Antagnod: Borgo dei borghi 2015

Antagnod circondata dai monti innevati e dal M. Rosa – Pasqua 2015 – Foto A. Macco

Krahemer ThalÈ una perla delle Alpi, un gioiellino sotto il Monte Rosa, un borgo antico avvolto da tradizioni e leggende antichissime risalenti ai tempi dei Walser e dei commercianti sulla via del Kraemerthal… è Antagnod (si pronuncia Antagnò) e ha partecipato al concorso della RAI “Borgo dei Borghi 2015“. Ha battuto il forse più famoso borgo valdostano di Bard e si è classificato tra i 20 borghi finalisti… Ieri sera (5 Aprile 2015) è andata in onda su Rai3 la puntata finale… Verdetto: Antagnod al 13° posto.

Antagnod in notturna

Antagnod in notturna – foto di repertorio

.

Sinceramente mi aspettavo qualcosa di più…almeno sul podio ce lo avrei visto! Intendiamoci, ho visto anche altri borghi davvero meritevoli (l’Italia è proprio bella!). Ciò che mi è dispiaciuto è che Antagnod non sia stata valorizzata a dovere… per me che ci vado da quando ero bambino non vedere mai inquadrato il M. Rosa è stato come togliere dalla foto di famiglia il volto della mamma: ma si può?!?

E che dire delle Ville Rivetti, della Cappella dell’Oliva… e poi l’antica scuola Dandres, e il Santuario di Barmasc visitato anche da Papa Giovanni Paolo II? E perchè non parlare – come hanno saputo invece fare altri borghi – delle rievocazioni storiche degli antichi mestieri, chiamate in patois (il dialetto locale) Veillà “Ouèi comme ièr”?

Insomma, Antagnod è un borgo che meritava di più, a partire dal servizio andato in onda nella finale. Un po’ meglio quello delle selezioni andato in onda lo scorso novembre, ma sempre con tutti questi aspetti mancanti; comunque eccolo qui:

kilimangiaro antagnod
Nei miei album trovate alcuni scorci di Antagnod, un po’ in tutte le stagioni… A celebrare questo Borgo dei borghi ecco dunque un piccolo tributo fotografico.

W Antagnod, w il Monte Rosa, w le Montagne!

Andrea Macco

Antagnod con il suo caratteristico campanile che si staglia contro il M. Zerbion – foto A. Macco – Pasqua 2015

Antagnod da Villa Rivetti – Luglio 2014 – foto A. Macco

Antagnod in autunno - nov 2013 - foto A.Macco

Antagnod in autunno – nov 2013 – foto A.Macco

Antagnod e la luna di Pasqua - foto A.Macco 2015

Antagnod e la luna di Pasqua – foto A.Macco 2015

Omaggio alla eterna Signora in Giallo

 

E’ tornata la Signora in Giallo. Perché? – dirà qualcuno – Era mai forse andata in pensione? In effetti la Fletcher è pressoché intramontabile, ma almeno una cosa che è tramontata c’è: la sua comparsa sulla RAI. Il suo “ritorno” è questa volta su Rete 4. Oggi, ore 13, hanno trasmesso il primo episodio della prima serie storica (Chi ha ucciso Sherlock Holmes? – 1 parte). Ne sarebbero seguite altre 11 (in tutto 12, più quattro film).

Un po’ di commozione oggi c’è stata in famiglia nel seguire quella primissima avventura (QUI la sigla speciale) che avrebbe portato un successo inimmaginabile per il piccolo paese  di Cabot Cove…  ma a questo proposito nascono legittime considerazioni. Primo: dall’arrivo di Jessica Fletcher nel piccolo e pacifico paesino del Maine, la criminalità cresce esponenzialmente e i delitti raggiungono tassi più alti persino delle peggiori città d’America! Secondo: ovunque la nostra scrittrice vada il morto arriva e allora ci si domanda: perché si ostinano ad invitarla? Terzo e ultimo indizio: il nipote, oltre che sbadato, ha una sorta di attrattiva speciale per gli sceriffi e la polizia locale: viene sempre accusato. Ovviamente la zia lo tira sempre fuori senza che le capiti mai nulla. E così, dopo 19 anni di serie TV (dal 1984 al 2003, 264 episodi) appare quindi evidente dagli indizi raccolti che a fianco della Signora del Giallo in tanti muoiono (280 in tutto, c’è chi li ha contati… ), ma lei, Signora in Giallo che mai ingiallisce,  non invecchia mai, eterna Angela Lansbury che continuerà ad accompagnarci a lungo (e sinceramente molto meglio un suo episodio di tante altre soap…) durante l’ora del pranzo o meglio ancora della digestione. Perché, come diceva mio nonno, con la Fletcher si digerisce pure meglio e si pensa che almeno per oggi, ad essere morto, è qualcun altro…

Andrea Macco

TANTI LE ODIANO, NESSUNO LE FERMA: parliamo delle odiose vuvuzelas

Sud Africa 2010: vuvuzelas, vuvuzelas e ancora vuvuzelas.

Le vedete? Sembrano innocue, pure simpatiche qui nella foto. Ma invece saranno il vostro nemico n. 1 di questi mondiali che, c’è da scommetterci, saranno ricordati per essere i mondiali dell’odiosissimo frastuono peggio di un ronzare d’api chiamato vuvuzelas.

  Continua a leggere

Nuovi cartoni: non solo Dragon Ball. Ora c’è KIM

kim

La copertina di uno dei più famosi libri dello scrittore inglese Joseph Rudyard Kipling (Mumbai, 30 dicembre 1865 – Londra, 18 gennaio 1936)

Ogni tanto la TV per i bambini torna a illuminarsi di qualche perla buona. O almeno, le premesse sono queste. Leggo dai quotidiani (ad esempio sulla Stampa, cliccare qui) che la RAI trasmetterà (alle 7 del mattino, orario migliore per un ascolto attento e concentrato, vero?) una nuova serie cartoni basata sulla storia di KIM, il personaggio indiano dell’omonimo libro di Kipling.

Il grande Kipling, quello del Libro della Giungla. Si spera tuttavia che i risultati siano migliori di quelli ottenuti dalla Disney per Mowgli e compagni del Branco di Seonee (alludo a Kaa trasformato in serpente cattivo che ipnotizza, le Bandar con un capo, tal re Luigi, quando tutti sanno che le Bandar non hanno legge e non hanno sovrano! e via dicendo, la serie sarebbe quasi infinita). 

Chi avesse già avuto modo di visionare il cartone su Rai2, farà cosa gradita al sottoscritto se ci comunicherà il suo parere in merito. Sono assai curioso (e forse non sono il solo. Kim, di certo, lo era molto).  

Andrea