I Cardinali cercano di recuperare la Farinella perduta

don Paolo FarinellaDon Farinella è come un martello. Batte sull’incudine e non la smette, finché qualcuno non lo ode. Se si fa finta di niente grida che lo si fa perché si ha la coscienza sporca, ma se qualcuno si spazientisce, allora apriti o cielo, tutti se la prendono con lui!

Da tempo – lo sapete – mi occupo di don Farinella, i suoi scritti, le sue omelie, i suoi infervori, i suoi j’accuse, le sue lettere di ripudio, i suoi sermoni infuocati contro una Chiesa che disconosce ma di cui si ostina a far parte. Il farinella pensiero – l’ho già detto – mostra evidenti contraddizioni al suo interno ma se si guarda all’obiettivo a cui in fondo punta, tutto sommato si capisce la sua logica: cavalcar l’onda (emotiva) della popolarità. Non importa se nel bene o nel male, l’importante è che si parli d lui.

Non mi importa se queste righe saranno lette dai suoi fedelissimi che inizieranno a lanciare anatemi contro il sottoscritto, il Giornale (di cui sono solo collaboratore e per cui non rispondo né del pensiero del suo Direttore, né per quello della sua redazione), il Cardinale che non comprende la santità di Farinella e via dicendo. Il pensiero è il pensiero di chi cerca di seguire Cristo e la Chiesa e di essere addolorato per chi, per citare San Paolo, “lo dico con le lacrime agli occhi, alcuni si comportano da nemici della croce di Cristo”.

Tarcisio Bertone e Angelo Bagnasco, i Cardinali maggiormente criticati da don Farinella, hanno risposto sul "Cittadino" al don.

Tarcisio Bertone e Angelo Bagnasco, i Cardinali maggiormente criticati da don Farinella, hanno risposto sul "Cittadino" al don.

Credo che sia questo lo spirito che anima l’atteggiamento (spesso silenzioso, mai di intransigente censura o di reprimenda che, invece, si sarebbe usata qualche anno fa senza troppi indugi caritatevoli) dei nostri Pastori, in particolare del Card. Tarcisio Bertone e del Card. Angelo Bagnasco che sono stati (Bagnasco lo è tutt’ora) Arcivecovi di Genova e, quindi, diretti superiori di don paolo Farinella.

Ecco dunque la lettera che gli hanno scritto e che il Cittadino – il Settimanale Cattolico di Genova – ha pubblicato nei giorni scorsi. Come sempre, pareri in merito  dai toni civili e pacati saranno accettati nei commenti.

Andrea Macco

 

Lettera dei Cardinali Bertone e Bagnasco a don Paolo Farinella

Dal Vaticano, 16 ottobre 2009
Rev.do don Farinella, dopo un tempo di dopo un periodo di silenzio e di paziente sopportazione, sento in prima persona il dovere di rispondere alle tue aspre critiche contro di me e contro il mio ministero a fianco del Santo Padre Benedetto XVI.

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La “Guerra” di San Torpete: Forza Nuova contro don Farinella

Per chi segue la stampa di Genova, il fatto dovrebbe essere noto, visto che per una volta non se ne è occupato solo “il Giornale”: don Farinella, sempre lui, ha espresso un duro attacco contro i parà uccisi in Afghanistan, dimostrando poco rispetto per la Patria e per chi ha onorato i nostri soldati, al di là di come la si pensi sulla guerra e sulla politica della missione militare all’estero.

Fatto sta, che l’intervento del parroco di San Torpete non è piaciuto affatto a diverse persone. In particolare ai militanti di “Forza Nuova” i quali, per questa domenica mattina, hanno promosso una manifestazione in San Torpete contro Paolo Farinella prete. C’è di più. Hanno iniziato una colletta per raccogliere fondi per un biglietto di sola andata per Kabul (Terra Santa) da regalare a don Farinella.

Il don si è già fatto sentire su internet, chiamando all’adunata i suoi. Su vari forum e blog si trovano tracce di questo imminente scontro… Che succederà?

Al TG3 Liguria è stato riportato che don Farinella invita a “ignorare le provocazioni nei suoi confronti che ci saranno”.  Ma sarà davvero così? O il tonante pulpito di San Torpete batterà un altra saetta?

Aggiornamenti nelle prossime ore. (Nel frattempo ho aggiornato la pagina sugli articoli relativi a don Farinella, CLICCARE QUI e scorrere fino al fondo della pagina per leggere quelli relativi a questi ultimi fatti).

Andrea Macco

caricatura di Don Farinella

Ancora don Farinella, ancora deliri. Ma per la curia è tutto lecito.

Avevo preso il proposito di disinteressarmi a don Farinella. E l’avevo fatto pure seriamente. Pur avendo ricevuto il suo opuscolo sulle attività di San Torpete tra cui le conferenze per dibattere sul Concilio Vaticano II e il suo eventuale superamento e i richiami ai laboratori liturgici eseguiti durante le celebrazioni nella sua parrocchia, pur avendo letto su Repubblica una serie di editoriali e articoli politicamente schierati e non sempre con parole di riguardo verso la Chiesa, pur avendo ricevuto altre segnalazioni, avevo seguito il consiglio di chi mi diceva di ignorarlo. E di chi diceva al Giornale di ignorarlo.

Oggi vedo con rammarico che sulle pagine genovesi del Giornale Farinella fa nuovamente la sua comparsa. Doveroso atto di cronaca dinanzi al suo presentarsi sulla scena pubblica per dare voce alle sue sparate contro Curia, Comune, Istituzioni. Don Farinella ce l’ha con le feste: «Se fossi Papa abolirei il Natale»

A questo punto mi domando, una volta di più, perché la Curia genovese tolleri tutto questo. Perché la messa in rito farinelliano (si vedano precedenti post 12) sia concessa mentre la messa in genovese sia stata categoricamente proibita. E se saltasse fuori qualche prete ribelle sul fronte della lingua? Ci sommettete che questa volta la reprimenda ci sarebbe e non tarderebbe a giungere?

Chiunque voglia esprimersi in merito è ben accetto. Contro i deliri che evidentemente nemmeno il Presidente della Cei ha il potere di fermare, qualunque proposta sarà valutata con la massima attenzione

Andrea Macco

Se questo è un prete. Sfide e provocazioni della chiesa farinelliana.

PROTAGONISTA, Paolo Farinella, prete di Genova. La sua Chiesa Farinelliana è contro le gerarchie della Chiesa e il L’amico Andrea Tornielli sul Giornale di oggi è andato giù con mano pesante. E ha fatto bene. Don Paolo Farinella, parroco della chiesa gentilizia di San Torpete in Genova, ha superato ogni limite. Non bastavano le lettere poltiche firmate Madonna di Lourdes e i suoi continui proclami politici e antipapali dal pulpito di Micromega (rivista di stampo ateo), ora anche le Messe sono state trasformate, da cattoliche a farinelliane.

Personalmente ho scritto una lunga lettera al Cardinal Bagnasco per documentare questa vergogna. Un fedele che si rechi a Messa nella chiesa di don Paolo o scappa per sempre da Cristo o si converte al farinellianesimo. Il passo dall’essere una chiesa indipendente non è vicino e neppure vicinissimo,  a mio avviso  è già stato fatto. 

Vicino ai Fedeli, il card. Angelo Bagnasco, ascolterà l'appello dei fedeli sulla chiesa farinelliana?Caro don Angelo, così mi permetto di chiamarla, Eminenza, perché le siamo stati sempre vicini e vogliamo che la Chiesa  – Una, Santa, Cattolica e Apostolica –   di cui lei è pastore non faccia queste figuracce.  Per far mia una frase di San Paolo, lo dico con le lacrime agli occhi, ci sono alcuni che si comportano da nemici della Croce di Cristo! Levi dunque al più presto la farinella cattiva dal sacco perché resti solo il grano buono! Sia autorevole con chi ha bisogno di autorevolezza, sia affettuoso con chi chiede affetto. Astuzia da serpente e candore di colomba, ci insegnava il Maestro. Ce le mostri ancora, don Angelo, e guidi la nostra Genova verso il largo, come lei stesso tante volte l’ha esortata: Duc in Altum!

Andrea Macco

 

Per leggere gli altri articoli del sottoscritto e di Diego Pistacchi su Paolo Farinella clicca qui.