Il blog si rinnova e apre la pagina di DIDATTICA!

gare mate

Già da un paio di settimane qualche abituale compagno di pianerottolo – qualcuno dei miei affezionati 25 lettori – si è accorto che qualcosa era cambiato o stava cambiando… Ora ne do l’annuncio ufficiale: dopo quasi 6 anni di attività (il blog è nato nel febbraio 2008) c’è stata la necessità di un rinnovamento. Innanzitutto grafico, ma anche in alcuni contenuti. Nulla del vecchio blog è stato cancellato, ma semplicemente i contenuti di alcune pagine sono stati riorganizzati e il sito è ora suddiviso in sezioni più uniformi.

math-talksSoprattutto, ho inaugurato una pagina che da quando lavoro nelle scuole come insegnante di Matematica e Fisica sentivo fortemente la necessità di avere: quella dedicata all’insegnamento e alla didattica (cliccare QUI). Il materiale a disposizione non è ancora molto, ma crescerà col tempo, spero anche con la collaborazione di qualche lettore…magari anche studente!

Già, cari studenti, siete invitati anche voi a fare visita a queste pagine e, se volete, a segnalare cose utili da pubblicare. Ho già promesso che le più belle ricerche di Storia della Matematica potranno essere qui pubblicate (dopo averle scansionate a avendo avuto ovviamente l’autorizzazione degli interessati). Ma spero col tempo che i contributi potranno anche estendersi ad altri settori.

Un forte benvenuto anche a tutti i colleghi: con alcuni di essi è già in corso uno scambio di idee e di materiale per le lezioni ed è bello creare una rete virtuosa per migliorare la qualità del nostro insegnamento.

brainINFINE mi raccomando, non chiudete il vostro browser o non cambiate pagina web prima di aver visitato la pagina dedicata a Giochi-Gare-Enigmi e Quiz!

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Tra un granello di logica ed uno di cultura, ben mischiati in una clessidra fatta di resistente impegno ma anche della trasparenza di un gioioso divertimento, buona navigazione nel nuovo Universo in clessidra!

Andrea prof. Macco

Aggiornamenti & Rinnovamenti

lavori in corsoAi miei fedeli 25 lettori di manzoniana memoria, e a tutti quelli che mi hanno seguito più intensamente in questo periodo, da oggi trovate qualche novità sul blog. Parlo principalmente della barra laterale, arricchita con alcune massime di vita, una lista più dettagliata e spero più in evidenza degli ultimi commenti lasciati dai visitatori, e aggiornata con alcune nuove funzionalità, tra cui il nuovo filtro anti-spam. Ormai sembra che non ci sia più nessuno immune da quella che definisco l’avanzata di cavallette del nuovo millennio nello sterminato campo arato del web  e di cui questo blog – lo sapete –  riporta solo qualche granello di sabbia selezionato.

A questo proposito vorrei dire due parole sulla scelta di non essere monotematico come invece fanno altri blog, né, al contempo, di presentare un diario di vita riguardante esclusivamente i fatti di vita personale (generalmente gli interventi in questo senso sono assai pochi; è più probabile che qualche granello di vita finisca in ognuno dei post che propongo).

A differenza di come va il mondo d’oggi, sempre più settoriale, credo ancora in una cultura che sia il più possibile ad ampio raggio. In questo senso si parla di “tuttologi”. I tuttologi più diffusi sono forse i giornalisti, anche se tipicamente dei settori di cui sanno poco finiscono con lo scrivere molte inesattezze. Non lo fanno con cattiveria (difendo un minimo la categoria)  ma agiscono il più delle volte motivati dalla fretta. Serve il pezzo e in poco tempo e il tempo per farlo leggere e rileggere all’esperto di turno non c’è (capita così che quando il sottoscritto agisce in tal senso venga preso come un marziano…).

Qualcuno mi domanda: ma a parlare di tutto, non si fa un minestrone? In particolare, la Scienza e la Fede non ti fanno fare cortocircuito?

Personalmente ritengo, in massima sintesi, che Fede e Scienza rispondano a domande differenti (la Scienza al come, la Fede al perché), domande che sono complementari e non in antitesi. Siamo noi che vogliamo vederci a tutti i costi una antitesi e che ci ostiniamo a farlo.

Questo blog, lo sapete, l’ho ribadito a proposito del dibattito su Odifreddi,  e ancora lo ribadisco, è sempre pronto ad accogliere qualunque voce la pensi differentemente, sia su temi scientifici, sia su temi religiosi, sia su tutti gli altri temi che qui trattiamo: recensioni di film, commenti a libri e letture, dibattiti su fatti di attualità, condivisione di massime e motti di vita. Se tutti avessimo lo stesso motto, tutti lotteremmo per una stessa vetta e il mondo sarebbe un grande deserto in cui c’è un solo monte densamente popolato e tutto il resto inesplorato. Per fortuna non è così e le infinite personalità danno vita a un continuo fermento che costituisce una ricchezza grande per l’uomo (come singolo) e per l’Umanità (che progredisce, o così dovrebbe fare).

Anche questo blog non è esente da questa legge e ogni tanto, come oggi accade,  compie dei piccoli rinnovamenti. Ad maiora!

Andrea Macco

Il mio Addio con le parole del Manzoni

Domenica sono stato, stupenda giornata di febbraio limpida e tersa, a Lecco sull’omonimo lago (in vero si chiama Lago di Como ma guai a dirlo agli abitanti della zona). Volevamo andare a visitare i luoghi manzoniani, ma ci siamo trovati in una tipica situazione all’italiana: senza indicazioni e con scarsissima valorizzazione delle mete da raggiungere. Per fortuna esiste il dono della comunicazione e chiedendo agli autoctoni, qualcosa abbiamo vistato.

Naturalisticamente parlando posti magnifici, ma vederli con gli occhi del Manzoni e’ tutt’altra cosa. Ho compreso la grandezza dello scrittore, che usa la penna come fosse il pennello di un artista.

E li’, in riva all’Adda, tra le barche dei pescatori ormeggiate e gli alberi spogli, un sasso nudo e spoglio riporta i primi versi dell’Addio ai monti di Lucia.

Me lo son riletto e pensavo, in questi giorni di cambiamenti, che e’ proprio il mio canto di adesso.

Alla fantasia di quello stesso che se ne parte volontariamente/ tratto dalla speranza di fare altrove fortuna/ si disabbelliscono/ in quel momento/ i sogni della ricchezza/ egli si maraviglia d’essersi potuto risolvere/ e tornerebbe allora indietro/ se non pensasse che, un giorno- tornerà dovizioso/…

Cambio lavoro, lascio dopo un anno l’Ospedale Galliera. Qui ho imparato molto, ma ho pure passato mesi di fatica. Umanamente parlando ho incontrato persone molto valide  che ringrazio una per una; sul lato professionale, invece, spero di approdare ora a lidi migliori. (Si veda anche il post dello scorso 11 dicembre).

Tutto si trasforma, il cuore dell’uomo si rinnova, la speranza del nuovo si accompagna all’incertezza del divenire. E a te, te che col cuore mi accompagni nel mio pellegrinare errabondo, a te che affetto e stima mi dimostri, compagno o compagna d’armi, d’avventure, di sogni, di speranze innominate, a te il mio sentito grazie per la vicinanza nell’ora presente, a volte cosi’ tormentata.

Andrea

 

Addio/ monti sorgenti dall’acque- ed elevati al cielo/ cime inuguali/ note a chi è cresciuto tra voi/ e impresse nella sua mente/ non meno che l’aspetto de’ suoi familiari/ torrenti- de’ quali si distingue lo scroscio/ come il suono delle voci domestiche/ ville sparse e biancheggianti sul pendìo/ come branchi di pecore pascenti/ addio!/ Quanto è tristo il passo di chi/ cresciuto tra voi/ se ne allontana!//

Alla fantasia/ di quello stesso che se ne parte volontariamente/ tratto dalla speranza di fare altrove fortuna/ si disabbelliscono/ in quel momento/ i sogni della ricchezza/ egli si maraviglia d’essersi potuto risolvere/ e tornerebbe allora indietro/ se non pensasse che, un giorno- tornerà dovizioso/ Quanto più si avanza nel piano/ il suo occhio si ritira/ disgustato e stanco/ da quell’ampiezza uniforme/ l’aria gli par gravosa e morta/ s’inoltra mesto e disattento/ nelle città tumultuose/ le case aggiunte a case/ le strade che sboccano nelle strade/ pare che gli levino il respiro/ e davanti agli edifizi ammirati dallo straniero/ pensa/ con desiderio inquieto/ al campicello del suo paese/ alla casuccia a cui ha già messo gli occhi addosso/ da gran tempo/ e che comprerà/ tornando ricco/ a’ suoi monti//

Ma chi/ non aveva mai spinto/ al di là di quelli/ neppure un desiderio fuggitivo/ chi/ aveva composti in essi/ tutti i disegni dell’avvenire/ e n’è sbalzato lontano/ da una forza perversa!/ Chi/ staccato a un tempo/ dalle più care abitudini/ e disturbato nelle più care speranze/ lascia que’ monti/ per avviarsi in traccia di sconosciuti/ che non ha mai desiderato di conoscere/ e non può/ con l’immaginazione/ arrivare a un momento stabilito per il ritorno!/ Addio/ casa natìa/ dove/ sedendo/ con un pensiero occulto/ s’imparò a distinguere dal rumore de’ passi comuni- il rumore d’un passo aspettato/ con un misterioso timore/ Addio/ casa ancora straniera/ casa sogguardata tante volte alla sfuggita/ nella quale la mente- si figurava un soggiorno tranquillo e perpetuo di sposa/ Addio/ chiesa/ dove l’animo tornò tante volte sereno/ cantando le lodi del Signore/ dov’era promesso/ preparato un rito/ dove il sospiro segreto del cuore- doveva essere solennemente benedetto/ e l’amore venir comandato/ e chiamarsi santo/ addio!// Chi dava a voi tanta giocondità è per tutto/ e non turba mai la gioia de’ suoi figli/ se non per prepararne loro- una più certa e più grande.