Il virus colpisce ancora: ma non è Covid-19! Odifreddi sotto esame…

vero virusCari amici, visitatori, compagni di pianerottolo, 25 (e più) lettori di manzoniana memoria (e qui, col Manzoni, siamo in piena attualità!),

ignoranzastavo preparando in questi giorni un post che raccoglie un po’ di articoli e materiali interessanti a riguardo del momento che stiamo vivendo. Rimando però ancora di qualche giorno, perché proprio oggi è giunto su questo blog un commento, accompagnato poi anche da una mail, a riguardo di un virus assai pernicioso, ma non si tratta di Covid-19. Parliamo bensì del virus dell’ignoranza, anche detto delle castronerie…o, in gergo diodadiano (dal nome di chi l’ha coniato!, Paolo Diodati) il virus delle asinate d’oro!

Voi direte: capita a tutti di contrarlo! Verissimo. L’altro giorno ho risolto durante una delle mie lezioni sincrone on-line in DAD (Didattica a Distanza) una banale equazione di primo grado e ho sbagliato un segno in un passaggio. Morale: risultato errato. Ho caricato gli appunti prodotti sulle piattaforme che utilizzo per i miei alunni e – fortunatamente qualcuno che li consulta c’è! – mi è arrivata nel giro di poco una richiesta di delucidazioni. Con la matematica c’è poco da fare: un esercizio è giusto o sbagliato. Un modello funziona o non funziona. Tertium non datur. Che ho fatto? Alla lezione successiva ho pubblicamente corretto l’equazione, commentando che quando si fanno le cose di fretta o con superficialità (o stanchezza, vedete voi) si può sbagliare. L’importante è correggere. Si ammette la colpa e si riparte.

asino d'oro 2011

Ebbene, il virus dell’ignoranza e delle castronerie diventa senza vaccino e senza cura – come il Coronavirus purtroppo in questo momento – quando manca questo passaggio di umiltà e di onestà intellettuale. In tal caso ci sono veramente gli estremi per un Asino d’oro.

Questo blog ospita una pagina ad esso dedicato. E un soggetto in particolare, Piergiorgio Odifreddi, è chiaramente un paziente recidivo. E così, ecco la sua ultima. Che lascio a voi, ben documentata, in questo ottimo commento di Alberto Miatello:

COVID-19: ODIFREDDI CONFONDE CRESCITA LOGARITMICA (DISTRIBUZIONE NORMALE/GAUSSIANA) CON CRESCITA “ESPONENZIALE”

Se avete commenti in merito potete farli direttamente qui o dopo il post di Miatello.

Nel frattempo, che dite, sarà il caso di allertare il famigerato Medico della peste (“Der Doctor Schnabel von Rom”) ?

Medico-della-peste

Chi aveva ragione sui neutrini?

Cari amici, lettori e compagni di pianerottolo,

ricordate che avevamo espresso a proposito della eclatante, mirabolante, sensazionale scoperta secondo cui i neutrini andrebbero a velocità maggiore di quella della luce?

Lo ricordate? Se non lo ricordate basta che leggiate QUESTO POST del 12 Ottobre 2011.

Se lo ricordavate buon per voi, perchè ora la posizione degli scettici (additati come conservatori miopi e incapaci di accettare le nuove scoperte scientifiche e di non voler dar spazio a nuove teorie… nonchè stoltamente critici di chi aveva già capito tutto e dava la spiegazione certa e sicura di questo nuovo fatto… ) torna straordinariamente di attualità. INFATTI ecco QUI un articolo che ridimensiona nettamente la scoperta e che anzi, la mette addirittura in forte e serio dubbio!

Chi difende ora le asinate sparate nel trimestre ottobre-dicembre 2011?

«Dietro ogni problema c’è un’opportunità»

Si è concluso da qualche settimana il Maccoquiz, il quiz di logica, intuizione, abilità nell’uso delle parole e nella risoluzione dei codici, che tengo già da tre anni on-line (cliccare qui per visitare il sito con la classifica finale). Risolvere quiz mi è sempre piaciuto molto, ma formularli è forse ancora più divertente.

Dove insegno preparavo in questi giorni alcuni test a scelta multipla: come è noto su 5 risposte una sola è corretta, tuttavia le altre 4 non sempre sono palesemente sbagliate. Almeno un paio sono in qualche modo “plausibili” o legate a possibili errori che lo studente può commettere. L’inventarsi le risposte sbagliate – commentavo con un collega docente – può quasi diventare un’arte, l’arte di immedesimarsi nella mente degli studenti e dei loro passaggi mentali, delle loro elucubrazioni e in quei meccanismi fallaci in cui la mente può finire, abboccando magari ad una trappola, o a un trucco, o ad un trabocchetto o ad un tranello.

Mi veniva allora in mente la frase di Galileo Galilei che ho posto come titolo di questo post e che ripeto: «Dietro ogni problema c’è un’opportunità»
Se riletta con calma si vedrà che si presta a molte interpretazioni. Lascia intendere che non c’è nulla (che sia un ostacolo o un problema o una difficoltà, matematica o della vita) che non possa portare a un qualcosa di nuovo. Insomma una opportunità. Oggi quella di cogliere un risvolto mai afferrato, domani quella di apprendere la capacità di farsi più vicino agli studenti e alle persone. Perché capire la mente dell’uomo e le sue vie è davvero un’arte che si avvicina molto al mestiere di Dio.

Le opportunità sono lì. Possiamo coglierle o possiamo fermarci a ciò che le copre, lamentandoci di esso, ora della sua monotonia, ora della sua invalicabilità.

Il lettore scelga ora la risposta che ritiene più corretta:

Al prossimo problema che nei prossimi minuti si porrà innanzi alla sua mente, …
a) lamentarsi
b) sbottare
c) andare nello stato di minimo dell’energia: indifferenza
d) destare le cellule grigie per cogliere l’opportunità nascosta
e) nessuna delle precedenti risposte

 

Wikipedia & Scoutciclopedia

Parliamone. E accendiamo il cervello, per piacere.

Parlo della consultazione indiscriminata e a 360 gradi di Wikipedia. Facilissimo, basta un click, ed ecco che si apre una paginata ricca di tutte le informazioni che stavamo cercando sull’argomento più disparato. Storia, calcio, personaggi famosi, antropologia, astrofisica, medicina, cinema… C’e’ tutto un mondo, ed e’ giusto che così sia, e’ una enciclopedia. E, come tale, si da’ per scontato che tutto sia vero. Se e’ scritto, no?, sarà sicuramente stato verificato, no?

Ebbene NON è così. Intendiamoci, sono il primo a far uso di wikipedia, perché comoda, pratica, e molte volte ben curata e completa. Il mio vuole solo essere un monito a non fidarsi ciecamente. C’e’ un 10-20 % buono di volte in cui la voce cercata risulta imprecisa, scorretta, con qualche errore più o meno evidente. Perché? Come è possibile? Possibilissimo, visto che su wikipedia possono scrivere anche persone che non hanno la competenza specifica. O magari ce l’hanno pure, ma gli errori sono umani.

Chi nel fare la sua tesi di laurea non ha ricevuto delle correzioni da relatore e correlatore di turno? Chi nel pubblicare un articolo scientifico non lo fa passare al vaglio di un sacco di altre teste prima di vederlo definitivamente pubblicato? Con wikipedia ogni altro utente è un potenziale revisore, ma voci meno frequenti hanno anche revisioni meno frequenti. E’ matematico. Ed io di errori o grossolane imprecisioni, specie sui termini scientifici, ne ho viste già parecchie. Per la carità, ce ne sono anche su questo blog. Un errore l’ha ravvisato un attento lettore nel post in cui parlo di LHC. Ne’ lui ne’ io abbiamo gridato allo scandalo. Ma questo blog non si propone di essere una fonte di verità suprema e infallibile al 100%. Cosi credo dovrebbe essere per wikipedia. E tutti faremmo bene a tenerlo ben a mente.

 

Chiudo questa invettiva con un’esortazione positiva per gli amici scout che mi leggono: partecipate anche voi alla realizzazione della Scoutciclopedia. Le voci possono essere date in due forme, serie e ironiche. Le seconde, ovviamente, sono le più belle, sia da scrivere, sia da leggere.

Andrea