Baden Powell e Gandhi a confronto

Ricevo e volentieri pubblico la notizia di questo convegno scout dal titolo accattivante (si veda sotto la locandina).

Credo sia molto bello andare a recuperare il pensiero originario di chi ha avuto importanti intuizioni educative. Spesso ormai tanti gruppi camminano per inerzia, oppure lavorando con l’istinto e basandosi solo sulla propria intuizione. Non che queste cose siano di per sé cattive, anzi, ma si rischia di avventurarsi in un bosco inesplorato lasciando una traccia che invece poteva essere sicura e diretta alla meta.

Un pensiero va a chi ho incontrato in questo ultimo periodo e si sta prodigando perché la traccia di chi ci ha preceduto non vada perduta. Mi riferisco con l’espressione “chi ci a preceduto” non solo al capostipite Baden Powell, ma anche a tutte quelle persone che hanno tradotto e declinato le sue idee nella realtà italiana, dando ad esse corpo e consistenza (BP lasciò molte cose non ben definite, specie per quel che concerne il settore femminile dello scoutismo).

Ulteriori contributi e/o considerazioni nei commenti. 

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LINK CONSIGLIATO: Centro Studi Mario Mazza: http://www.mariomazza.it/

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Dio eterno danzatore, l’uomo pure

Satish Kumar, durante la conferenza “Scienza e spiritualità” nell’ambito del Festival della Scienza ha paragonato Dio ad un eterno danzatore.

“Spesso abbiamo l’idea di un Dio creatore, che poi resta li, immobile, dopo aver dato vita all’Universo…invece Dio rinnova continuamente, ogni giorno, la sua creazione, perché è un Dio eterno danzatore…”

Non avevo mai pensato a Dio in questi termini. Si sentono le radici orientali di Satish, che in molti paragonano al nuovo Gandhi. Il messaggio che ha lasciato è stato certamente positivo, ma molto alto, al limite dell’utopia. Però è senz’altro da stimare il coraggio di questa persona che pure si comporta da eterno marciatore della pace.

Proprio nell’omelia che ho ascoltato domenica, il sacerdote ha concluso citando suor Emmanuel:

“La vita non si ferma mai per coloro che sanno amare”.

Chissà, forse è proprio questo il segreto di un Dio dal volto di un danzatore che non si ferma mai…

Andrea