OROSCOPI: bel servizio del TG2, sconcertante annuncio dell’Enel

Tempo fa su questo blog ci fu un lungo dibattito su oroscopi ed ‘oroscopisti’. Resta sempre aperta la mia sfida (ancora non raccolta da nessuno): fare un centinaio di previsioni astrali, metterle per iscritto, e verificare quante di queste si realizzano. Se gli astri e chi li interpreta hanno ragione allora la percentuale di successo sarà elevata (superiore al 70% almeno), altrimenti sarà inferiore al 50%. Credo non faccia una grinza, peccato che nessuno accetti (e soprattutto vinca) questa sfida.

Il Tg2 ha in qualche modo fatto qualcosa del genere nel servizio andato in onda il 30 dicembre 2010: “Un anno di previsioni come sempre sbagliate (vedasi foto). Chapeau.

Chi volesse vedere il servizo, ripreso anche in maniera più ampia da Costume e Società, lo trova QUI.

Dalle stelle alle stalle (il gioco di parole cade a fagiolo): il sito di Enel Energia, nella pagina dei servizi personali per gli utenti registrati, propone Astroluce: un servizio per consultare on-line gli esperti di Astrologia!!! Non ci credete? Ecco qua la videata!

Che l’Enel stia pensando di affidarsi agli astri per risolvere la crisi energetica globale? Non gli bastano i contributi (minimi in confronto all’energia prodotta dalle normali centrali fossili o da quelle nucleari) che ottiene coi pannelli al silicio dal solo astro che può veramente utilizzare, il Sole?!?

Andrea Macco

Chiarezza sul Referndum sul Nucleare del 1987

Visto il dibattito che si è aperto sul Nucleare anche grazie al prezioso contributo di Sabino Gallo (post dello scorso 20 dicembre 2009: la compatibilità sociale del Nucleare), e visto che viene così spesso citato il famoso Referendum del 1987, riporto una volta per tutti gli estremi della questione. (Ringrazio Mario Lauro per alcuni contributi).

1)  Leggi post referendum del 1987

 La Costituzione Italiana prevede per i referendum abrogativi (gli unici per i quali serva il quorum del 50% + 1 degli aventi diritto al voto) un vincolo di 5 anni. Ovvero: una legge approvata dal Parlamento e controfirmata dal Presidente della Repubblica e  poi  abrogata da un referendum popolare non può essere ripresentata nella stesso modo per un periodo di cinque anni a partire dalla data di abrogazione. 

In Italia ovviamente si è trovato comunque il modo di aggirare questo vincolo: ad esempio, nel 1993, fu abrogato mediante referndum il Ministero dell’Agricoltura ma non le strutture operative dipendenti da quel Ministero (questo per via di un’altra Legge che impediva la chiusura degli Ispettorati provinciali all’agricoltura). Questo fatto creò una situazione di en-pass paradossale che, in sostanza,  “obbligò” lo Stato a  ridare operatività alla struttura soppressa dal referendum: si trasformò l’ex Ministero dell’Agricoltura in Ministero per le Politiche Agricole. Di fatto fu come se il Referendum non fosse mai stato effettuato (ma chi pagò il costo di tutta la votazione?).

2) Il testo del Referendum del 1987

Le tre domande che furono rivolte ai cittadini elettori italiani furono le seguenti (se ne riporta il senso, più che il contenuto esatto):
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