La voce del Campanile

Questo slideshow richiede JavaScript.

È uscito sull’Eco dei Campanili, il bollettino della Val d’Ayas, un mio articolo che intreccia uno dei miei grandi amori (la montagna) con un po’ di riflessioni spirituali… Lo potete scaricare e leggere in pdf QUI.

Con la frase posta a chiusura dell’articolo stesso, saluto tutti i miei cari lettori con la speranza di riuscire a ritagliarmi qualche momento in più per scrivere, ogni tanto, più frequentemente, pure su questo mio blog ove, in tanti anni, ho potuto incontrare e  confrontarmi con tante interessanti persone e personalità.

AM

«È una bella cosa ascoltare il suono delle campane, che cantano la gloria del Signore da parte di tutte le creature. Ciascuno di noi porta in sé una campana molto sensibile. Questa campana si chiama cuore. Questo cuore suona e mi auguro che il vostro cuore suoni sempre delle belle melodie» (San Giovanni Paolo II).

 

 

Così la matematica «canta»

 Su il Giornale di ieri (22 Marzo 2010) è uscito un pezzo del sottoscritto riguardante un argomento  bello e affascinate ma al complesso un po’ tecnico per le menti poco avvezze alla Scienza: la Musica spiegata dalla Matematica. Si tratta di un seminario presso il dipartimento di Fisica di Genova tenuto da Giorgio Dillon e Riccardo Musenich, docenti di Fisica dell’ateneo genovese e ricercatori dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, seminario che potrebbe anche essere definito una lezione da inesperti “Paperini nel mondo della Matematica”. 
Il problema affrontato è quello delle scale  (in quante note suddividere un intervallo di ottava?) e quello del temperamento (come alterare le note di modo da ottenere risultati non sgradevoli all’orecchio?); si può facilmente comprendere che tali questioni non sono da poco, ad esempio per la stessa realizzazione degli strumenti musicali: pensate solo di avere un pianoforte a 31 tasti tra due stesse note distanziate di una ottava: chi saprebbe suonarlo? Eppure sembra che strumenti di questo tipo siano stati realizzati, compresi organi a doppia canna per differenziare la nota in bemolle da quella in diesis.
Riporto qui l’articolo aggiungendovi l’immagine che con il prof. Dillon avevamo pensato di mettere ma che purtroppo la Redazione non ha avuto spazio per inserire. 
Buona lettura! 
 

I NUMERI DELLA MUSICA: Così la matematica «canta»

Chissà se Paperino, avventurandosi nel mondo della Matematica, avrebbe mai pensato che vi ci avrebbe trovato arte, pittura, scultura e persino la musica? Il cartone della Disney rende efficacemente l’idea che anche il campo delle arti possa essere indagato dalla Matematica. Eppure la Musica, fin dai tempi di Pitagora, è stata oggetto di studio da parte di eccellenti menti scientifiche: si pensi al fisico Christiaan Huygens (famoso per gli studi in campo astronomico e soprattutto in ottica) oppure al fisico e fisiologo Hermann von Helmholtz (noto in per aver enunciato il principio di conservazione dell’energia e per varie equazioni nel campo dell’elettromagnetismo). 

Continua a leggere

Il segreto

 

Ieri sera sono stato ad un concerto di musica classica tenuto dagli studenti del conservatorio musicale N.Paganini di Genova presso l’istituto per non vedenti David Chiossone. C’era anche il mio amico Samuele, violinista, che ha suonato in maniera ottima il 1° movimento della Sonata in Do min. n.3 op.45 di Grieg.

All’ingresso della sala dove si è tenuta la rappresentazione c’era un foglio bianco con solo questa scritta:

 

«Ecco il mio segreto. E’ molto semplice: non si vede bene che con il cuore.
L’essenziale è invisibile agli occhi».

 

Da “il Piccolo Principe” di Antonie de Saint-Exupèry