Riprendo il post dell’amico vaticanista Andrea Tornielli circa certi moralismi facili e davvero fuori dal mondo. I problemi del mondo d’oggi sono tantissimi e urgentissimi, dalle famiglie sfasciate alla droga facile, dall’educazione alla morale affettiva all’etica dell’onesta’ lavorativa… di temi ce ne sarebbero per cosi’. E da Cristiano Cattolico sono il primo a infiammarmi, a cercare di approfondire, di ascoltare e, quando serve, di dire la mia… Per fortuna dei bravi predicatori in giro ci sono. Vanno cercati col lanternino, ma ci sono. Ma certe uscite di taluni teologi moralisti, tipo questa sul decalogo del buon automobilista, mi lasciano invece basito. E mi fanno comprendere chi poi critica la chiesa intesa non come popolo di Dio ma come dogmatismo e gerarchia.
[…] Il teologo morale Antonio Rungi ha modificato il decalogo del buon automobilista cristiano, aggiungendo un nuovo comandamento, quello di “non usare cellulare, Dvd, Tomtom, Tv e altri strumenti che deconcentrano”. Ora, che il cellulare non vada usato, lo dice la legge (che prevede sanzioni dure per chi lo fa senza l’auricolare o il vivavoce). Quanto a Dvd e Tv – se si intende visione di immagini – soltanto un cretino guiderebbe mentre guarda la televisione. Speriamo però che nella reprimenda morale non ricada la possibilità di far vedere un Dvd ai figli, magari con un apparecchio portatile sui sedili posteriori, perché, ahimé, in questo caso il sottoscritto – in qualche viaggio lungo – ha peccato di brutto. Ciò che invece appare del tutto astruso è il riferimento al navigatore (che peraltro il religioso moralista non chiama con il suo vero nome, preferendogli quello del più noto dei modelli disponibili in Italia). Eh sì, lo ammetto: qui io pecco ogni volta che salgo in auto, perché, avendo poco senso dell’orientamento alla guida, considero il navigatore un aiuto prezioso, che mi ha portato a destinazione nei luoghi più sperduti. Rassicuro il padre Rungi almeno sul fatto che il mio navigatore ha una voce femminile (e dunque almeno il mio rapporto con lo strumento è secondo natura). E mi chiedo: ma se il navigatore distrae, perché non è considerato fuori legge? […]
Conclude Andrea Tornielli nel suo post: i teologi moralisti non hanno nient’altro da fare che produrre decaloghi su questi argomenti? Sono davvero queste le domande cruciali per l’uomo e la donna di oggi di fronte alla vita?
[…] Se questo è l’andazzo, ne ho alcune, che mi tormentano, da rivolgere direttamente alla Congregazione per la dottrina della fede: 1) Il Telepass è lecito secondo la morale cattolica o è diseducativo perché non permette il rapporto interpersonale col casellante? 2) In Avvento l’auto può essere tenuta in garage o sarebbe più indicato che il motore patisse un po’ di freddo? 3) Quante volte si può guardare nello specchietto retrovisore senza cadere in una forma di narcisismo? 4) In Quaresima si può usare il superdiesel o anche l’auto deve far penitenza, magari con la benzina agricola?
Vi aggiungo la mia parte, anche io sono un peccatore sul suolo della diocesi di Genova:
Al corso per i Ministri dell’Eucarestia si raccomandano, quando si porta la Comunione ad un malato, di non andare assolutamente in auto, men che mai in vespa o motorino. In caso di incidente – cosa frequentissima avverte il monsignore che tiene il corso – ci sarebbe un doppio grave danno: per il ministro ma soprattutto per Gesù’. Da evitare assolutamente che oltre alla croce Nostro Signore subisca anche un incidente in moto.
In compenso se il don Farinella di turno fa alzare alla consacrazione Nostro Signore dal primo chierichetto che passa chissenefrega, cosi come se gli fa ascoltare durante la celebrazione un po’ di comizi politici: Gesù’ e’ sempre stato abituato alla folla che gridava nelle sue piazze: Crocifiggilo…crocifiggilo! E se per una volta la cosa e’ diretta a Berlusconi e non a lui certamente sarà più contento. Non pensate?
Conclusione: sono un peccatore. Per andar a portar la Comunione talvolta ho fatto uso di auto e una volta persino della vespa. Guidava un parente, dite che anche lui si e’ reso consenziente al male? Anche lui deve confessarsi? E pure il mio amico parroco che avendo 4 parrocchie sparse sulle colline di Genova viaggia ESCLUSIVAMENTE in auto o in moto? Siamo proprio una citta’ di grandi peccatori… se lo sapesse mai il nostro Card. Bagnasco………