Saghe a confronto: Signore degli Anelli, Eragon, Narnia, Riddick, Hellboy

Ritornano, e non potrebbero fare altrimenti: si tratta infatti di SEQUEL. Spesso ci deludono e non mantengono il livello del primo film, ma fanno botteghino solo sull’onda del successo dei precedenti episodi (si veda ad esempio l’ultimo Indiana Jones). Altre volte, più rare ma che danno soddisfazione, i sequel hanno una marcia in più (è stato il caso di Batman – Il Cavaliere Oscuro).

Quest’estate varie le saghe cinematografiche sul genere fantasy che hanno proposto il secondo capitolo, in particolare Hellboy II – The Golden Army e Le Cronache di Narnia – Il Principe Caspian.

Segue una rapida disamina delle saghe, con voto complessivo e ai singoli film.

LE CRONACHE DI NARNIA – Voto: 6 +

Il Leone, la strega bianca e l’armadio (2005 diretto da Andrew Adamson): deludente primo film, regia lenta e assenza di quel quid che, invece, si poteva cogliere nel testo del grande, grandissimo C.S. Lewis che ha saputo rendere in racconto fantastico le principali storie della Bibbia tra cui il sacrificio di Cristo divenuto il leone Aslan. In ogni caso il messaggio è certamente positico ed edificante. Bello e seducente il volto del male (la regina bianca), banali e scontate le battaglie. (Voto: 5/6)

Il Principe Caspian (2008). Un tocco di vitalità fin da subito, con la fuga del giovane Caspian che sfugge per miracolo al perfido zio, usurpatore del trono di Telmar. Ci sono molte novità nel ritorno a Narnia dei sovrani, i giovani protagonisti del primo film. “Le cose non avvengono mai nello stesso modo” è uno dei temi che ricorre in tutto il film, con il ritorno finale di Aslan che avviene solo per la fede della più piccola, Lucy… Così si manifesta – nei Vangeli – il Regno di Dio: ai piccoli e ai semplici che hanno sperato e in cuor loro non hanno dubitato. Restano in ombra alcuni personaggi, come il precettore di Caspian (spentosi completamente nella seconda parte del film), la moglie del perfido zio e anche lo stesso Edmund, che invece aveva avuto un lungo combattimento interiore nel primo episodio. Voto: 6 1/2

 

HELLBOY- Voto: 5

Se il primo episodio (2004 – regia di Guillermo del Toro) aveva una sua caratterizzazione e una sua logica (ambientazione:  la II guerra mondiale e la ricerca occulta del potere da parte dei nazisti), il secondo episodio proietta i protagonisti in una storia (ambientata ai nostri giorni) che non ha nulla a che vedere con la precedente. Di per sè carina l’idea della leggenda dell’armata d’oro e dei principi gemelli…ma mi spiegate perchè non ambientarla con personaggi nuovi? Perchè richiamare il diavolo divenuto più un Hulk innamorato che un demone combattuto tra il suo istinto primordiale e la fedeltà all’uomo che l’ha cresciuto e salvato? Il voto assegnato alla saga nel suo complesso è dato proprio da questo incolmabile strappo tra i due film. / Se la sufficienza piena non la si nega al primo film (voto: 6 1/2), se non altro per certi tratti di originalità nella trama (emozioni pochine) e nella caratterizzazione dei personaggi, una netta bocciatura va invece al secondo film per i suddetti motivi (voto: 5).

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CONFRONTI IN POSITIVO:

 

IL SIGNORE DEGLI ANNELLI: voto 9

Ha fatto scuola. Ne son testimonianze le continue scopiazzature. Colonna sonora ineguagliabile, storia ben adattata dai libri anche se con qualche taglio  (solo per questo non prende 10) rimediato in parte con le extended edition in DVD. Costumi, ambientazioni, messa in opera e attori tutti da oscar. Il migliore della saga il secondo episodio, con l’epica battaglia del Fosso di Helm. Più pasticciata quella del Ritorno del Re a Minas Tirith. Ma chi non si è calato nei panni ora di Legoas ora di Aragon, ora della bellissima elfa Arwen ora della altrettanto bella principessa Eowin (anche più umana!) che si innamora – come le dirà Aragon-  di un’ombra… ma con il cuore, con il sentimento! E l’eccelso Gandalf, il combattimento col Balrock, la liberazione di Re Teoden: scene epiche, ineguagliabili. Bravissimo Peter Jackson, mi piace definirlo il nuovo Lucas.

 

LA SAGA DI RIDDICK: voto 7

Saga poco conosciuta, ma merita d’essere scoperta e diffusa. Protagonista Vin Diesel, una rivelazione nei panni dei un eroe anti-eroe. Un fuggitivo, un assassino che diventa salvatore delle sue guardie nel primo film a dimensione terrestre (”Pitch Black” – 2000 – regia David Twohy –  ambientazione su un pianeta deserto dai 2 soli – non brilla la sceneggiatura – voto 6/7); e passa ad essere inopinatamente salvatore della Galassia intera nel secondo film a dimensione galattica, stile Star Wars (diversi i richiami e in questo manca l’originalità, data invece dalla figura sempre brillante di Vien Disel e della sua nuova compagna dal temperamento altrettanto esplosivo – The Chronicicles of Riddick (2004 – voto 7,5) . Attendo con una certa aspettativa il terzo episodio della saga, il finale del secondo è davvero inaspettato e al contempo ti lascia con la voglia di sapere che succederà.

CONFRONTI IN NEGATIVO:

Eragon. voto: 4,5

Scopiazzatura immane del Signore degli Anelli (non così sarebbe il Libro). La voce del drago resa in Italiano da Ilaria D’Amico è pessima e non rende per nulla. Chi l’ha scelta? Possibile non ci fosse nessuno di meglio? Trama banale, finale prevedibile, poche emozioni. Dal secondo della saga (chissà come mai non se ne sente più parlare? Rumors dicono che non uscirà nemmeno più) si attende qualcosa di più o il fallimento sarà immane. Un peccato vista la bella trama che invece offre il libro di Christopher Paolini (classe 1983), una giovane penna emergente.