Col canguro Kang, forza ragazzi!

Benjamin e Cadetti (non di Guascogna ma di Genova!), spiccate un balzo e fatevi onore!

Stanno per iniziare le Gare d’Autunno, le Olimpiadi della Matematica. Quest’anno sarà il primo anno che partecipiamo e … sento che l’entusiasmo è alto. Comunque vada sappiate che io sono già contento!

Gare Kangourou

La prima gara è quella di Mercoledi 13 Novembre 2013, una gara a squadre denominata Kangourou dell’informatica, anche se di fatto è una gara di Matematica con tanta logica.

Poi ci aspetta la gara individuale del 26 novembre, e poi…

Per i 7 più bravi della scuola, la Coppa a squadre Kangourou – con la gara locale (edizione straordinaria che si terrà alla PArini-Merello di Genova) del 13 novembre che dà accesso diretto alla finale di Mirabilandia strutturata proprio come una gara di Mirabilandia.

kangourou - logo

Insomma, un autunno bello intenso, in cui allenare i muscoli non solo delle gambe ma anche della mente. La nostra mascotte, Kang, ci saluta con questa selezione di giochi che reputo tra i più interessanti delle precedenti edizioni. QUI in anteprima in attesa che sia inaugurata la nuova pagina di DIDATTICA di questo blog….

Andrea prof. Macco

Olimpiadi di Londra: tra delusioni ed emozioni

Dedico sempre un post per commentare le Olimpiadi. (QUI e QUI quello di Pechino 2008, QUI quelle invernali a Vancouver nel 2010), dunque eccoci qua ad una settimana dalla chiusura ufficiale dei Giochi.

Fatti deludenti:

– la medaglia d’oro a Pechino Alex Schwazer e la sua rovinosa caduta, intrisa della fatica di chi non aveva più passione e di chi, forse, aveva toccato con mano quanto sottile fosse il confine tra legalità e illegalità nel mondo dello sport. Ho apprezzato molto l’uomo che affronta con franchezza la sua caduta, sono rimasto deluso per l’atleta che ci aveva fatto sognare 4 anni fa in una disciplina che io stesso ho affrontato per alcuni anni e che so veramente essere dura e faticosa.

i giudici di parte. Non che i giudici britannici siano stati più di parte di quanto non lo fossero stati quelli ateniesi 8 anni fa (quante medaglie hanno vinto quest’anno i greci !?!) o quelli cinesi 4 anni fa. I giudici di casa si rivelano costantemente di parte e facilmente influenzabili dal pubblico. E così se ad Atene il grande Jury Chechi  fu solo bronzo e se a Pechino  Matteo Morandi subì una sorte analoga,  quest’anno è Cammarelle a pagare dazio. Immeritatamente, perchè il supermassimo Cammarelle non lo ferma nessuno da 4 anni a questa parte. E potremmo anche aggiungerci il quarto posto di  Alberto Busnari al Cavallo con maniglie: anch’egli scavalcato immeritatamente da un britannico…

Fatti emozionanti:
– Le gare di Atletica, in particolare quelle di corsa e quest’anno le STAFFETTE su tutte. E’ sempre stata una gara molto particolare, che unisce all’abilità individuale anche una tattica di squadra. Ricordo 4 anni fa dei cambi disastrosi da parte anche di Nazioni titolate… evidentemente la cosa fu di lezione per molti e quest’anno sono stati segnati i due nuovi record mondiali, femminile e maschile.

 – TORNEI A SQUADRE, pallavolo e pallanuoto su tutti, con le nostre Nazionali protagoniste. Devo dire che soprattutto il Volley ha avuto una capacità di coinvolgimento molto alta, grazie anche ad un allenatore, Mauro Berruto, che ha saputo trasmettere una grinta e una carica che hanno dato una valore in più alla nostra squadra. Bravi ragazzi!

– Gare sempre belle da vedere, come quella dell’intramontabile Josefa Idem (quest’anno quinta… ma alla sua età è come se fosse un oro! Oro alla carriera!), oppure che sanno dell’impresa, come quella del bronzo Marco Aurelio Fontana a cui, c’è da scommetterci, continueranno a regalare selle per biciclette ad ogni festa che si presenti…

– Gare di TIRO e di SCHERMA molto avvincenti. Diciamocelo: spesso pensiamo agli atleti come dei super-eroi. Inarrivabili (sempre che non siano invece dei dopati…). Gente super muscolosa e che passa la vita sui campi e nelle palestre. Poi arrivano atleti dalla corporatura decisamente più “umana”, magari pure un po’ di ciccia, un look di certo non da ballerina o alla moda, nessun costume aderente e neppure dichiarazioni che cavalcano gossip e altro. Parlo di un Marco Galiazzo, di un Niccolò Campriani, di un Massimo Fabrizi i cui ultimi tiri per lo spareggio sono stati vissuti col cuore in gola, di una Jessica Rossi  capace pure di fare il record mondiale e degli altri tiratori della squadra italiana  e poi le ragazze di Jesi eroine del fioretto… Nella loro passione, nella loro umanità, nel loro sorriso semplice, nella loro grido di gioia, nella lor concentrazione senza schiamazzi preparatori: lì vedo il volto del vero campione!

Dal nostro inviato a Pechino per gli Sport della Mente

A Pechino al via le Olimpiadi della “mente”.
Ci scrive l’arbitro internazionale genovese Stefano Iacono.

Go-gioco

Dal 2 al 18 ottobre, sempre e ancora nella capitale dello Sport olimpionico di quest’anno, l’affascinante Pechino (e più precisamente nel Centro Conferenze Nazionale dell’area Olimpica), sono partite le Olimpiadi degli Sport della Mente, ovvero i primi ‘World Mind Sports Games’.

Le discipline previste sono Dama, Scacchi, Bridge e Go (antico gioco di origine giapponese). I partecipanti sono circa 3.000 provenienti da 143 Paesi.

Per la dama internazionale (100 caselle) la rappresentativa azzurra è composta da Roberto Tovagliaro di Savona, Roberto Di Giacomo di Latina e Daniele Redivo di Trieste impegnati nel torneo dal 3 al 18 ottobre. Per la dama inglese (64 caselle) invece a difendere i colori italiani saranno Paolo Faleo di Aosta, Mirco De Grandis di Venezia e Mirko Mancini di Cuneo dal 12 al 17 ottobre.

La rappresentativa azzurra per questa disciplina è completata da Daniele Macali di Latina, come assistente tecnico, e dal genovese Stefano Iacono, che fa parte dello staff arbitrale internazionale.

Ecco le notizie che ci ha mandato Stefano approdato nei giorni scorsi in Cina. Credo sia una bella occasione poterne dare lettura anche su questo blog.

Andrea Macco

Per avere qualche info in più, cliccare qui per leggere l’articolo uscito sulla Gazzetta dello Sport

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scacchi cinesiUn saluto a tutti dal vostro corrispondente estero che oggi è arrivato a Pechino!
Finora tutto bene tranne la colazione servita a bordo del volo AirChina (pollo e peperoni alle 5 di mattina seppur buoni non sono proprio quanto una persona si aspetta a quell’ora… considerato che per cena era stato servito pollo e anacardi vi potete immaginare come mi sento in questo momento: nostalgia del piatto di lasagne mangiate allo Spizzico di Fiumicino!!!).
Ma lasciamo da parte le amenità e passiamo alle cose serie: la sede di gioco di questa prima edizione delle olimpiadi dei giochi della mente è bella e, soprattutto, quello che conta, dotata di postazioni internet (per lo meno, per noi arbitri).

Ho qui davanti a me un bollettino, il numero 3 dello scorso 7 ottobre, che celebra le prime medaglie d’oro (a una russa e a un ucraino negli scacchi) e in cui all’interno ci sono due pagine dedicate al Go: un solo italiano in lizza su 37 partecipanti, per lui un onorevole 14o posto. Si tratta di He Zhimin.

Nel torneo di scacchi non ho visto giocatori italiani in tabellone mentre ve ne sono in quello di dama, ma vedro’ di essere piu’ preciso sulle loro performance nei prossimi giorni. Per ora i loro nomi: Roberto Tovagliaro di Savona, Roberto Di Giacomo di Latina e Daniele Redivo di Trieste.

Stefano Iacono, Pechino 11 Ottobre 2008

Momenti di Gloria (Olimpiadi Pechino 2008)

E rigodiamoceli questi momenti di gloria di Pechino 2008 con il bellissimo video della Rai… Non so voi, ma ogni volta che lo rivedo mi emoziona, al pari dell’Inno di Italia.

Credo che se un tempo le grandi gesta cantate da Omero e Virgilio erano quelle degli eroi in battaglia, oggi siano anche quelle di questi atleti che, per arrivare a tali livelli, spendono una intera vita, fatta di sacrifici, allenamenti e tanta passione.

Al termine del video e di questo post un sondaggio: quale la medaglia che vi ha dato più soddisfazione/emozione? E quale invece la delusione più grande?

Complimenti ancora ai nostri ragazzi e ai colori azzurri, anche quelli che han sfiorato per poco il podio e si son dovuti accontentare della medaglia di legno o di un piazzamento “anonimo”. Il sorriso di De Cubertain certamente è con loro.

Andrea Macco