Tante pietre a ricordare

Prendi uno dei più grandi Maestri musicali della nostra epoca, uno che di premi Oscar per migliori colonne avrebbe dovuto vincerne non due, ma almeno 6 o 7, affidagli la composizione di un pezzo per la Genova ferita e colpita, ma mai del tutto piegata e che ora cerca di rialzarsi, a testa alta… E poi – ultimo lavoro prima di lasciarci solo il ricordo e note immortali – affida il tutto al coro e all’orchestra del Teatro Carlo Felice di Genova, facendo dirigere la prima assoluta del pezzo al figlio, il maestro Andrea Morricone. Che ne viene fuori?

Per quel che mi riguarda commozione massima, con applausi da non interrompere e un “bis” immediato da chiedere (e, che, per fortuna, è stato subito concesso, con la ripetizione venuta forse ancor meglio della prima, per via di una maggior scioltezza della voci che, prima, erano evidentemente emozionate pure loro…).

Non c’è da aggiungere altro: quella musica, quelle parole, semplici e ripetute in un crescendo sinfonico eccezionale, ti entrano dentro. E lì restano, perché esprimono davvero ciò che hai dentro, da tanto: pietre… luci…voci… riunire la città… #genovanelcuore sempre!

Grazie maestro!

Andrea Macco

Genova è

Per tutti quelli che, come me, hanno Zena nel cuore… questo video di Roberto Pensato su musica di Andrea Vialardi.

E un grazie a tutti quelli che si danno da fare, ogni giorno, per la loro città, in ogni città… contribuendo ad un benessere collettivo che è l’unione di tanti piccoli impegni e sforzi.

Andrea Macco

Due uomini di Dio a Genova: il mio grazie!

ZenaNel giro di 7 giorni Genova è stata toccata dalla visitata di due eccezionali personalità. Due uomini diversissimi tra loro, che hanno agito con stili diversi ed echi mediatici diversi, ma questi due uomini hanno un grande amico comune: Gesù Cristo. Uno è il suo vicario in terra, l’altro è il suo giocoliere. Ma tanto il Vicario quanto il Giocoliere sono grandi personalità, entrambi vengono dalla fine del mondo (entrambi argentini!) e animano la corte e il popolo tutto per dare gloria al Suo Nome!

Come avrete capito, uno è Papa Francesco, l’altro (forse un po’ meno noto, almeno qui in Italia, e della sua visita si è parlato decisamente meno) è Paul Ponce con tutta la sua famiglia.

Se il Vicario Francesco ha illustrato come deve essere una vita di fede, con orizzonti ampi e una costante preghiera di intercessione gli uni per gli altri (il grande potere che Cristo ha dato agli uomini!), il Giocoliere ha mostrato la sua attuazione, con la sua stessa vita, fatta di una attesa di 10 anni segnata da una preghiera fiduciosa prima dell’unione in matrimonio con Lia, oggi mamma di 5 bellissimi bambini. Se il Vicario ha parlato della dignità del lavoro e dell’importanza di un lavoro giusto nei tempi, onesto nella retribuzione, il Giocoliere ha mostrato che si può vivere nella vera Gioia il lavoro, senza rinunciare a uno solo dei valori morali in cui si crede, ma anzi dandone sempre testimonianza. Se il Vicario si è interrogato sul grande mistero del dolore e della sofferenza dei bambini, il Giocoliere ha cercato di regalare a loro, come agli anziani e agli handicappati, un sorriso, con la sua arte calata in mezzo a tutti noi. Se il Vicario ha esortato, il Giocoliere ha testimoniato, se Francesco ha trasmesso Speranza, Paul ha mostrato Fede… Entrambi hanno regalato un po’ delle loro vite intessute d’Amore (con tutto quel che ne deriva) a noi popolo zeneize…

Paul, Francesco: grazie di cuore d’essere stati con noi, in mezzo a noi. Non vi siete parlati, non vi siete incontrati, ma è come se fosse stato tutto organizzato. Lo Spirito soffia dove vuole, ma poi gonfia le vele e sospinge in un’unica direzione, che si sia una grande ammiraglia o una piccola barca a vela, che si sia il sommo Pontefice o un semplice giocoliere, che si sia operaio dell’ILVA, Capo Scout, suora, laico, o padre di famiglia… giovane o anziano, povero o ricco… perché Genova è tutto questo, con la sua tradizione di città di mare, che accoglie e fa ripartire, ogni volta che la Tramontana soffia e lo Spirito passa…

Andrea Macco 

Coppa Pitagora: gara matematica per le scuole medie al Festival della Scienza 2014

gara matematica a squadre

10, 9, 8… inizia il conto alla rovescia: il tempo della gara si avvicina! D’altra parte il tema di quest’anno del Festival della Scienza è proprio il Tempo. E per una gara matematica il tempo di gioco in cui elaborare la strategia vincente, giocare il jolly, mandare il consegnatone al momento opportuno, analizzare e risolvere i vari problemi non è questione di poco!

Appuntamento dunque al Palacus difronte al DIMA (il Dipartimento di Matematica, in Valletta Puggia) per sabato 25 ottobre 2014 alle ore 10.00. La prima Coppa Pitagora vi attende!

AM

Per maggiori info: festival_bn_pos

– Pagina del Festival

– comunicato PDF

–  per gli insegnanti

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Tutti uniti, Genova rialzati!

Un grazie a tutti quelli che ci stanno contattando da fuori città per sapere come stiamo.

Grazie a quelli che, in città, hanno subito stretto una catena di solidarietà. Grazie ai nostri ragazzi scout che hanno subito sentito il bisogno di fare qualcosa, grazie a chi è operativo con la Protezione Civile.

Grazie a tutti gli uomini di buona volontà che a fianco di un mugugno (tipico genovese ed è giusto che non manchi) sanno metterci anche un sorriso, un incoraggiamento e un po’ di speranza.

Di ritorno da Cervia-Mirabilandia…

kang informaticaEccoci di ritorno dalla tre giorni a Cervia-Mirabilandia, per le finali della gara a squadre denominata Kangourou dell’Informatica . I miei ragazzi sono arrivati quinti assoluti: davvero un bel piazzamento, specie se consideriamo che è il primo anno di nostra partecipazione. E ora che abbiamo capito come funzionano queste gare,  potremo anche migliorarci, vero squadra?

Un sentito ringraziamento (che rendo pubblico anche con questo post) a tante persone:

  • Agli organizzatori, che sono stati efficienti e puntali in tutto;
  • Alle due mamme che si sono unite alla squadra e che sono state un aiuto valido: finaliste anche loro a pieno titolo!
  • Team_squadraAlla squadra delle Immacolatine (i “miei ragazzi”) che si son comportati bene in tutti i fronti e che sono pure riusciti nell’impresa di coinvolgermi nelle varie attrazioni di Mirabilandia! (comprese le più estreme!)
  • Alla nostra mascotte ufficiale, la mitica Veronica (la sorella minore di uno dei miei studenti, 3a elementare ma è come se fosse stata anche lei una delle Medie!)
  • Alla squadra del Liceo Cassini di Genova… ottimi ragazzi, simpaticissimi e davvero a modo… E se il prossimo anno ci fosse il bis per tutte  le squadre genovesi? (salutiamo anche la compagine del Calvino! Ben 3 squadre rappresentavano Genova!)
  • Alla prof.ssa Marino, accompagnatrice del Liceo Cassini: la sua esperienza dopo 5 edizioni di questa gara è impareggiabile. E ci è stata più d’una volta d’aiuto. Una collega davvero valida!
  • Ai giovani professori di altre scuole che ho visto con le loro squadre sul podio. Sono stato felice di percepire tanto entusiasmo!
  • A chi ha condotto il laboratorio sull’informatica e la pasta… è stato divertente e presto i miei studenti potrebbero ricevere una riedizione dello stesso.
  • (ultimo ma non meno importante): Al bel tempo atmosferico, che dopo la bella tempesta d’accoglienza, ci ha accompagnato splendidamente nei due giorni al parco di Mirabilandia!

E ora…3.2.1. da 0 a 100 in 2 secondi! Sono certo, squadra, che ci saranno altre belle avventure come questa nei prossimi anni. Chi si fa sotto?

Andrea prof. Macco

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Dimostrazione: i Black-Bloc sono cattolici

Incredibile ma vero. E a chi ci accusa di essere troppo filo cattolici, anche quando parliamo di matematica, scienza e logica, proponiamo una inoppugnabile dimostrazione sul fatto che i Black Bloc che hanno devastato Roma, non più di 10 giorni fa (15 Ottobre 2011), sono CATTOLICI.

Un quasi immediato corollario non ancora dimostrato ma quasi sicuramente dato per vero (congettura) proverebbe che anche 10 anni fa a Genova si trattò quasi sicuramente di un manipoli di questi suddetti cattolici.

Per la dimostrazionesi ringrazia Berlicche per aver avuto l’intuizione base, da noi semplicemente sviluppata e ripresa con più ampio respiro.

Come sempre graditi i commenti, purchè, ora più che mai, fermamente rigorosi, con dati certi e non contestabili, come quelli della dimostrazione che ora vi proponiamo.

Andrea Macco 

PROVE, FATTI E LOGICA CONDANNANO I CATTOLICI

FATTO 1.  I Black bloc, come dice la parola, sono vestiti di nero. “Se vedi nero spara a vista, o è un prete o è un fascista”, dice il noto adagio. E’ ovvio che, dato il contesto, qui non si tratti di fascisti. Quindi i violenti sono sacerdoti.

FATTO 2. I Black bloc hanno dato fuoco a diverse automobili. Il fuoco era il metodo con cui nel medioevo i cattolici bruciavano milioni e milioni di streghe, eretici ed ebrei. I manifestanti, utilizzando tale metodo, si pongono in questa tradizione e quindi sono da considerarsi a tutti gli effetti eredi dell’Inquisizione.

FATTO 3. I Black bloc tirano pietre. Ciò richiama senza alcun dubbio episodi dei Vangeli, come il martirio di S.Stefano e l’adultera.  Tale richiamo non può essere casuale.

 PREMESSA 4. Il Papa è un nazista. E’ tedesco, Adolf Hitler, c’è altro da dire?

 PREMESSA 5. Gli scontri sono avvenuti a Roma. A Roma c’è il Papa. Meditate, gente, meditate.

 PREMESSA 6. Il Vaticano non ha negato di essere coinvolto nei disordini. Ciò dice pure qualcosa.

FATTO 7: alla luce delle premesse 5,6,7 le possibilità che il Vaticano non fosse coinvolto sono davvero minime, la Teoria della probabilità dà come fatto altamente  improbabile una sua totale estraneità ai fatti.

FATTO 8. E’ il noto fatto della statua della Madonna fracassata: è evidente che la statua
era portata in processione ed è accidentalmente caduta. L’incidente è stato strumentalizzato per creare un clima d’odio.

 PREMESSA 9 BIS: Ho già detto che il Papa è un nazista? Meglio ricordarlo bene.

 PREMESSA 10: Come hanno ripetuto diversi filosofi e intellettuali, è sempre l’assolutismo che uccide, mai il relativismo.

FATTO 11: I cattolici sono assolutisti, guidati da un Capo tedesco assolutista, quindi non possono che essere stati loro.

CONCLUSIONE: Di fronte a questi 11 fatti innegabili è opportuno chiedere l’immediata abolizione di ogni raduno o processione cattolica per ragioni di ordine pubblico. In passato ci sono già stati dei morti proprio in cortei del genere, dove la croce era sbandierata con ostentata sicumera. L’affermazione che si trattasse di funerali non deve esimerci dall’intervenire.


Corollario: Anche a Genova furono i Cattolici.
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Alle origini dello Scautismo: un libro su Francis Vane e Mario Mazza

Presento, attraverso la breve recensione pubblicata nella rubrica delle recensioni letterarie della cronaca di Genova de “il Giornale”, il libro di cui vedete qua la copertina. Gli appassionati di storia dello scautismo non se lo possono far sfuggire!

Le origini Genova e la Garfagnana culle dello scoutismo

di Andrea Macco

Chi ha iniziato lo scautismo in Italia? Si apre con questa domanda il libro di Piero Gavielli recentemente presentato a Genova durante una serata all’Oratorio di San Filippo Neri in Via Lomellini dedicata alla rievocazione storia dell’incontro che vide la nascita dello scautismo a Genova. Come spiega anche il libro, Genova fu una delle culle dello scautismo, grazie a Mario Mazza, educatore e Capo Scout, prima delle cosiddette «Gioiose» e successivamente dell’Asci. Ma furono gli Scout genovesi i primi in Italia a riproporre il metodo educativo di Lord Robert Baden-Powell? A seguito di svariate ricerche, sembra di no. Preceduto di un pugno di mesi ci fu il Barone inglese Sir Francis Vane of Hutton che, approdato in Garfagnana, apriva nel 1910 a Bagni di Lucca i «Ragazzi Esploratori Italiani». In una sigla: i REI. «Che la stampa, sia locale sia nazionale, si sia sbizzarrita nel chiamare i R.E.I. con i nomi più fantasiosi (Boy-Knight, ragazzi Patrioti, Piccoli Esploratori della Pace) non modifica la sostanza delle cose – scrive Gavinelli – Quello che realmente conta, è che le associazioni e i movimenti scout nati successivamente, tennero in considerazione questa iniziativa ed altri educatori si avvicinarono allo scautismo dopo aver conosciuto di persona o aver letto sulla stampa le iniziative del Vane e le finalità educative dello scautismo».
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Il Mistero del Carro in Giorgio da Castelfranco Veneto

Chi è rimasto incuriosito dal titolo verrà subito illuminato.

Iniziamo subito col dire che Giorgio da Castelfranco Veneto è meglio note come “Giorgione” e che “Il Mistero del Carro” altro non è che un “titolo alternativo” dato dai curatori della mostra (in questi giorni a Padova – Musei Civici agli Eremitani) al famoso quadro “La Tempesta”.

Perché allora il Mistero del Carro?  Ve lo svelerò, aggiungendo alcuni commenti su questa mostra che – va di moda così, forse per la crisi o forse per la semplice moda – risulta costruita tutta intorno ad un  unico quadro, un po’ come quella sul Bacio di Hayez (cliccare QUI)  presente sempre in questo periodo a Genova nel Museo del Risorgimento.

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