La scomunica della Santa Sede pende sul capo di don Farinella

E’ uscito su il Giornale di oggi (sia sull’edizione di Genova, sia, più ridotto, su quella nazionale) un servizio del sottoscritto su una nuova eclatante notizia riguardante don Farinella: la Congregazione per la Dottrina della Fede lo ha inquisito in merito alle sue posizioni sull’eutanasia, sul testamento biologico e sulla libertà di scelta nell’ambito delle cure terminali.

Con don Farinella, sono “indagati” altra 40 sacerdoti, firmatari dell’appello che lo stesso don Paolo Farinella aveva promosso lo scorso marzo su Micromega (rivista dai connotati decisamente anticlericali). Don Farinella, convocato immediatamente dal Card. Bagnasco, dovrà ora presentare la sua difesa per iscritto.

Su questo blog le vicende riguardanti don Farinella sono ormai di casa, l’ultima di queste ha riguardato l’intervento del sacerdote -parroco di San Torpete- alla “settimana dei diritti” presso palazzo Tursi a sostegno di Peppino Englaro e, di fatto, dell’eutanasia (vedasi post del 19 luglio).

Per leggere l’appello di Micromega che ha fatto partire l’indagine della Santa Sede, cliccare qui.

Per leggere la difesa di Don Farinella apparsa su Micromega cliccare qui.

A seguire l’articolo apparso su il Giornale

Andrea Macco

don farinella prete

Eutanasia Don Farinella «indagato» dal Vaticano

Incombe la scomunica sul parroco di San Torpete. L’appello di don Farinella a favore di Beppino Englaro, del testamento biologico e della libertà di coscienza in fatto di cure terminali, apparso su Micromega lo scorso 23 marzo e firmata con lui da altri 40 sacerdoti, non è piaciuta alla Congregazione per la Dottrina della Fede. Da Roma è partita durante l’estate una missiva dai toni chiari e forti diretta ai vescovi diocesani e ai superiori provinciali di ciascuno dei 41 firmatari. Tra questi, anche il cardinale Angelo Bagnasco di Genova il quale, dopo aver a lungo evitato di «montare» il caso del sacerdote (…)

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Genova, città del diritto alla morte e non alla vita. Con Peppino Englario e l’UAAR anche don Farinella

Il Comune di Genova ne ha combinata un’altra delle sue. Ha organizzato una serata dedicata al Testamento Biologico e al diritto alla vita (all’interno della seconda edizione di Genova città dei diritti) e chi invita? Ovviamente tutte persone che la pensano in maniera monocorde, insomma senza un contraddittorio. L’unico uomo di chiesa, don Farinella, si è schierato con Peppino Englaro e contro il Vaticano e il Presidente della CEI, ricevendo molti applausi per le sue sparate e persino i complimenti del rappresentante dell’UAAR (Unione Atei e Agnostici Razionalisti) che gli ha domandato se vuole diventare un loro tesserato…

A queste voci si sono unite quelle di chi, come il prof. Franco Manti (docente di etica sociale all’Università di Genova) ha invitato i cittadini alla ribellione, a fare qualunque cosa contro il Governo per fermare l’attuale testo di Legge in discussione nel Parlamento «testamento biologico» (tecnicamente «la Dichiarazione Anticipata di Trattamento » o DAT). L’idea di un Governo che legiferi secondo etica non è, infatti, assolutamente da considerarsi, anzi, guai! Che poi la Legge, come hanno esposto alcuni medici delle cure palliative alla Presidenza del Consiglio della Regione Liguria, sia da migliorare è un altro discorso e ci può assolutamente stare… ma non certo coi toni farinelliani!


Trovate tutto questo documentato su il Giornale in un ampio servizio che è uscito ieri in prima pagina genovese

Articolo il Giornale

Per leggeregli articoli completi (del sottoscritto e di Diego Pistacchi)  in pdf basta cliccare qui – parte 1 e qui – parte 2.

Buona lettura!

Andrea Macco