Coi simboli pasquali auguri agli internauti!

Nell’Augurare a tutti i compagni di pianerottolo, i Cercatori di Dio e gli amici qui di passaggio, una Buona Santa Pasqua (per i Cristiani la celebrazione di questa festa inizia oggi), vi lascio un piccolo quesito che potrebbe tranquillamente essere pronunciato da Gerry Scotti su Canale 5 (le domande di religione ultimamente sono state numerose – compresa quella della signora che ha vinto 1 Milione – e quasi sempre i concorrenti si sino dimostrati poco preparati…)

Domanda del Milionario: Cosa rappresentano nella tradizione Cristiana le lettere greche Alfa e Omega?

A. Segni di riconoscimento del popolo Ebraico

B. Segni di Dio Creatore e Cristo Risorto

C. Iniziali del nome di Dio in Aramaico

D. Primo e Ultimo Capoverso di un Salmo

Segue la risposta (prima di leggerla provare a rispondere!)

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Filmy fantasy al Cinema – Natale 2010

Un paio di recensioni natalizie. Buona lettura!

Andrea

LE CRONACHE DI NARNIA –   Il viaggio del veliero  (2010) – voto 7
 (III episodio, per la recensione dei primi due leggere QUI il post del 30 agosto 2008).

(Regia: Michael Apted, Casa di produzione: Walden Media)

Cambia il regista, cambia la casa di produzione, ma la saga non ne perde. Anzi, è in crescendo.  Il nuovo regista movimenta e vivacizza molto di più le scene rispetto ai precedenti episodi. Il nuovo personaggio che entra in scena, Eustace Scrubb, è ben interpretato e diventa il vero protagonista del film insieme (e forse ancora più di) Lucy ed Edmund. Il principe Caspian, invece, viene ridimensionato e perde decisamente di brillantezza rispetto al precedente film e, forse, è l’unica nota negativa di un film che è invece ben congeniato (lo era il libro di Lewis, direte voi! e lo posso confermare) e la suspense resta ala fino alla fine.

 Sempre presenti (e a io giudizi belli e validi) i riferimenti biblici. Se il primo episodio si riferiva principalmente al sacrificio di Cristo che salva l’uomo peccatore, il secondo alla presenza del risorto in mezzo agli uomini assetati di potere (e che si dimenticano di lui), il terzo è incentrato sui 7 doni dello Spirito Santo (doni che fa sempre il Risorto), sulla lotto contro le tentazioni subdole del male  e sulla vita eterna. Messaggi tra le pieghe del film (ancora più evidenti nel libro) che saranno stati colti da tutti?

LE AVVENTURE DI SAMMY – il passaggio segreto ( 2010 ) – voto 6

(Regia: di Ben Stassen, Casa di produzione: Wave Pictures, Illuminata Pictures, Motion Investment Group)

La vera cosa bella di questo film è il 3D. Tolto quello, la storia non risulta particolarmente avvincente. Certamente adatta e consigliata ad un pubblico di bambini, contiene molti messaggi positivi che fanno bene anche agli adulti, quali il rispetto dell’ambiente, l’attenzione agli animali e agli ecosistemi, la lotta contro il petrolio e l’inquinamento.

Protagonista una piccola e giovane tartaruga che cresce e a cui capitano svariate avventure in giro per l’Oceano Atlantico, fino alla ricerca della propria compagna, la tartaruga che appena nato gli salvò la vita. Una trama decisamente banale, chiusa da un finale un po’ apatico e privo di emozioni. Peccato, perchè sarebbe bastato un pizzico di fantasia in più a dare successo a un personaggio così ben congeniato. Che dite, ci saranno altri episodi?

Un’Italia anticristiana

Mi hanno segnalato un interessante e inatteso intervento sull’Italia anticristiana. La firma è di Ernesto Galli della Loggia, sul Corriere della Sera del 21 Marzo 2010. Un’analisi attuale che sorprende per la sua disarmante lucidità.  Non voglio aggiungere altro per non levare spazio alla lettura dell’articolo. Il mio e vostro parere in merito nei commenti.

Andrea Macco

 

Un’Italia anticristiana

Sempre più di frequente il discorso pubblico delle società occidentali mostra un atteggiamento sprezzante, quando non apertamente ostile, verso il Cristianesimo. All’indifferenza e alla lontananza che fino a qualche anno fa erano la regola, a una secolarizzazione per così dire silenziosa, vanno progressivamente sostituendosi un’irrisione impaziente, un’aperta aggressività che non è più solo appannaggio di ristrette cerchie di colti, come invece avveniva un tempo. Il bersaglio vero e maggiore è nella sostanza l’idea cristiana nel suo complesso, come dicevo, ma naturalmente, non foss’altro che per ragioni numeriche e di rappresentanza simbolica, sono poi quasi sempre il cattolicesimo e la sua Chiesa a essere presi in special modo di mira. Dappertutto, ma, come è ovvio, in Italia più che altrove.

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Lettera aperta a don Farinella

Bentornato don Farinella. Bentornato sulla scena della politica al primo posto che sopravanza la ragion della Fede, la ragion del silenzio per amore della Chiesa. Non parlo delle gerarchie vaticane, parlo della Chiesa come “popolo di Dio”, concetto a lei tanto caro, ma pazienza se poi tra pensiero e fatti la scollatura c’e’. Il popolo di Dio cerca pastori che indicano la fonte dove dissetare la sete di infinito che e’ propria di ogni uomo, il popolo dei politicanti cerca invece argomentazioni per infiammare polemiche e nel contempo far parlare di sé. Benvenuto in questo mondo.

Sul suo fondo su Il Lavoro-Repubblica  annuncia l’avvio di una collaborazione con la testata di Ezio Mauro (ormai sempre più delineata politicamente), e subito parte in quarta con l’analisi di quello che combina o non combina il Governo. I toni sono più pacati che in passato (ed è auspicabile restino tali anche in futuro) ma è questo davvero il volto del sacerdote-pastore-uomo che sa farsi pane spezzato per i fratelli?

La sua considerazione finale sul gay pride è ragionevole: nelle nostre comunità, nelle nostre chiese, nelle nostre celebrazioni è giusto alzare una preghiera per questi fratelli che non vanno ghettizzati, classificati, ridicolizzati (talvolta pare, al massimo, che si ridicolizzino da soli). Come tante persone lontane da Dio, sono persone bisognose di affetto e di riscoprire il valore e il significato dell’amore. Ma poi lei afferma che Gesù oggi di certo non andrebbe al Corpus Domini e sceglierebbe invece il gay pride (l’orgoglio di chi ama scegliere Genova per il gusto di sfidare e provocare).

Qualcuno potrebbe facilmente obiettare che nell’Eucarestia-Corpo di Cristo è ovviamente presente Cristo stesso. Ma oltre a ciò è bello pensare che Egli, umile falegname di Nazareth che non ama le sceneggiate, né le piazze roboanti, preferisca scegliere il volto degli umili, dei semplici, di chi ha un cuore innocente e puro come quello di un bambino. E che preferisca lasciare alle persone di mondo quel che è di Cesare, per donare a Dio quel che è di Dio.

E pazienza allora se il Cardinale – Pastore dei pastori – ha chiesto ai suoi sacerdoti di non scrivere né pubblicare nulla senza il suo consenso: il fine giustifica i mezzi, Machiavelli docet. Bentornato, Paolo Farinella.

Andrea Macco