Buon anno scolastico nel segno della MEMORIA!

Il Monte Mongioie (CN) – Foto di Andrea Macco – estate 2014

Tornati dalle vacanze si torna tra i banchi di scuola. Ho ancora nella mente suoni, profumi, odori e immagini delle Montagne… Più volte questa estate mi sono ripetuto: “Andrea, fa’ memoria…!”  Credo infatti che sia importante tenere in uno o più cassetti speciali i ricordi più belli, e anche le sensazioni che li hanno accompagnati. Quando ci saranno dei giorni grigi, delle giornate buie, la fatica che incombe e i pensieri cupi che tentano di prendere il sopravvento, dirò allora alla mia mente: “Tira fuori quei ricordi…!” E cercherò di ripensare al senso del bello, allo stupore e alla meraviglia ma, soprattutto, alla pace interiore…

memory keys scrigno memoria
Chiavi speciali, per aprire gli scrigni della memoria… 

 

Facciamo memoria, custodiamo le memorie …. e la memoria ci custodirà e ci sarà di aiuto!

Andrea

PS: un grazie al direttore dell’Ufficio Disabilità del Ministero, Raffele Ciambrone,  che ieri a Genova ci ha tenuto un bellissimo seminario sui BES (Bisogni Educativi Speciali) e sulle differenti modalità di apprendimento e insegnamento. Tra le varie cose, ci ha proprio esortati verso il valore che hanno l’insegnare e l’imparare a fissare le immagini mentali e  il fare memoria visiva, sensoriale, cognitiva…

La memoria contro un mondo piatto. Evviva la memoria!

mente logica

Il tema della memoria richiederebbe mille di questi post. E ognuno di essi sarebbe da imparare a memoria come puro allenamento.

umberto-ecoUmberto Eco con questi due recenti articoli (12) ha rilanciato una riflessione su questo tema. O meglio ancora chiamiamolo – io preferisco decisamente – dono o capacità dell’uomo.  Quante cose infatti ci permette di fare la memoria? Tantissime, e come tutte le facoltà dell’uomo va 1) allenata 2) orientata nella giusta direzione.

memoria1Per la Matematica e la Fisica reputo ad esempio che la memoria vada così utilizzata:  non ricordo tutte le formule, né pretendo che si sappiano tutte a memoria, ma dico che alcune vanno sapute, e partendo da quelle uno deve sapere come ricavarsi le altre… uno non memorizza allora solo la formula in sé (più importante semmai sarebbe il suo significato), col rischio di invertire o dimenticare dei simboli, ma il procedimento con cui operare e passare da una formula-equazione all’altra e cosi via. 

Ma non è meraviglioso il fatto di potersi ricordare un procedimento, una equazione fondamentale, un verso famoso, una poesia di quelle struggenti come un canto di quelli che ci ha fatto piangere, così come il poter ricordare certi fatti della storia dell’uomo e poi anche della nostra storia personale?

ricordiChiudete gli occhi, se siete arrivati a leggere fin qui, e provate ora a ricordare un colore, un profumo, una frase, un sussurro, un fremito del corpo, una gioia dell’anima interiore, una illuminazione della mente, un dettaglio magari da nulla ma che tant’è è ancora lì, conficcato nella mente, agganciato a un brandello d’anima, ancorato dentro di noi chissà come… magari un ricordo di una giornata bella o speciale della nostra vita.

… Così da concludere questo post con un bel ricordo e un grazie sincero per il dono della memoria… che non diventi solo uno sbiadito ricordo di quando s’imparava una poesia a memoria ma… un dono che produce altri ricordi (la memoria si autoalimenta? Forse in qualche misura sì).

Insomma, ricordiamoci di ricordare!, specie le cose ora utili ora importanti ora belle.

Andrea Macco

ricordi

Guarda dentro gli occhi

“…Si può vivere sotto una tenda, ma è meglio dormire sotto il cielo e guardare le stelle negli occhi.” (antico proverbio Tuareg)

Che bello potersi stupire, stupire della Natura e stupire pure dell’uomo che sa cogliere la grandezza della Natura. Perché, come diceva Kant, sublime non solo e’ l’immensamente grande e l’immensamente potente, ma sublime e’ soprattutto la mente dell’uomo che coglie questo sentimento e si innalza sopra di esso…

Una canzone di Vecchioni (Dentro gli occhi) dice ad un certo punto queste parole:

…i ricordi cambiano come cambia la pelle
e tu ne avrai di nuovi e luminosi come le stelle
e comunque vada
guardami dentro gli occhi
gli occhi ch’eran bambini
guardami dentro gli occhi.

Guarda dentro gli occhi, lettore sicuro o lettore smarrito, lettore arrivato o lettore in ricerca, lettore che capiti qui per caso o lettore affezionato. E abbi ancora il coraggio di stupirti e meravigliarti.

Andrea