il sogno dello spazio con gli occhi di un bambino

Nel rassicurare i lettori circa l’assenza di nuovi post da quasi due mesi (la fine dell’anno scolastico ci mette tutti, alunni e prof, sotto pressione!), riprendo a farmi sentire sul web con un video che ha meritato il premio Treccani Web – L’eccellenza italiana nel web. Si tratta di un video di soli due minuti, corto ma efficace: Our lovely dream, il sogno dello spazio visto con gli occhi di un bambino. Eccolo:

Complimenti ad Alessio Fava che lo ha realizzato per l’Agenzia Spaziale italiana: a me ricorda il bellissimo compito che hanno tutti gli educatori, ossia coloro che accompagnano un bambino e un ragazzo nella crescita (genitori, parenti, insegnanti, catechisti, capi scout, sacerdoti, altre figure di riferimento…): quello di fare emergere le profonde aspirazioni che ognuno porta dentro di , di aiutare a discernerle (alcune sono passeggere e frutto di mode, influenze…. ma quelle autentiche restano e son importanti!) e se possibile di far sì che si realizzino.
Io credo che quando un individuo vede compiersi le proprie aspirazioni divenga una persona autentica, che è al proprio posto, che contribuisce ad un mondo migliore. Un uomo o una donna competente, perché mosso/a da qualcosa di profondo. Per dirla con S. Caterina da Siena, se sarete ciò che dovete essere, infiammerete il mondo!

Questo video è bellissimo perché ci ricorda tutto questo e ci mostra che ci sono persone che, quei sogni, hanno saputo realizzarli.

Mi unisco infine a quello che ha scritto la Treccani nell’assegnare il premio: [il video è] un bell’omaggio a tutti coloro che, fin dall’infanzia, hanno scelto di intraprendere questo viaggio e lo hanno portato a termine con successo.

Andrea Macco

sogno universo bellissima

Buon 2014, senza oroscopi ma pronti a un po’ di stupore

oroscopo dell'anno“Gli uomini sono padroni del loro destino; la colpa, caro Bruto, non è delle stelle, ma in noi stessi”. 
(W. Shakespeare- Giulio Cesare)

Basterebbe questa citazione per discorrere un po’ di quanto sia facile dare la colpa alle stelle (o a Dio!) delle sconfitte o degli insuccessi. Dimostrazione ne è il proliferale, come fuochi d’artificio nella notte di san Silvestro, di oroscopi e predizioni varie. Maghi, cartomanti e sciamani di ogni tipo si scatenano… Poveracci, non gli do tutte le colpe: loro tentano di fare il loro mestiere, quello dei venditori. Hanno un prodotto (sogni e speranze condite a dovere) e fanno del loro meglio per farci affari. La colpa più grande è allora di chi va loro dietro, di chi ci casca, di chi chiude in un cassetto il cervello e butta via la chiave… E allora: ecco un bell’articolo da leggere per bene

La non-scienza dell’oroscopo

padroni destinoChe sia allora la nostra buona volontà a guidare speranze, progetti, sogni per questo anno che inizia. Sì, perché buttare via l’oroscopo non significa anche gettare via le speranze, i sogni. Anzi, quelli sono importantissimi. E se volete dare qualche “colpa” a Dio, dategli quella di avervi aiutato a raggiungere qualcuna di queste speranze, qualcuno di questi sogni. Magari non nel modo in cui avevamo pensato inizialmente noi, magari per vie che non sono state le nostre ma che comunque, pur faticando, ci hanno portato alla meta.
Anche in mezzo a tante difficoltà, a tanta crisi generale e diffusa, capita che certi progetti buoni o di bene si compiano. Perché allora per questi fatti ci dimentichiamo che forse potrebbe essere stato Dio (e non i pianeti, non le stelle, non la fata madrina) ad averci dato la forza, le capacità, la tenacia, la possibilità o un aiuto silenzioso e discreto? Forse perché abbiamo perso il senso della gratitudine e dello stupore.

Che possa essere un 2014 dove non manchi la gratitudine, ma soprattutto lo stupore. 

Buon anno!

Andrea Macco

stupore       ringraziamento

Desideri

“Se esprimi un desiderio è perchè vedi cadere una stella, se se vedi cadere una stella è perchè stai guardando il cielo e se guardi il cielo è perchè credi ancora in qualcosa”

Bob Marley

Se c’è un ostacolo, c’è sempre un orizzonte che va oltre; se c’è della nebbia, c’è sempre della luce che può indicare la direzione.

La speranza è una prerogativa inalienabile: nessuno ce la può togliere. Una speranza perduta può essere sempre ritrovata.

Perché guardare al bicchiere mezzo vuoto? Che vantaggi se ne trae?

Molti desideri non si realizzano per una intera vita, ma tentando di raggiungerli si continua a volare e talvolta si raggiungono vette, traguardi, cuori e persone che mai avremmo immaginato di raggiungere se non avessimo creduto in qualcosa di grande.

***

Un post estivo di speranza, per comunicare la voglia di vivere a chi mi legge, sia egli un navigante capitato qui per la prima volta per caso, sia esso un affezionato compagno di pianerottolo. Seminare speranza non toglie nulla, ma può arricchire il cuore di qualcuno. 

Andrea 

Il valore dei sogni

Sto seguendo un corso di lezioni molto particolari destinate a gruppi di ricerca (universitari) già consolidati che vorrebbero dare vita a piccole imprese o spin-off.

Uno dei relatori di oggi ha dedicato un ampio spazio al ruolo del “bambino” che non deve mai mancare  accanto a quello dell’“adulto”. Se l’adulto resta coi piedi per terra, fa i suoi conti e guarda al “qui e ora”, il bambino che è in noi continua a rinnovare la ricerca con il suo entusiasmo e la sua capacità di sognare. «ESSA NESSUNO VE LA PUO’ TOGLIERE».

L’ultima diapositiva della lezione riportava questa frase di Michelangelo. Ve la lascio, piccolo granello di sabbia nel grande orologio del tempo che scorre impietoso, scandendo ritmi e scadenze nel Qui e nell’Ora, ma a volte è proprio quel piccolo granello che può fare la differenza.

«Il più pericolo per la maggior parte di noi
non è che il nostro obiettivo sia troppo elevato
e non lo raggiungiamo,
ma che sia troppo basso
e lo otteniamo»
(Michelangelo)

Osservare le “Lacrime di San Lorenzo”

Su il Giornale di ieri è uscito un mio articolo di Astronomia dedicato al fenomeno delle Stelle cadenti o “Lacrime di San Lorenzo” o, meglio ancora “Sciame delle Perseidi” che ci fa volgere sguardo e sogni al cielo in queste notti di agosto. Per leggere l’articolo in pdf potete cliccare qui, mentre di seguito riporto la parte scientifica di suddetto articolo, leggermente più completa e depurata degli appuntamenti per gli astrofili liguri. Buone osservazioni a tutti!
Andrea

La Terra incontra nel suo moto di rivoluzione lo sciame di meteore delle Perseidi tra il 12 e il 13 agosto

La Terra incontra nel suo moto di rivoluzione lo sciame di meteore delle Perseidi tra il 12 e il 13 agosto

  

Le chiamiamo stelle cadenti. Ma non sono stelle e non cadono da nessuna parte.  Si tratta di uno sciame di metore, che se andiamo bene a vedere altro non sono che dei “sassi volanti” che impattano ad una consistente velocità contro l’atmosfera terrestre (non sono loro a cadere, ma è la Terra nel suo moto intorno al Sole a finirgli contro!), e che divengono incandescenti per poi disintegrarsi ben prima di raggiungere il suolo, producendo così il caratteristico bagliore luminoso che fa volgere sguardi, pensieri e sogni al cielo.

Giovanni Pascoli ha reso famosa questa ricorrenza  astronomica con i versi: “San Lorenzo, io lo so perché tanto / di stelle per l’aria tranquilla / arde e cade, perché si gran pianto / nel concavo cielo sfavilla.” Da qui è nato il nome di “lacrime di San Lorenzo” per quelle che tecnicamente sono invece meteore dello sciame delle Perseidi, i residui della disintegrazione progressiva di una cometa, la Swift-Tuttle. Perseidi dal nome della costellazione di Perseo, la direzione della volta celeste dalla quale provengono le nostre metore (in realtà è solo apparenza: le stelle a cui diamo il nome di Perseo son distanti anni luce). Perché infine il nome di San Lorenzo? Ciò deriva dal fatto che nel XIX secolo il massimo della loro frequenza si registrava il 10 agosto, giorno della ricorrenza del Santo; ai giorni nostri il massimo si è però spostato in avanti di circa due giorni. Il culmine di attività dello sciame ha luogo il giorno 12, quando la Terra nel suo percorso orbitale intercetta la parte più densa delle nubi di particelle  delle Perseidi. 

 Queste e altre spiegazioni, in un connubio tra leggende dell’antichità e rigore scientifico,  accompagnano in queste serate astronomi, astrofili, ma anche tante persone sempre affascinate dallo spettacolo delle “stelle candenti”.

Ricordiamoci che la possibilità di osservare un maggior numero di meteore si ha quando la costellazione del Perseo è più alta nel cielo, cosa che ad agosto avviene nella seconda parte della notte. In Italia il essa diventa visibile intorno alle ore 22, dapprima bassa sull’orizzonte nord-orientale, poi sempre più alto, fino all’alba. Le ore migliori per andare a caccia di meteore sono quindi quelle tra la mezzanotte e le 3 del mattino, prima dell’aurora: mentre la costellazione del Perseo si alzerà sempre più in cielo, la Luna toglierà il disturbo abbassandosi verso l’orizzonte fino a tramontare.  Che possa allora davvero valere la pena attendere un’intera notte per esprimere il proprio desiderio?  Si scongiurino in tal caso cielo nuvoloso e il terribile inquinamento luminoso delle nostre città.

Andrea Macco