesa, ma solo il suo personale modo di leggere gli accadimenti (giusto o sbagliato che sia).

    Ciò detto, vi invito caldamente a restare in tema e a non divagare con altre sparate contro personaggi politici, a CHIUNQUE esse siano rivolte. Ho anche aperto un post sulle elezione europee: perchè non intervenite lì per i commenti politici?

    Andrea Macco

  24. Gentile Dott. Macco la ringrazio della sua disponibilità. Per quanto mi riguarda ho sentito degli attacchi di Don Farinella e scrivendo il suo nome su google il vostro è stato il primo link comparso. Probabilmente i modi e i tempi dei suoi interventi non sono corretti e per questo di certo non va elogiato ma credo che i temi da lui sollevati ci debbano far pensare alle conseguenze sulla collettività dell’azione di certi politici. In particolare sui valori etici di tanti cattolici che ritengo siano spesso poco coerenti. Mi riferisco a coloro che si sono stracciati le vesti ed hanno manifestato in piazza sul caso Eluana ma restano indifferenti, anzi approvano l’operato del governo che rimanda i disperati nel loro paese a morire di fame. Non sono anche queste vite umane? La carità cristiana e l’amore per il prossimo dove sono finiti?

    La autorizzo a pubblicare questa mail se lo desiderasse.

    Grazie ancora
    Distinti saluti

  25. Gentile Stefano,
    il tema della coerenza è un tema su cui non le posso che dare ragione: ha tutta la mia approvazione nell’invocarla.
    Oggi le persone coerenti – specie nel mondo politico – sono purtroppo davvero poche e, purtroppo, quelle poche spesso rimangono nell’ombra.

    Cordiali saluti e alla prossima

    Andrea

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  27. E’ chiaro che con queste espressioni :
    “… Astuzia da serpente e candore di colomba, ci insegnava il Maestro. Ce le mostri ancora, don Angelo, e guidi la nostra Genova verso il largo, come lei stesso tante volte l’ha esortata: Duc in Altum! ”
    la sua ambizione sia quella nobile di fare “pulizia” dei problemi terreni “guardando in alto” . Io invece sono convinto che il suo sia uno sguardo appannato, troppo abituato a guardare al suolo, piuttosto che essere avvezzo ad ammirare il cielo.
    G.Vezoli
    Brescia

  28. Io e altri come me, cattolici praticanti, siamo disorientati. Farinella semina zizagna, confonde i fedeli con parole d’ordine semplici e forse condivisibili. Non voglio usare parole troppo grosse, ma forse è uno strumento del demonio. Ora, l’ultima lettera che è arrivata in molte delle nostre caselle di posta elettronica, è accompagnata da definizioni di “prete coraggioso”, oppure da commenti come “l’obbedienza non è più una virtù”.
    Io lo dico con le lacrime agli occhi! Se questa sinistra è di fatto ostile ai valori cristiani, questa destra e qesto presidente del cosiglio devono essere apertamente rimproverati se è vero quanto sembra emergere in questi giorni. Vi prego. Una parola alta e chiara. Un “non ti è lecito” detto apertamente, chiaramente e ad altra voce, a Berlusconi!
    Le notizie giornalistiche su Villa Certosa e sul presidente del consiglio attualmente in carica, hanno un fondamento? Comprendo che la Chiesa voglia sostenere valori non negoziabili, magari anche attraverso un governo che li appoggi apartemante e concretamente, secondo la massima “fate quello che dicono e non quello che fanno”. Ma tutto questo è pericoloso e crea disorientamento.

  29. Gianluigi e Laura,
    benvenuti sul blog!

    Grazie per i vostri punti di vista e il contributo alla discussione. Una domanda per Laura: a quale lettera e-mail di don Farinella fai riferimento?

    Attenzione in ogni caso a parlare di “strumenti del demonio”: è nella libertà di ogni uomo collaborare a progetti di bene e di male. Libero arbitrio! Tuttavia, come dice il vangelo, se un fratello sbaglia siamo chiamati alla correzione fraterna: prima a tu per tu, quindi, se non efficace, portandolo nella pubblica assemblea o nelle mani di chi è il diretto responsabile (vedi il Vescovo).

    Andrea

  30. Mi duole fare pubblicità a questo sacerdote che non stimo.
    Per dovere di cronaca, e per rispondere a Gianluigi e Andrea ecco la lettera:

    Genova 31 maggio 2009

    Paolo Farinella, prete

    SENZA LA PROFEZIA, RIMANE LA COMPLICITÀ

    Egregio sig. Cardinale,

    viviamo nella stessa città e apparteniamo alla stessa Chiesa: lei vescovo, io prete. Lei è anche capo dei vescovi italiani, dividendosi al 50% tra Genova e Roma. A Genova si dice che lei è poco presente alla vita della diocesi e probabilmente a Roma diranno lo stesso in senso inverso. E´ il destino dei commessi viaggiatori e dei cardinali a percentuale. Con questo documento pubblico, mi rivolgo al 50% del cardinale che fa il Presidente della Cei, ma anche al 50% del cardinale che fa il vescovo di Genova perché le scelte del primo interessano per caduta diretta il popolo della sua città.

    Ho letto la sua prolusione alla 59^a assemblea generale della Cei (24-29 maggio 2009) e anche la sua conferenza stampa del 29 maggio 2009. Mi ha colpito la delicatezza, quasi il fastidio con cui ha trattato – o meglio non ha trattato – la /questione morale/ (o immorale?) che investe il nostro Paese a causa dei comportamenti del presidente del consiglio, ormai dimostrati in modo inequivocabile: frequentazione abituale di minorenni, spergiuro sui figli, uso della falsità come strumento di governo, pianificazione della bugia sui /mass media/ sotto controllo, calunnia come lotta politica.

    Lei e il segretario della Cei avete stemperato le parole fino a diluirle in brodino bevibile anche dalle novizie di un convento. Eppure le accuse sono gravi e le fonti certe: la moglie accusa pubblicamente il marito presidente del consiglio di «frequentare minorenni», dichiara che deve essere trattato «come un malato», lo descrive come il «drago al quale vanno offerte vergini in sacrificio». Le interviste pubblicate da un solo (/sic/!) quotidiano italiano nel deserto dell´omertà di tutti gli altri e da quasi tutta la stampa estera, hanno confermato, oltre ogni dubbio, che il presidente del consiglio ha mentito spudoratamente alla Nazione e continua a mentire sui suoi processi giudiziari, sull´inazione del suo governo e sulla sua pedofilia. Una sentenza di tribunale di 1° grado ha certificato che egli è corruttore di testimoni chiamati in giudizio e usa la bugia come strumento ordinario di vita e di governo. Eppure si fa vanto della morale cattolica: Dio, Patria, Famiglia. In una tv compiacente ha trasformato in suo privato in un affaire pubblico per utilizzarlo a scopi elettorali, senza alcun ritegno etico e istituzionale.

    Lei, sig. Cardinale, presenta il magistero dei vescovi (e del papa) come garante della Morale, centrata sulla persona e sui valori della famiglia, eppure né lei né i vescovi avete detto una parola inequivocabile su un uomo, capo del governo, che ha portato il nostro popolo al livello più basso del degrado morale, valorizzando gli istinti di seduzione, di forza/furbizia e di egoismo individuale. I vescovi assistono allo sfacelo morale del Paese ciechi e muti, afoni, sepolti in una cortina di incenso che impedisce loro di vedere la «verità» che è la nuda «realtà». Il vostro atteggiamento è recidivo perché avete usato lo stesso innocuo linguaggio con i respingimenti degli immigrati in violazione di tutti i dettami del diritto e dell´Etica e della Dottrina sociale della Chiesa cattolica, con cui il governo è solito fare i gargarismi a vostro compiacimento e per vostra presa in giro. Avete fatto il diavolo a quattro contro le convivenze (Dico) e le tutele annesse, avete fatto fallire un referendum in nome dei supremi «principi non negoziabili» e ora non avete altro da dire se non che le vostre paroline sono «per tutti», cioè per nessuno.

    Il popolo credente e diversamente credente si divide in due categorie: i /disorientati/ e i /rassegnati/. I primi non capiscono perché non avete lesinato bacchettate all´integerrimo e cattolico praticante, Prof. Romano Prodi, mentre assolvete ogni immoralità di Berlusconi. Non date forse un´assoluzione previa, quando vi sforzate di precisare che in campo etico voi «parlate per tutti»? Questa espressione vuota vi permette di non nominare individualmente alcuno e di salvare la capra della morale generica (cioè l´immoralità) e i cavoli degli interessi cospicui in cui siete coinvolti: nella stessa intervista lei ha avanzato la richiesta di maggiori finanziamenti per le scuole private, ponendo da sé in relazione i due fatti. E´ forse un avvertimento che se non arrivano i finanziamenti, voi siete già pronti a scaricare il governo e l´attuale maggioranza che sta in piedi in forza del voto dei cattolici atei? Molti cominciano a lasciare la Chiesa e a devolvere l´8xmille ad altre confessioni religiose: lei sicuramente sa che le offerte alla Chiesa cattolica continuano a diminuire; deve, però, sapere che è una conseguenza diretta dell´inesistente magistero della Cei che ha mutato la profezia in diplomazia e la verità in servilismo.

    /I cattolici rassegnati/ stanno ancora peggio perché concludono che se i vescovi non condannano Berlusconi e il berlusconismo, significa che non è grave e passano sopra all´accusa di pedofilia, stili di vita sessuale con /harem/ incorporato, metodo di governo fondato sulla falsità, sulla bugia e sull´odio dell´avversario pur di vincere a tutti i costi. I cattolici lo votano e le donne cattoliche stravedono per un modello di corruttela, le cui tv e giornali senza scrupoli deformano moralmente il nostro popolo con «modelli televisivi» ignobili, rissosi e immorali.

    Agli occhi della nostra gente voi, vescovi taciturni, siete corresponsabili e complici, sia che tacciate sia che, ancora più grave, tentiate di sminuire la portata delle responsabilità personali. Il popolo ha codificato questo reato con il detto: /è tanto ladro chi ruba quanto chi para il sacco/. Perché parate il sacco a Berlusconi e alla sua sconcia maggioranza? Perché non alzate la voce per dire che il nostro popolo è un popolo drogato dalla tv, al 50% di proprietà personale e per l´altro 50% sotto l´influenza diretta del presidente del consiglio? Perché non dite una parola sul conflitto d´interessi che sta schiacciando la legalità e i fondamentali etici del nostro Paese? Perché continuate a fornicare con un uomo immorale che predica i valori cattolici della famiglia e poi divorzia, si risposa, divorzia ancora e si circonda di minorenni per sollazzare la sua senile svirilità? Perché non dite che con uomini simili non avete nulla da spartire come credenti, come pastori e come garanti della morale cattolica? Perché non lo avete sconfessato quando ha respinto gli immigrati, consegnandoli a morte certa? Non è lo stesso uomo che ha fatto un decreto per salvare ad ogni costo la vita vegetale di Eluana Englaro? Non siete voi gli stessi che difendete la vita «dal suo sorgere fino al suo concludersi naturale»? La vita dei neri vale meno di quella di una bianca? Fino a questo punto siete stati contaminati dall´eresia della Lega e del berlusconismo? Perché non dite che i cattolici che lo sostengono in qualsiasi modo, sono corresponsabili e complici dei suoi delitti che anche l´etica naturale condanna? Come sono lontani i tempi di Sant´Ambrogio che nel 390 impedì a Teodosio di entrare nel duomo di Milano perché «anche l´imperatore é nella Chiesa, non al disopra della Chiesa». Voi onorate un vitello d´oro.

    Io e, mi creda, molti altri credenti pensiamo che lei e i vescovi avete perduto la vostra autorità e avete rinnegato il vostro magistero perché agite per interesse e non per verità. Per opportunismo, non per vangelo. Un governo dissipatore e una maggioranza, schiavi di un padrone che dispone di ingenti capitali provenienti da «mammona iniquitatis», si è reso disposto a saldarvi qualsiasi richiesta economica in base al principio che ogni uomo e istituzione hanno il loro prezzo. La promessa prevede il vostro silenzio che – è il caso di dirlo – è un silenzio d´oro? Quando il vostro silenzio non regge l´evidenza dell´ignominia dei fatti, voi, da esperti, pesate le parole e parlate a suocera perché nuora intenda, ma senza disturbarla troppo: «troncare, sopire … sopire, troncare».

    Sig. Cardinale, ricorda il conte zio dei Promessi Sposi? «Veda vostra paternità; son cose, come io le dicevo, da finirsi tra di noi, da seppellirsi qui, cose che a rimestarle troppo … si fa peggio. Lei sa cosa segue: quest´urti, queste picche, principiano talvolta da una bagattella, e vanno avanti, vanno avanti… A voler trovarne il fondo, o non se ne viene a capo, o vengon fuori cent´altri imbrogli. Sopire, troncare, padre molto reverendo: troncare, sopire» (A. Manzoni, /Promessi Sposi/, cap. IX). Dobbiamo pensare che le accuse di pedofilia al presidente del consiglio e le bugie provate al Paese siano una «bagatella» per il cui perdono bastano «cinque Pater, Ave e Gloria»? La situazione è stata descritta in modo feroce e offensivo per voi dall´ex presidente della Repubblica, Francesco Cossiga, che voi non avete smentito: «Alla Chiesa molto importa dei comportamenti privati. Ma tra un devoto monogamo [leggi: /Prodi/] che contesta certe sue direttive e uno sciupa femmine che invece dà una mano concreta, la Chiesa dice bravo allo sciupa femmine. Ecclesia casta et meretrix» (La Stampa, 8-5-2009).

    Mi permetta di richiamare alla sua memoria, un passo di un Padre della Chiesa, l´integerrimo sant´Ilario di /Poitier/, che già nel sec. IV metteva in guardia dalle lusinghe e dai regali dell´imperatore Costanzo, il Berlusconi cesarista di turno: «Noi non abbiamo più un imperatore anticristiano che ci perseguita, ma dobbiamo lottare contro un persecutore ancora più insidioso, un nemico che lusinga; non ci flagella la schiena ma ci accarezza il ventre; non ci confisca i beni (dandoci così la vita), ma ci arricchisce per darci la morte; non ci spinge verso la libertà mettendoci in carcere, ma verso la schiavitù invitandoci e onorandoci nel palazzo; non ci colpisce il corpo, ma prende possesso del cuore; non ci taglia la testa con la spada, ma ci uccide l´anima con il denaro» (Ilario di Poitiers, /Contro l´imperatore Costanzo/ 5).

    Egregio sig. Cardinale, in nome di quel Dio che lei dice di rappresentare, ci dia un saggio di profezia, un sussurro di vangelo, un lampo estivo di coerenza di fede e di credibilità. Se non può farlo il 50% di pertinenza del presidente della Cei «per interessi superiori», lo faccia almeno il 50% di competenza del vescovo di una città dove tanta, tantissima gente si sta allontanando dalla vita della Chiesa a motivo della morale elastica dei vescovi italiani, basata sul principio di opportunismo che è la negazione della verità e del tessuto connettivo della convivenza civile.

    Lei ha parlato di «emergenza educativa» che è anche il tema proposto per il prossimo decennio e si è lamentato dei «modelli negativi della tv». Suppongo che lei sappia che le tv non nascono sotto l´arco di Tito, ma hanno un proprietario che è capo del governo e nella duplice veste condiziona programmi, pubblicità, economia, modelli e stili di vita, etica e comportamenti dei giovani ai quali non sa offrire altro che la prospettiva del «velinismo» /o in subordine di parlamentare alle dirette dipendenze del capo che elargisce posti al parlamento come premi di fedeltà// //a chi si dimostra più servizievole, specialmente se donne. /Dicono le cronache che il sultano abbia gongolato di fronte alla sua reazione perché temeva peggio e, se lo dice lui che è un esperto, possiamo credergli. Ora con la benedizione del vostro solletico, può continuare nella sua lasciva intraprendenza e nella tratta delle minorenni da immolare sull´altare del tempio del suo narcisismo paranoico, a beneficio del paese di /Berlusconistan/, come la stampa inglese ha definito l´Italia.

    Egregio sig. Cardinale, possiamo sperare ancora che i vescovi esercitino il servizio della loro autorità con autorevolezza, senza alchimie a copertura dei ricchi potenti e a danno della limpidezza delle verità come insegna Giovanni Battista che all´Erode di turno grida senza paura per la sua stessa vita: «Non licet»? Al Precursore la sua parola di condanna costò la vita, mentre a voi il vostro «tacere» porta fortuna.

    In attesa di un suo riscontro porgo distinti saluti.

    *Genova 31 maggio 2009 *

    *Paolo Farinella, prete *

    Don Paolo Farinella lauree in Teologia Biblica e Scienze Bibliche e Archeologiche. Ha studiato lingue orientali all´Università di Gerusalemme: ebraico, aramaico, greco. I suoi ultimi libri: ” Bibbia, parole, segreti, misteri ” e ” Ritorno all´antica Messa “, sempre editore Gabrielli.

  31. Ciao a tutti!
    leggo oggi per la prima volta una lettera di Farinella su repubblica: http://www.repubblica.it/2009/06/sezioni/politica/berlusconi-divorzio-10/lettera-farinella/lettera-farinella.html

    descrive perfettamente quello che penso, una chiesa ipocrita e schiava del suo stesso potere…

    forte con i deboli e debole con i forti!

    Sono molto contento ci siano preti che sollevino ed accendano una discussione interna alla chiesa. Una chiesa senza fermento, che delega tutte le decisioni al vertice è una chiesa morta.

    Penso sia necessario che la Chiesa apra un confronto serio al suo interno, con questo augurio vi saluto.

    Che la pace sia con voi!

    Pietro
    Verona

  32. leggendo i commenti di questo blog sono rimasto abbastanza perplesso. in primis caro andrea, si potrà anche dire che il tono di don Farinella risulti acceso e piuttosto vemente ma dire che abbia superato dei “limiti” è un pò troppo azzardato. In particolare quali limiti ?! Leggendo la sua lettera aperta al cardinal bagnasco mi è parso solo di vedere un uomo di chiesa che afferma le proprie convinzioni in maniera libera e coerente, nulla di più. Ritengo che tutti considerino la libertà di parola e di stampa un diritto imprescindibile e quindi l’unico limite che si poteva porre a don Farinella è quello di non insultare ne Berlusconi ne il cardinal Bagnasco, cosa che non avviene. La situazione in italia è drammatica, e chi afferma il contrario è ignorante oppure ha qualche convenienza. La chiesa dal canto suo, avendo il compito di essere un faro di verità, giustizia e uguaglianza in questi ultimi mesi ha fallato e più di una volta. Sulla questione dell’immigrazione si sarebbe dovuta alzare al cielo una sola e potente voce dal vaticano a dire che la comunità cattolica è totalmente contraria a tutto ciò che il governo berlusconi ha fatto fin qui, ronde comprese. E invece c’è stato il silenzio o quasi. Ed ora con questo omuncolo che ci fa vergognare davanti al mondo di essere italiani. Un ladro, corruttore, anti democratico, xenofobo e fornicatore che si vuole far vedere come un serio e competente statista…ma per favore ! E intanto la chiesa perde consensi, fondi e fedeli stando nel silenzio. Io sono rassegnato come tanti altri.

  33. Per Laura: grazie della lettera! Me l’era persa (sarò risparmiato dall’ira celeste farinelliana?)

    Mentre poi do il benvenuto a Pietro e Nicola,
    ribadisco che i commenti come quello di Nicola fuori tema e in pieno stile farinelliano (governo xenofobo e ladro… ma si, facciamo la rivoluzione! Gesù Cristo è venuto a liberarci dalla dittatura romana e berlusconiana, non lo sapevate?!?) da ora non saranno più tollerati. E non perché io voglia prendere qui ed ora le difese di quel che il governo fa o non fa, ma perché, come ho scritto più sopra, non è questo il luogo dove esternare tutti i propri dissensi politici. E tanto più non lo è una celebrazione liturgica in cui (memoriale) si fa presente Cristo morto in croce, estremo atto di amore e non di polemica!

    (il commento di Stella ha appena subito questa norma di buon costume; come si vede, qui tutti son ospitati, ma in ottemperanza alle regole di buon vicinato di questo pianerottolo)

  34. grande Farinella.
    non è l’unico che la pensa così.
    Bè andrea, qui c’è un attacco pesante a una persona.
    Non si può pensare che dopo un attacco del genere le risposte siano carine.
    tra l’altro richiamerei Laura visto che ci dice che Farinella è uno strumento del Demonio.
    forse doveva subire la norma “di buon costume” e di “buon vicinato”.

  35. Benvenuto Emanuele sul blog! (Ho riunito i tuoi commenti in uno solo per praticità).
    Sull’intervento di Laura è già stata fatta una puntualizzazione (vedi sopra), sul replicare ai modi di fare di Farinella si può benissimo essere in disaccordo ma senza per questo divenire prepotenti, non pensi?

    In ogni caso gli attacchi più forti restano non tanto quelli a don Farinella, ma quelli di Paolo Farinella prete alla Chiesa, al Papa, al Card. Bagnasco, a molti fedeli (compreso il sottoscritto che non meriterebbe nemmeno di definirsi cristiano) e via a seguire. E nota che non ho volutamente inserito nell’elenco i politici in quanto, per il loro ruolo pubblico, sono intrinsecamente oggetto di attacchi, ogni giorno. Se può non stupire che sia un uomo di chiesa a fare tali attacchi, stupisce un pochino di più (forse) se è la Madonna (farinelliana) di Lourdes a scrivere sulla politica italiana……

    Andrea

  36. mi raccomando, come sempre, continuiamo a guardare il dito e non la luna che indica! si punta il solito indice inquisitore contro l’autore della lettera e non ci si sofferma minimamente sul contenuto della stessa. io sto scappando dalla mia Chiesa perchè è sempre meno spirituale e sempre più affarista. voglio capire una cosa: le questioni mosse da don farinella, al di là delle valutazioni politiche che non mi interessano, sono d’interesse della Chiesa o no? la morale è cristiana o no? che decide sulle regole familiari deve essere a posto con la propria famiglia o no? chiedo scusa se le mie considerazioni urtano la delicata suscettibilità di qualche lettore. se non se ne parla, i problemi non esistono…………..

  37. Benvenuto Enzo sul blog!
    Grazie per il tuo contributo, credo che le tue domande siano più che lecite e sia giusto che la Chiesa e la società le affrontino. Ma anche il modo di affrontarle può essere un primo passo verso la direzione giusta. Se ancora prima di affrontarle si parte a menar pugni e calci a destra e a manca allora si gioca solo a chi grida più forte e ho l’impressione che si farà davvero poca strada…

    Andrea

  38. Una precisazione e una considerazione.
    Diavolo significa “Colui che divide”. Non dico che don Farinella sia il diavolo, ma che possa esserne uno strumento portando divisione e contrapposizione anche all’interno della Chiesa (quindi il diavolo si serve anche di don Farinella, e delle incoerenze di altri uomini di chiesa, magari contrapposti allo stesso don Farinella), per creare scoramento, disorientare e demoralizzare i fedeli.
    Non condivido i modi di Farinella, non condivido tante sue esternazioni pubbliche, credo si tratti di un esibizionista. Però, purtroppo, emerge che l’incoerenza di tanti quotidiani e personaggi (che accusano la Chiesa quando è stretta sulla morale e su valori non negozabili, e poi l’attaccano se non condanna i comportamenti di qualche politico avversario), sembra qualche volta emergere anche tra le fila di alcuni uomini di Chiesa che alle volte non riescono a dire (magari con sirito di correzione fraterna) anche un chiaro: Non licet tibi. “Non ti è lecito”.
    Chi ha un ruolo pubblico di primo piano, è comunque un esempio. Se questo esempio è negativo, credo si sia costretti a dirlo in modo chiaro per non creare equivoci e fraintendimenti

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