L’inatteso ci sorprende…

«L’inatteso ci sorprende. Il nuovo spunta continuamente. Non possiamo mai prevedere il modo in cui si presenterà, ma dobbiamo aspettarci la sua venuta, cioè attendersi l’inatteso. E, una volta giunto l’inatteso, si dovrà essere capaci di rivedere le nostre teorie e idee anziché costringere il nuovo ad entrare nei nostri schemi incapaci di accoglierlo veramente… »

(E.Morin, “I sette saperi necessari all’educazione del futuro”, 2001)

SORPRESA.

Il pensiero mi è stato presentato durante una Lezione di Pedagogia Speciale (Le strategie pedagogiche, metodologiche e didattiche) a Pavia ma … credo possa adattarsi a tantissime circostanze e a vari ambiti. Anche quello della Scienza, dove il vero ricercatore non è colui che adatta la realtà  alle sue teorie (leggi dati sperimentali forzati, falsificati o male interpretati), ma  è colui che dinanzi al nuovo cerca una teoria differente o, addirittura, ne elabora una nuova.

Forse è così anche nei problemi della vita, dove a volte solo un cambio radicale di approccio e di prospettiva permette di superare quel che ci blocca. O l’inatteso che ci ha sorpreso.

AM

 

Aggiornamenti & Rinnovamenti

lavori in corsoAi miei fedeli 25 lettori di manzoniana memoria, e a tutti quelli che mi hanno seguito più intensamente in questo periodo, da oggi trovate qualche novità sul blog. Parlo principalmente della barra laterale, arricchita con alcune massime di vita, una lista più dettagliata e spero più in evidenza degli ultimi commenti lasciati dai visitatori, e aggiornata con alcune nuove funzionalità, tra cui il nuovo filtro anti-spam. Ormai sembra che non ci sia più nessuno immune da quella che definisco l’avanzata di cavallette del nuovo millennio nello sterminato campo arato del web  e di cui questo blog – lo sapete –  riporta solo qualche granello di sabbia selezionato.

A questo proposito vorrei dire due parole sulla scelta di non essere monotematico come invece fanno altri blog, né, al contempo, di presentare un diario di vita riguardante esclusivamente i fatti di vita personale (generalmente gli interventi in questo senso sono assai pochi; è più probabile che qualche granello di vita finisca in ognuno dei post che propongo).

A differenza di come va il mondo d’oggi, sempre più settoriale, credo ancora in una cultura che sia il più possibile ad ampio raggio. In questo senso si parla di “tuttologi”. I tuttologi più diffusi sono forse i giornalisti, anche se tipicamente dei settori di cui sanno poco finiscono con lo scrivere molte inesattezze. Non lo fanno con cattiveria (difendo un minimo la categoria)  ma agiscono il più delle volte motivati dalla fretta. Serve il pezzo e in poco tempo e il tempo per farlo leggere e rileggere all’esperto di turno non c’è (capita così che quando il sottoscritto agisce in tal senso venga preso come un marziano…).

Qualcuno mi domanda: ma a parlare di tutto, non si fa un minestrone? In particolare, la Scienza e la Fede non ti fanno fare cortocircuito?

Personalmente ritengo, in massima sintesi, che Fede e Scienza rispondano a domande differenti (la Scienza al come, la Fede al perché), domande che sono complementari e non in antitesi. Siamo noi che vogliamo vederci a tutti i costi una antitesi e che ci ostiniamo a farlo.

Questo blog, lo sapete, l’ho ribadito a proposito del dibattito su Odifreddi,  e ancora lo ribadisco, è sempre pronto ad accogliere qualunque voce la pensi differentemente, sia su temi scientifici, sia su temi religiosi, sia su tutti gli altri temi che qui trattiamo: recensioni di film, commenti a libri e letture, dibattiti su fatti di attualità, condivisione di massime e motti di vita. Se tutti avessimo lo stesso motto, tutti lotteremmo per una stessa vetta e il mondo sarebbe un grande deserto in cui c’è un solo monte densamente popolato e tutto il resto inesplorato. Per fortuna non è così e le infinite personalità danno vita a un continuo fermento che costituisce una ricchezza grande per l’uomo (come singolo) e per l’Umanità (che progredisce, o così dovrebbe fare).

Anche questo blog non è esente da questa legge e ogni tanto, come oggi accade,  compie dei piccoli rinnovamenti. Ad maiora!

Andrea Macco