Zichichi a Genova per onorare Bernardini

Si è tenuta  oggi nel Salone del Maggior Consiglio di Palazzo Ducale la cerimonia di apertura del Convegno della SIF (si veda il post precedente). Tra i relatori di questa prima giornata, Antonio Zichichi, che ha in particolare parlato della figura di Gilberto Bernardini (1906-1995).  

Fisici a Cervinia

Edoardo Amaldi, Gilberto Bernardini e Ettore Pancini al laboratorio per la rilevazione dei Raggi Cosmici della Testa Grigia, al Plateau Rosa sopra Cervinia, a 3500 metri slm

Si tratta quest’ultima di una figura poco valorizzata nel panorama degli Scienziati italiani, eppure i suoi contribuiti allo studio dei Raggi Cosmici e alla Fisica delle interazioni deboli (Fisica particellare, cui lavorarono Fermi e collaboratori, Gell-Mann e quindi il grande Feynman insieme a molti altri Fisici di tutto il mondo) non sono trascurabili (con lui lavorò anche Ettore Pancini, il Fisico a cui è dedicata l’Aula Magna di Fisica di Genova). Docente di Fisica prima a Camerino e quindi nella prestigiosa sede di Bologna, Bernardini venne nominato primo presidente dell’INFN (Istituto Nazionale di Fisica Nucleare), occupando successivamente le cariche di Preside della Scuola Normale Superiore di Pisa. Membro di numerose Accademie e Società, nel 1968 divenne uno dei fondatori proprio dell’European Physical Society di cui fu primo presidente fino al 1970.

 

***

Sono rimasto affascinato, come gran parte della platea di Scienziati e Fisici presenti, dalla presentazione fatta da Antonio Zichichi. Il suo intervento è stato interamente in inglese, con alcune diapositive più tecniche sui conti relativi alle sezioni d’urto dei processi atomici (già il nome risulterà incomprensibile alla maggior parte dei lettori), eppure ha tenuto attenta la concentrazione per l’intera durata del suo discorso.

Ci sono molti che oggi criticano Antonio Zichichi (si veda Odifreddi, UAAR e compagnia bella), ma ho capito che è una critica fondata su fatti prettamente religiosi: la sua testimonianza di fede è scomoda. Oggi Zichichi non ha fatto cenno alcuno a questo aspetto della sua vita; ho invece colto un grande rispetto e un forte senso di stima da tutta la comunità scientifica, che lo vede come un punto di riferimento per gli esperimenti del Gran Sasso (i laboratori sono nati grazie ad una sua idea) e pure per quelli del CERN di Ginevra (oggi appena un cenno all’LHC di Ginevra, a cui lo stesso Zichichi ha dato un contributo).