Diritti, diritti, diritti!

Leggo in questi giorni che il Presidente Napolitano, il Ministero per le Pari Opportunità  e autorità varie hanno lungamente dibattuto sul tema dei Diritti delle donne (9 e 10 settembre Roma ha ospitato la Conferenza Internazionale sulla violenza contro le donne, iniziativa promossa della Presidenza italiana del G8 – Per chi vuol saperne di più, cliccare qui). Molto bene, difendiamo i diritti, specie per quelle situazioni e quegli Stati dove appaiono davvero calpestati.

Leggo poi sui giornali un eterno tema che prosegue da tempo: i diritti degli omosessuali. Giusto e doveroso non discriminarli, nè ghettizzarli, ci mancherebbe. Così come è doveroso parlare di diritti dell’accoglienza, per ogni persona, cittadino italiano o straniero che sia.

E avanti ancora nei TG e sulla bocca delle persone: diritti delle coppie, sposate e non sposate. Diritti, ovviamente e più che santamente, dei bambini e dei neonati (ma non di quelli ancora nelle pance delle mamme… lì i diritti sono solo delle mamme!)

E di certo qualcosa mi sto dimenticando… in questi giorni, con le polemiche sulla stampa e i giornali sollevate da Governo e opposizione, più che mai importante il diritto di stampa, quello di replica, quello di controreplica. Diritto di espressione e di controespressione.

Diritti per i calciatori di guadagnare quanto più gli aggrada e diritti per i presidenti delle società di spendere quanto più vogliono, diritto dei tifosi di tifare come vogliono e diritto per chi vuole bere di bere, per chi vuole fumare di fumare e per chi vuole drogarsi di farlo. Diritto di vita e di morte. Diritto per le piante e per gli animali (che diritti non si sa bene, ognuno ci mette quelli che vuole, ma l’importante è dire diritto!).

Insomma, tutti rivendicano diritti. Si parte da iniziative buone e giuste, si sfocia talvolta, come ho cercato di mostrare, nell’assurdo, nel ridicolo.

E in tutto questo, una sola domanda resta elusa, tremendamente senza risposta: E i doveri?

NUCLEARE «NO» PERCHE «SI»

 

Uno dei tanti manifesti contro il Nucleare. Dicono che non conviene ma non dicono MAI il perche'...

 Torno ancora sul tema Nucleare per dire come in giro si legga davvero tanta ma proprio tanta dis-informazione. Sul Secolo XIX di oggi (giornale di Genova) capeggia un articolo dal titolo: 120 Scienziati contrari al Nucleare.


Vado a leggere l’articolo. Delle motivazioni reali non traspare manco una virgola, un numero. Le centrali non vanno bene. Perché? Perché si. Son più belli i pannelli fotovoltaici e risolveranno ogni problema. Sicuri sicuri? Sì. Perche? Perché sì. Le centrali nucleari sono lunghe da costruire, sono esteticamente brutte, sono costose, non hanno ancora risolto il problema delle scorie e mai lo risolveranno (!), parola degli “esperti”, cosi esperti da non citare manco uno straccio di numero su cui discutere, essere o non essere in accordo. Chi poi siano questi esperti non si sa, sono “scienziati”, magari gente laureata in campo scientifico ma che poi in ingegneria nucleare non ci ha mai messo le mani e ha una conoscenza poco più approfondita di quella di un cittadino quadratico medico che si affida alla pubblica informazione.

Ma quel che conta è essere contro le Centrali Nucleari e attaccare a prescindere. Perché? Perché sì.