La causa principale dei problemi – secondo Russell (e non solo lui)

Bertrand_Russell_postNobelPrize_1950Oggi ho sperimentato nelle mie classi che, almeno in parte, il filosofo e matematico Bertrand Russell aveva ragione quando affermava:

La causa principale dei problemi
è che al mondo d’oggi gli stupidi sono strasicuri,
mentre gli intelligenti sono pieni di dubbi
.

(Bertrand Russell , da The Triumph of Stupidity, 1933)

 

Come ho effettuato la verifica?

PREMESSA: non reputo nessuno dei miei studenti uno stupido, anzi. Tutti hanno diverse (e variegate) capacità, ma c’è chi pensa di tenerle nascoste, chi di non usarle, chi si dimentica addirittura di averle. Dunque, più che di “stupidità” nel mio caso parlerei di ignoranza o scarsa applicazione o, ancora, di persone con poca buona volontà. 

valutazione scolasticaCIO’ PREMESSO, COSA HO FATTO? Avevo la  consegna in varie classi delle verifiche di fine quadrimestre. Prima della consegna ho spiegato come sempre i criteri di voto (ossia come sono stati attribuiti i punteggi esercizio per esercizio). Gli studenti si erano già confrontati tra loro sui risultati, ma non hanno ancora visto le soluzioni. Dopo la spiegazione dei punteggi ho chiesto a ognuno di scrivere su un foglietto il voto che pensava di aver ottenuto. Ho messo in palio un + a chi azzeccava il proprio voto a meno di mezzo punto.

RISULTATO DELL’ESPERIMENTO: quasi tutti quelli che han fatto la verifica non troppo bene (gli studenti del poco studio o della poca volontà o che non han saputo usare in questa prova i propri talenti) hanno quasi tutti vinto un + ! (e han scritto il loro voto senza troppe esitazioni e incertezze), quelli della fascia medio-alta, pieni di dubbi, di “se”, e di “ma”,  si sono quasi tutti sotto-valutati.

 CONCLUSIONE: Russel aveva ragione? Forse almeno in parte sì. Ma forse non si riferiva solo o propriamente agli studenti…

stupidi vs intelligenti

Il Fisico è un grande giocatore di scacchi che non conosce (ancora tutte) le mosse

Questa che state leggendo è una nuova pagina dedicata alle Lezioni di Fisica che tengo ai miei alunni che affrontano i primi esami universitari o – in questo periodo – si preparano per i test di ammissione alle facoltà a numero chiuso. Osservo che per molti di essi – non è colpa loro ma dei cattivi maestri che hanno avuto – la Fisica è solamente sinonimo di formule incomprensibili e conti astrusi. Ed è ciò di quanto più sbagliato ci possa essere.

 La Fisica non è distante dall’uomo e dal mondo: la Fisica è la visione analitica che l’uomo ha del mondo! La Fisica descrive ciò che ci circonda e ciò che ci accade. Perché il nostro vivere e il nostro esistere sono governati da leggi della Fisica, anche se noi non ce ne accorgiamo o facciamo finta di nulla. Poi però pretendiamo che tutto funzioni, che attaccando una spina nella presa della corrente la lavatrice vada, il PC si accenda e così via. E non ci dispiace neppure il fatto che girando la chiave nel cruscotto dell’auto essa si accenda e ci risparmi tanta fatica!

Ma come è arrivato l’uomo a tutto questo? Con la Fisica, con lo studio di ciò che lo circonda!

 Il Fisico dall’osservazione della realtà trae delle grandezze fisiche significative (osservabili) cerca di legarle tra loro (relazioni di proporzionalità) e vi tira fuori delle Leggi legate a dei Modelli (ossia delle ipotesi) con cui fare delle previsioni.  Più le previsioni sono accurate, più una Legge e un Modello sono buoni!

 Insomma, come dice Feynman, è come osservare una grande partita a scacchi e cercarne di capire le mosse!

 A questo proposito voglio proporre la bellissima pagina di Feynman sulla comprensione della realtà e sul fare previsioni. Gustatevela.

 Andrea Macco

 

LA METAFORA DEGLI SCACCHI: CHE COSA SIGNIFICA CONOSCERE?