Statistica ed elezioni

GENOVA. ELEZIONI EUROPEE 2014.  Si è conclusa anche questa tornata elettorale. Al seggio dove ho prestato servizio come Segretario tutto è proceduto al meglio (grazie ad una ottima squadra!).
Ed ecco il grafico dell’affluenza alle urne che ho elaborato durante la giornata elettorale di ieri:
europee 2014_20140525_225921
Ai miei studenti sto insegnando non solo ad elaborare alcuni dati statistici e a realizzare dei grafici tipo questo, ma ci tengo anche che imparino a fare un poco il mestiere degli statistici, ossia quello di interpretare i dati ottenuti, facendo delle ipotesi plausibili e procedendo con la logica e la deduzione.
A questo proposito ritengo sconcertante il fatto che, per l’ennesima volta, i sondaggisti italiani (tanto a riguardo delle intenzioni di voto, quanto negli exit-poll) abbiano fatto fiasco un’altra volta. Anche in merito a questo fatto ho qualche idea, ma se qualcuno vuole aggiungere un punto di vista differente o complementare, è benvenuto nei commenti!
grafico affluenza finale - 20140525_225850

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La compatibilità sociale dell’ENERGIA NUCLEARE

Riprendo nuovamente su questo blog il pensiero di Sabino Gallo, ingegnere nucleare di Genova,  Dirigente di Ansaldo in pensione. Lo faccio con un suo articolo pubblicato dal Secolo XIX di Genova  venerdì 18 dicembre 2009 con il titolo “ENERGIA NUCLEARE, SE LA CONOSCI NON LA EVITI”.

Come sembra Sabino Gallo è molto chiaro nella sua esposizione e credo non necessiti di ulteriori commenti. Molto interessante la parte relativa ai recenti sondaggi sul ritorno del Nucleare in Italia.

Andrea Macco

LA COMPATIBILITA’ SOCIALE
DELL’ENERGIA NUCLEARE

In una crisi di cui non si vede ancora la fine e che alimenta uno scontro politico e sociale, che è riduttivo definire aspro, sono molti i suggerimenti interessati ad incentivare dei  settori industriali tradizionali, con richieste di interventi dispersivi e provvisori, forse di immediata utilità settoriale, ma certamente non strutturali. Mentre stupisce una minore sollecitazione di alcune parti in causa per il nuovo piano energetico nazionale che, se realizzato nei tempi programmati o possibilmente più brevi, potrebbe ridurre i costi di produzione dell’energia elettrica e restituire a tutto il nostro sistema produttivo una maggiore competitività, fondamentale per uno sviluppo economico più sicuro e di lunga durata, di cui il Paese sente da molto tempo il bisogno. 

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