Perché il gioco dell’Hex?

«Ho sempre creduto nei numeri. Nelle equazioni e nella logica che conduce al ragionamento.»

John Nash – inventore dell’Hex

hex game

Anche le grandi menti si sono imbattute in sonore sconfitte… chi ha visto A Beautiful mind ricorderà senz’altro questa scena:

Meno noto è che, lo stesso John Nash, studiò a fondo il gioco in cui aveva perso. Si potrebbe pensare che la sua frase “il gioco era truccato” sia la frase di uno che non sa perdere. In realtà l’espressione originaria andrebbe tradotta in “il gioco non è equo”: il gioco, ossia, non offre intrinsecamente le stesse possibilità di vittoria ai due giocatori.

Nash studiò matematicamente il gioco e lo rielaborò, cambiando la forma della scacchiera e pure quella delle caselle. Due scene del film presentavano questa scoperta, ma poi furono tagliate. Grazie ai contenuti bonus dei DVD,  eccole qui:

1. Nash passa parecchie ore a studiare il gioco nel parco (= anche i geni impiegano tempo e la matematica necessita comunque un po’ di fatica, anche se uno nasce predisposto o ha delle brillanti intuizioni!)

2. Nash presenta il suo nuovo gioco ai compagni (i quali sono intelligenti e comprendono subito la genialità della cosa).

L’Hex è dunque un gioco matematico, un gioco basato sulla geometria e sulla logica matematica.

Da un paio di anni lo presento nelle classi dove insegno, invitando gli studenti (un buon numero si appassiona subito)  a scoprire le strategie matematiche vincenti. Credo molto nella validità di questi giochi logici, per allenare la mente a fare collegamenti logici, ad applicare la matematica fuori dai confini del libro e dell’esercizio canonico.

Le domande che pongo solitamente agli studenti sono 3:

  1. Conviene partire dai bordi o dal centro della scacchiera?
  2. Come si può bloccare chi abbia giocato per primo e che stia applicando una strategia non-razionale ma basata solo sul fare una catena ininterrotta?
  3. Perché le caselle sono esagonali e non di altra forma? (e per esempio non quadrate come erano nel gioco originale poi modificato da Nash?).

La terza domanda è quella più importante, perché se si dà una risposta matematica ne seguono subito diverse strategie logiche.

 

Buone partite e buone riflessioni a tutti!

Andrea Macco

PS: Potete lasciare nei commenti le vostre riflessioni oppure venitemi a cercare nelle classi, ascolto sempre volentieri le diverse teorie e complimenti a tutti quegli studenti (non molti, ma qualcuno che gioca razionalmente sì!) che sono già riusciti a battere il prof in una partita a Hex!

Hex

 

Peano sull’insegnamento (agli amici colleghi per il nuovo Anno Scolastico)

Peano Giuseppe

Agli amici colleghi il mio augurio di buon inizio del nuovo Anno Scolastico con le parole del grande matematico Peano:

“Se gli allievi non capiscono, il torto è dell’insegnante che non sa spiegare. Né vale addossare la responsabilità alle scuole inferiori. Dobbiamo prendere gli allievi così come sono, richiamare ciò che essi hanno dimenticato, o studiato sotto altra nomenclatura.
Se l’insegnante tormenta i suoi alunni, e invece di cattivarsi il loro amore, eccita odio contro sé e la scienza che insegna, non solo il suo insegnamento sarà negativo, ma il dover convivere con tanti piccoli nemici sarà per lui un continuo tormento.”
 
Giuseppe Peano (1858 – 1932).
Tratto da: Giochi di Aritmetica e problemi interessanti
(dove Peano ricorda anche che: In tutti i tempi, e presso tutti i popoli, si insegnavano dei giochi per rendere dilettevole e meno noiosa l’aritmetica. Saggiamente questi giochi si trovano nei  programmi di alcuni insegnanti).
back to school - math tree

Sfide logiche di Febbraio: “Amico Logico” e “Logicamente Scout”

Think-Logically

La logica fa da protagonista in questi giorni. Del resto è una delle più belle facoltà che caratterizza una mente razionale.

logo amico logioLa prima sfida logica viene proposta dagli amici di “Amico Logico” (QUI il sito ufficiale), con una competizione a squadre per gli studenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado (medie e superiori) denominata “Il filo di Arianna”. Con diverse classi abbiamo testato in classe il tabellone di esempio e il gioco è piaciuto molto, seppure alcuni sotto-tabelloni – come quelli del Labirinto magico – si siano rivelati parecchio ostici anche alle migliori menti!

Ho recuperato allora in rete un po’ di materiale per l’allenamento, gli studenti interessati e in particolare le squadre che mercoledì 11 febbraio 2015 si cimenteranno nella selezione locale al Liceo Cassini di Genova possono  chiedermelo a scuola oppure qui scaricarlo in anteprima (il vostro entusiasmo è coinvolgente, bravi ragazzi!).

Nuovo materiale allenamento: 

…. e relative soluzioni (prima di guardarle provare a risolvere i giochi!!!)

banner logic mind

La seconda sfida logica viene invece dal mondo scout, con le gare a squadre “Logicamente Scout” inventate dal sottoscritto con la collaborazione di Simone Travali ed Edoardo Ciminelli (tutti scuola Cassini!). Queste sfide, modellate sulla falsariga delle gare matematiche a squadre, hanno come tema argomenti di vita scout (topografia, natura, orientamento, segnalazione morse ma anche educazione stradale, capitali europee, ecc.). Anche in esse strategia di squadra e logica sono fattori che quasi sempre fanno la differenza!

Proprio ieri, 7 febbraio 2015, si è tenuta la seconda sfida ufficiale (coppa Lagutaine) tra le 10 squadriglie genovesi degli Scout d’Europa. Come è andata? Per saperlo e per leggere anche testo e soluzioni, accedere alla pagina ufficiale (QUI).

Buone sfide logiche a tutti!

Andrea Macco

Odio la Matematica!

matematica odio paperinoOdio la Matematica. Ebbene sì, avete capito bene, la odio. Glielo dichiaro apertamente, in faccia, come sempre cerco di fare: Matematica, ti odio. E sai perché? Perché ti rendi ostica e incomprensibile a tanti studenti. Perché non ti abbellisci, non ti rendi accattivante, non penetri nelle menti, ma anzi, che fai? Assilli tutti, insegnanti e studenti, studenti e insegnanti che sono anch’essi, in fondo, studenti, con esercizi che sono mortali, nel senso letterale del termine: creano la morte. Allontanano da te. E dunque anche a me che ti insegno che vorrei insegnarti con energia, con passione perché io credo in ciò che faccio e soprattutto in ciò che sono, e  so che tu, Matematica, hai tanti lati belli, positivi, stimolanti, affascinanti, misteriosi, e pure divertenti.

matematica terroreMa ti odio perché mostri il tuo lato peggiore, quando (periodicamente e ricorsivamente!) arrivi a far dire a qualcuno: “Odio la Matematica!” E io che in quel momento dovrei difenderti, che in quel momento mi sento anch’io colpito, allora che dico? Vuoi saperlo? Eccoti servita: che ha ragione chi ti odia, perché tu che potresti stuzzicare le menti e stimolare il pensiero, far fiorire la creatività e favorire la razionalità, creare l’ordine e coltivare l’armonia, valorizzare le capacità e stimolare la pigrizia, tu che hai cento, mille risorse (ma che dico, infinite! Tu stessa contieni e hai creato l’infinito!) diventi invece assassina: mi ammazzi la passione, mi ammazzi la didattica, mi ammazzi il rapporto con gli studenti, mi ammazzi. E ammazzi te stessa. Ti odio, Matematica,  quando ammazzi te stessa!

Continua a leggere

Cavalieri, furfanti… le regole fondamentali della Logica matematica

Cavalieri e furfantiC’è un’isola dove vivono due solo tipologie di persone: i cavalieri e i furfanti. I cavalieri dicono sempre la verità, i furfanti mentono sempre…. siete mai capitati su questa isola?

Chi forse si è cimentato nelle gare della matematica, o chi si dedica ad un po’ di Logica matematica di base probabilmente ha già imparato a trattare con questi individui e a non farsi fregare da loro!
Come si fa? Come si può capire chi è furfante e chi cavaliere?
Risposta: andando a fare delle supposizioni. Se queste ipotesi portano ad una contraddizione (Tizio è contemporaneamente un furfante e un brigante, Caio è contemporaneamente il più grande e il più piccolo, e via dicendo) allora l’ipotesi di partenza è errata e va cambiata!

Ho spiegato tutto questo, insieme alle regole fondamentali della Logica, ai miei studenti di III media in questa scheda che rendo disponibile nella pagina di Didattica. Seguono alcuni esercizi applicativi.

E qui in anteprima, ecco un quesito sull’isola dei cavalieri e dei furfanti da me inventato proposto nell’ultimo compito in classe. Nei commenti c’è la soluzione (prima di leggerla provate voi a risolverlo!).

ragionamento

Nel paese dei Cavalieri e dei Furfanti (dove i Cavalieri dicono sempre il vero, i Furfanti mentono sempre!) incontri queste persone. Stabilisci chi è cavaliere e chi è furfante.

Tremotino afferma: “Gli altri due sono entrambi dei furfanti!”
Ursula afferma: “Io sono la più potente!”
Victor afferma: “Tremotino è un furfante e Ursula non è la più potente!”

Col canguro Kang, forza ragazzi!

Benjamin e Cadetti (non di Guascogna ma di Genova!), spiccate un balzo e fatevi onore!

Stanno per iniziare le Gare d’Autunno, le Olimpiadi della Matematica. Quest’anno sarà il primo anno che partecipiamo e … sento che l’entusiasmo è alto. Comunque vada sappiate che io sono già contento!

Gare Kangourou

La prima gara è quella di Mercoledi 13 Novembre 2013, una gara a squadre denominata Kangourou dell’informatica, anche se di fatto è una gara di Matematica con tanta logica.

Poi ci aspetta la gara individuale del 26 novembre, e poi…

Per i 7 più bravi della scuola, la Coppa a squadre Kangourou – con la gara locale (edizione straordinaria che si terrà alla PArini-Merello di Genova) del 13 novembre che dà accesso diretto alla finale di Mirabilandia strutturata proprio come una gara di Mirabilandia.

kangourou - logo

Insomma, un autunno bello intenso, in cui allenare i muscoli non solo delle gambe ma anche della mente. La nostra mascotte, Kang, ci saluta con questa selezione di giochi che reputo tra i più interessanti delle precedenti edizioni. QUI in anteprima in attesa che sia inaugurata la nuova pagina di DIDATTICA di questo blog….

Andrea prof. Macco

Studio della Matematica versus Studio delle Lingue

logica-matematica

Hardy

Premesso che ho sempre amato la madre lingua italiana così come lo scrivere bello e scorrevole, le letture appassionanti, l’uso meraviglioso che si può fare del lessico italiano, propongo oggi un pensiero che in qualche modo riconosce un primato alla Matematica… chissà, qualche collega che insegna Latino o Greco o altre lingue storcerà il naso, ma, se è vero che la comunicazione è alla basa dell’essere umano (un io che si apre all’altro), è altrettanto vero che la logica matematica è intrinseca alla mente stessa  dell’uomo e dunque… gustiamoci la sapienza di Hardy:

 . 

Archimede sarà ricordato anche quando ci si dimenticherà di Eschilo,
poiché le lingue muoiono ma le idee matematiche no.

(Godfrey Harold Hardy, Apologia di un matematico, 1940)

Siamo un Paese di creduloni. Ecco perchè l’Apocalisse Maya NON avverrà!

Paura della Matematica? Questa volta sembra che qualcosa di peggiore agiti gli studenti...

Paura della Matematica? Questa volta sembra che qualcosa di peggiore agiti gli studenti…

panico12.12.2012. Stamattina entro in classe: mi investe una raffica di grida d’aiuto, miste a disperazione e confusione tipica da panico da compito in classe, esame o interrogazione a tappeto. In effetti c’è un bel compito di Matematica di 2 ore che sto per somministrare agli agitati studenti ma… la loro agitazione non è (almeno in apparenza) dovuta per una volta alla Matematica (saranno tutti compiti da 8, 9 e 10?). Qualcuno è così agitato dalla morte imminente che lo attende che si è pure dimenticato gli strumenti geometrici per eseguire i disegni. Insomma, la fine del mondo si avvicina e uno certamente cosa vuoi che vada a ricordarsi il compasso o a vedere se ha preso la riga e la matita?!? Come minimo le avrà consumate per redigere le sue ultime volontà…!

Così, insomma, ecco che devo calarmi nei panni del de-mistificatore (un mestiere che per altro mi piace pure fare con una certa soddisfazione): devo dimostrare ancora una volta che il popolo bue (buggerato) procede senza logica, senza razionalità, senza quel bene prerogativa dell’uomo che è l’intelletto (siamo animali razionali diceva Aristotele e troppo spesso dimentichiamo l’aggettivo razionali nel cassetto, ovviamente insieme a righello e compasso…, vero?).

Non sto a ripetervi i 15 minuti di smascheramento messo in campo da sottoscritto (tra parentesi, 15 minuti in meno di tempo che gli studenti han avuto – per loro scelta! – per eseguire il compito… è davvero probabile a questo punto che saranno davvero tutti 8 – 9 – e 10…!) ma colgo questa succulenta occasione per proporvi un bel sevizio che ha effettuato Il Secolo XIX sul Caffè Latinum di ieri proprio dedicato all’Apocalisse e alla non-fine del mondo.

Direi che mi trova in accordo al 100%. Buon ascolto!  (il video parte immediatamente dopo un piccolo spot pubblicitario).

Caffè Apocalisse – 12/12/ 2012 parte il countdown

Dicembre-2012-fine-del-Mondo-7

Sherlock Holmes stupisce ancora: ecco il suo nuovo volto!

Torna la rubrica dedicata alle recensioni dei film e con l’occasione rispolvero un vecchio sondaggio (dicembre 2008): Qual è il vostro giallo preferito?

* * *

Holmes & Watson durante una scena del filmSherlock Holmes (2009)

Regia: Guy Ritchie

Con: Robert Downey Jr. (Sherlock Holmes), Jude Law (Dr. John Watson) e Massimo De Ambrosis (Lord Blackwood)

VOTO: 7.5

 

Sherlock Holmes – Gioco di ombre (2011)

Regia: Guy Ritchie

Con: Robert Downey Jr. (Sherlock Holmes), Jude Law (Dr. John Watson) e  Jared Harris (professor Moriarty)

VOTO: 8

Per chi si aspettava il personaggio che vedete qui di lato: pipa, cappello, studiolo appartato stile ‘800 ebbene… di sicuro non ha trovato quello che cercava e questi due film riceveranno un bel 4. Se invece siete disposti a vedere il nuovo Sherlock del XXI secolo, allora questi film non deludono. Anche grazie ad una interpretazione davvero ottima, colorita di gag e di un fraseggio mai banale, da parte dei due protagonisti.

Ma dove risiede il successo? Nel lavoro compiuto dal regista: ha preso le caratteristiche salienti di Sherlock Holmes, non ne ha trascurata nessuna (neppure la sua passione per il pugilato!) e la ha magistralmente re-interpretate per il nostro tempo. Ha creato una storia completamente nuova e inserito personaggi che Conan Doyle non aveva mai previsto, ma ha tenuto ferma la relazione tra Holmes – Watson e soprattutto il metodo logico-deduttivo-scientifico dell’investigatore.  Molto di effetto le scene in cui Holmes, analizzando i dettagli, fa nella sua mente il calcolo di quello che accadrà (nel film ciò avviene con una scena al rallentatore commentata dallo stesso attore).

La trama del primo film è molto suggestiva (si corre per tutto il film con una domanda: dietro ai crimini di Lord Blackwood si cela dell’esoterico o c’è una reale spiegazione scientifica? Sherlock vi arriverà?) e non manca di parti un po’ colorite, date soprattutto dal personaggio di Irene (pronuncia Irine, inglese!). Di tutti è forse quello che mi ha convinto di meno (c’è una infatuazione con Holmes ma al contempo lavora con spietatezza per il suo più acerrimo nemico…. mah… Doyle sarebbe stato d’accordo?).

In ogni caso questo primo episodio può considerarsi un ottimo prequel alla vera sfida tra menti geniali – Holmes e Moriarty –  che seguirà con secondo episodio ancora più riuscito (Irine viene messa da parte quasi subito, assassinata dal prof. Moriarty e subentrano altri personaggi che fanno da giusta spalla ai due protagonisti).

Questo secondo episodio è un susseguirsi continuo di azione – ma mai per il mero gusto dell’azione – in cui è addensata una grande partita di scacchi, fatta di un sapiente e avvincente gioco d’ombre e d’astuzie, una partita che diventerà il capolavoro del film nel finale, con lo scontro faccia a faccia – anche con una partita mentale di scacchi, cosa propria dei Grandi Maestri – tra i due acerrimi nemici di sempre.

Il finale è nel pieno solco della tradizione originaria di Conan Doyle e per non svelare troppo a chi non ha ancora preso parte al film (sì, perchè non si può non rimanerne catturati) dico solo che terrà col fiato sospeso fino all’ultimo.  Un 8 pieno se lo merita tutto.

Andrea Macco 

 

La logica applicata all’autostrada funziona?

Incontro una mia studentessa, appena rientrata dalle vacanze. Non faccio in tempo a chiederle se sia pronta a riprendere lezioni e quant’altro che mi incalza: “Prof, prof! Quel che ci ha detto sulla velocità non va bene! Infatti…”

Prima di iniziare a ingranare la quarta, a proposito di moderazione di velocità, la stoppo. “A quale lezione ti riferisci?”

Lei pronta: “A quella sulla velocità. Ci ha detto che più aumentiamo la velocità con cui andiamo, più aumenta il rischio…”

Io: “Beh, forse non in questi termini, ma il succo è quello…”

“E allora lei ha sbagliato!” – sentenzia gioconda la stud (già, se io sono prof. lei allora è stud. no?)

C’è un attimo di silenzio, so che lei attende impaziente che le dica: avanti, dimostrami il perché. Ma non lo dico apposta. Intanto, più di qualche secondo non resiste. E’ una sfida… E infatti:
“Sì, perché ci ho pensato e la logica la condanna prof, sì perché – la parlata è rapida, veloce, tutta d’un fiato – la logica vuole che la probabilità di incidente sia legata a quanto uno sta in autostrada. Se io non guido mai e non vado mai in macchina difficilmente avrò un incidente, giusto?”

Come obiettare. Giusto. Ma dove vuole arrivare la diabolica stud?

Continua a leggere