Paola Girdinio (Preside di Ingegneria): intervista a 360° sul NUCLEARE

E’ uscito su il Giornale di oggi una mia intervista sulle tematiche Nucleari alla prof.ssa Girdinio, preside della Facoltà di Ingegneria di Genova.  La potete leggere cliccando QUI.

Come spiego nelle righe introduttive, l’intervista ha cercato di concentrarsi su temi tecnici e non politici, di modo che ognuno possa esprimere il suo parere e le sue scelte in maniera autonoma. Credo tuttavia che questa intervista risponda a diversi interrogativi che lettori ora scettici ora esigenti avevano posto in passato su questo blog in merito alla tematica del Nucleare.

Il ritorno in Italia del Nucleare? Nell’intervista se n’è parlato solo marginalmente (trattasi di decisione politica e non prettamente tecnica!). In ogni caso se ne potrà parlare nei commenti. In particolare sarebbe bello discutere lì dei dubbi che l’intervista vi ha ancora lasciato aperti (se ce ne sono).

Buona lettura!

Andrea Macco

1 milione di Euro e la gloria imperitura

PREMESSA. Il mio docente di Geometria dell’Università, il prof. Mimmo Arezzo, era solito entusiasmarci con lezioni corredate di aneddoti e/o piccole curiosità.
È uno stile che ho sempre apprezzato, non solo in lui, ma anche in altri (pochi e rari) professori. Senza un minimo di passione la materia perde quel quid che dà un colpo d’ala in più e permette di non far affievolire l’entusiasmo e accresce la voglia di studiare e di applicarsi nella materia.

millennium problems

DA HILBERT AI “PROBLEMI DEL MILLENNIO

Durante le lezioni di questi giorni affrontavo alcune questioni di matematica che sono state risolte dai matematici di fine ‘800 e inizio ‘900. E mi è venuto spontaneo citare la grande sfida lanciata da Hilbert al grande Congresso di Parigi del 1900 quando dimostrò la sua genialità nel riuscire a cogliere i 10 grandi problemi aperti della Matematica che la Comunità Scientifica avrebbe dovuto affrontare nei decenni a seguire.

David Hilbert (1862-1943)

David Hilbert (1862-1943)

In realtà i problemi proposti da Hilbert furono da lui stessi integrati con altri quesiti e in tutto si contano 23 problemi. Di questi 2 restano tutt’oggi aperti, e 4 presentano una soluzione solo parziale.
(Su Wikipedia a questo link una formulazione riassuntiva ma un po’ stringata, su questo documento pdf qualche notazione in più sui 23 problemi di Hilbert).

Che centra tutto questo con i soldi e la ricchezza? Fin’ora, al massimo, si è parlato di gloria imperitura.
Nel 2000 sono stati formulati dall’Istituto Matematico Clay (CMI) 7 Problemi del Millennio. Per chi li risolverà è previsto un premio di 1 milione di dollari per problema risolto e, ovviamente, la fama eterna.
I sette problemi sono considerati dal CMI i “più importanti problemi classici che hanno resistito ai tentativi di soluzione nel corso degli anni”.
Qui – sito ufficiale potete leggere di che si tratta. Pure su wikipedia in italiano si trova una sommaria presentazione (cliccare qui). Avvertenza: Alcuni problemi richiedono, solo per la loro comprensione, di conoscenze di matematica avanzata; altri, riguardanti anche l’ambito della Fisica, sono di comprensione più immediata.

millennium problems cover

ATTENZIONE: uno dei problemi del Millennio è stato recentemente risolto da Grigory Perelman, l’eccentrico matematico russo che si è dedicato alla congettura di Poincaré. La comunità scientifica sta inoltre passando al vaglio la soluzione presentata recentemente da Louis de Branges de Bourcia della Purdue University (lo stesso che ha risolto la congettura di Bieberbach) di un’altro problema del Millennio: l’Ipotesi di Riemann, che compariva già tra i problemi enunciati da Hilbert nel 1900!

idea genialeDUNQUE: amanti delle sfide e matematici che non avete ancora sviluppato a pieno le potenzialità della vostra mente: datevi da fare!
Magari – dicevo oggi ai miei studenti – un giorno potrò dire di avere contribuito alla formazione o di avere stretto la mano ad un matematico milionario passato alla storia …

Andrea Macco

Conferenza interattiva: Quali Energie per il futuro

Mauro Marinelli, Piero Zani, Riccardo Musenich, Mattia Marinelli, Andrea Macco  

 QUALI ENERGIE PER IL FUTURO.

 Un confronto ragionato fra le varie
fonti – conferenza interattiva.

 Le Conferenze, nell’ambito del ciclo organizzato dal Prof. Blasi per l’Università della Terza Età, sono aperte al pubblico interessato e si terranno il 1 dicembre ed il 4 dicembre dalle 15.30 alle 17.30 nell’aula 502 del Dipartimento di Fisica dell’Università di Genova (Via Dodecaneso 33).

 

 Oltre a Mauro Marinelli, Ordinario dell’Università di Fisica ed esperto di tematiche energetiche (ha contribuito alla pubblicazione Quali Energie per il Futuro), recentemente insignito del Premio dell’Accademia dei Lincei per la realizzazione del biosuscettometro per la rilevazione del ferro nel corpo umano presso l’Ospedale Galliera, interverranno anche:

 
Piero Zani. Fisico. Ha una lunga esperienza nella progettazione e
costruzione di dispositivi a semiconduttore. E’ stato responsabile della divisione semiconduttori dell’Ansaldo e poi della POSEICO. Oggi si occupa della progettazione e costruzione di moduli per la produzione di energia elettrica per via fotovoltaica.
  
Riccardo Musenich. Fisico. E’ ricercatore dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare e si occupa di progettare e costruire magneti superconduttori. Ha contribuito alla pubblicazione “Quali Energie per il Futuro”.

 

Mattia Marinelli. Ingegnere. E’ dottorando in Ingegneria Elettrica e studia generatori eolici.
 
Andrea Macco. Fisico. Lavora presso l’ospedale Galliera con il gruppo di ricerca che ha sviluppato il suscettometro per la misura del ferro nel corpo umano. Collabora alla pagina scientifica de Il Giornale. Interverrà in particolare per le tematiche riguardanti l’Energia Nucleare.

Buona parte del primo incontro sarà utilizzata per gli interventi degli oratori, mentre il secondo incontro sarà dedicato prevalentemente alle
domande ed alla eventuale (si spera nutrita) discussione.

  

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Sarete aggiornati nei prossimi sul dibattito e in particolare sull’intervento del sottoscritto che riguarderà la situazione del Nucleare a livello Mondiale e in Europa, con la presentazione delle principali caratteristice (e filiere sul mercato) delle centrali di Generazione III+ e della ricerca che si sta portando avanti (centrali di Generation IV – tra 15-20 anni).  In particolare si porrà l’accento sulle reali prospettive per l’Italia (bolletta della luce mediamente il 30% più cara che il resto dell’Europa). In Italia restano ancora diverse criticità da affrontare: dei veri e propri presupposti (legislativi innanzi tutto ma non solo) senza i quali un serio programma elettro-nucleare NON potrà mai iniziare.  

Tra lunedì e giovedì spero anche di dedicare una parte dell’intervento al delicato argomento delle scorie nucleari: loro classificazione, loro gestione (e loro costi).