don Guido Gallese Vescovo di Alessandria

Il caro amico don Guido Gallese, già Assistente del Gruppo Scout FSE Genova 2 (nonché recentemente ospite di alcune serate di direzione dei Gruppi FSE Ge 1-3),  Assistente della Comunità Scout di Soviore e responsabile della Pastorale Giovanile di Genova, è stato nominato da S.S. Benedetto XVI VESCOVO DELLA DIOCESI DI ALESSANDRIA!

Eengonyama don Guido, Invoboo! Buona strada sulla tua nuova strada…e dove la strada non ci sarà, fattela! 

Riunione di Direzione di Gruppo con don Guido Gallese – Marzo 2010 – Sedi Scout d’Europa Santa Zita

Due perle sulla bellezza

L´autentica bellezza schiude il cuore umano alla nostalgia, al desiderio profondo di conoscere, di amare, di andare verso l´Altro, verso l´Oltre da sé. (Benedetto XVI°)

Mi manda questa frase l’amico Gianni di Treviso, per ringraziarmi della visita fattagli. Mi ha ricordato un altro aforisma riportato tempo fa sul blog e che riprendo:

Il bello è una manifestazione  di arcane leggi della natura, che senza l’apparizione di esso ci sarebbero rimaste eternamente celate.  (Goethe)

Esiste ancora, oggi, chi ricerca il Bello? O siamo piuttosto impegnati a ricercare il (nostro) piacere?

Andrea

Il Papa della “cioia”: si è cristiani solo se la fede si fa carità

Dal Blog di Luigi Accattoli riprendo queste parole di Benedetto XVI aggiungendo una curiosità: lo sapevate che è stato fatto uno studio dei discorsi dell’attuale Papa e la parola GIOIA (o “Cioia” come ci ha abituato la pronuncia di Ratzinger) è la parola più presente in essi?

Ci sarebbe da meditare molto su ciò che invece giornali, telegiornali e radiogiornali estrapolano dai discorsi di Benedetto…

Andrea

E’ importante che il cristianesimo non sia una somma di idee, una filosofia, una teologia, ma un modo di vivere, il cristianesimo è carità, è amore. Solo così diventiamo cristiani: se la fede si trasforma in carità, se è carità” : sono parole dette dal papa stamattina in una meditazione a braccio ad apertura della prima congregazione generale del Sinodo africano. E’ un concetto – questo del cristianesimo interamente riconducibile alla carità – che egli non si stanca di ripetere. Nel blog ho segnalato tante sue affermazioni che vanno in questa direzione: vedi per esempio un post del 26 novembre 2008: “Benedetto: la fede se è vera diventa amore”. E un altro dell’8 giugno 2009 che dice: “Dio è tutto e solo amore”. A me sembrano parole preziose – centrali nella sua predicazione – e non mi stanco di riportarle.

Luigi Accattoli

La politica del fare e del disfare. Anche in Vaticano

Ho sempre guardato con sospetto la politica del fare-disfare che ha visto protagonista l’Italia negli ultimi decenni. Sale un Governo e dispone certe Leggi, ne arriva un altro e disfa il lavoro compiuto e ne imbastisce uno nuovo. Poi il Governo cade e il successivo rifà tutto. E avanti.

Cosa si ottiene? Il rinnovamento di cui ha bisogno il Paese va a rilento.

  

Scandalo. Si tratta metaforicamente di un inciampo su strada ciottolata.  

Scandalo. Si tratta metaforicamente di un inciampo su strada ciottolata.

In questi giorni mi è sembrato di vedere, purtroppo, qualcosa di analogo in Vaticano. Con il gesto di riconciliarsi con i Lefevriani visto da molti come un disfare quanto compiuto dal precedente pontificato. È probabile che le intenzioni non fossero quelle di allentare il dialogo ecumenico (ossia con le altre confessioni cristiane) e il dialogo inter-religioso (con l’ebraismo in particolare) ma di fatto l’effetto sortito è stato quello di dare scandalo, nel senso letterario del termine, ovvero, di fornire un inciampo per chi stava con fatica e sudore portando avanti questo cammino.

 

Ma il fare-disfare vaticano non sembra si sia limitato a questo episodio: si pensi ai viaggi compiuti da Giovanni Paolo II in giro per il mondo. Il nuovo Papa li ha ridotti. Poi c’è tutta la questione del rito tridentino e della Messa conciliare  post-conciliare. Certo, non è stata imposta ma lasciata facoltativa. Ma per molti il messaggio recepito è stato quello di un ritorno al passato, quello, appunto, di un disfare. E se cosi non è, allora servirebbe che il prelato-Ministro di turno esponesse con maggiore chiarezza le intenzioni, il significato di queste mosse. E si dimostrasse di non voler volgere le spalle al cammino intrapreso da Giovanni Paolo II e invece… politica italiana docet. Martini ha la sua linea politica, Tettamanzi ne ha un’altra. Il Vescovo tal dei tali è favorevole al sacerdozio di persone già sposate, l’altro dice che non se ne deve manco parlare pena la scomunica. Il don Farinella di turno predica arsenico contro le gerarchie, il card. Bagnasco sempre di turno predica invece il praticar la massima obbedienza verso le voci ispirate. Ma poi lui stesso va a disfare quel che il suo predecessore (non l’ultimo arrivato) aveva intessuto, vedi messa in genovese. 

 

La domanda che vi lascio: Cui prodest? A chi giova tutto questo?

La Bibbia: grande maratona o corsetta quotidiana?

La Sacra Bibbia - fu il primo libro stampato a caratteri mobili da Gutenberg nel 1455 - Da sempre è il libro più letto nel mondo.

La Sacra Bibbia – fu il primo libro stampato a caratteri mobili da Gutenberg nel 1455 – Da sempre è il libro più letto nel mondo.

È partita ieri quelli che in molti hanno definito la “grande maratona” della Bibba. Ossia la lettura integrale della Bibbia nella Basilica di Santa Croce in Gerusalemme. Una lettura no stop, 24 ore su 24, per tutta la settimana.Ad iniziare la lettura dal primo capitolo della Genesi è stato il Papa di cui è stata trasmetta su Raiuno la registrazione effettuata nel suo appartamento in Vaticano. (Benedetto XVI ha preso posto su una sedia davanti ad un piccolo altare per seguire la prima parte della maratona televisiva di Raiuno e quindi trasferitasi su una rete satellitare della Rai – Rai Edu2).

Tra i primi lettori della “Bibbia giorno e notte” Roberto Benigni e Giulio Andreotti e svariati altri. Per vedere l’elenco completo dei 1200 lettori nonché i capitoli letti da ognuno potete cliccare qui.

L’iniziativa è senz’altro bella, come lo possono essere le letture integrali della Divina Commedia fatta da Benigni e altri piuttosto che quelle di altri testi classici (qui a Genova il prof. Andrea Del Ponte del Centrum Latinitatis Europae si sta occupando di altre iniziative simili, volte alle opere di Omero e Virgilio – cliccare qui ).

Mi sia permessa però una domanda: bello vedere i maratoneti correre in TV, ma una salutare corsetta ce la vogliamo fare tutti? Non semel in anno, ma quella corsetta quotidiana che mantiene in salute e in efficienza il nostro corpo. Trattasi, però, in questo caso, di corsa dell’anima. Allenamento efficacissimo quello della Lettura della Parola del giorno. San Paolo così parlava dell’efficacia della Parola:

Infatti la parola di Dio è viva, efficace e più tagliente di ogni spada a doppio taglio; essa penetra fino al punto di divisione dell’anima e dello spirito, delle giunture e delle midolla e scruta i sentimenti e i pensieri del cuore.

Ebrei 4,12

Penserà qualcuno a ricordarcelo? O questa parola sarà lasciata ai soli 30 secondi destinati al lettore dell’11 ottobre tra le 8.30 e le 8.36 del mattino?!?

Andrea Macco

Sant’Antimo come il Nome della Rosa

Ritorno da una quattro giorni con gli Scout nelle terre toscane, calde, assolte, bellissime. Colline di terra brulla alternate a vigneti d’uva dolce, quella destinata a diventare del buon brunello di Montalcino.

In mezzo a queste lande e colline che sanno ancora di semplicità, si trova – stupenda – la chiesa di Sant’Antimo. Un gioiello di architettura romanica, alcuni dicono fondata addirittura da Carlo Magno.

Non ho incontrato Guglielmo da Baskerville, ma ci è mancato poco: venerdì sera entro nella chiesa circondata da cipressi e ulivi e mi ritrovo in una luce soffusa di candele e lampade, la pietra chiara che si innalza tra capitelli, bifore e monofore, e un coro di canti gregoriani in latino che canta i salmi della compieta. Per un attimo smarrisco la cognizione del tempo: sono nel 2008 o nel 1008?

Bello riassaporare questa dimensione “perduta” della tradizione ecclesiastica. Probabilmente non seguirei tutti i giorni le liturgie in latino, ma semel in anno è da farsi.

Ho compreso forse per la prima volta, in maniera profonda, la scelta di Benedetto XVI di lasciare nuovamente aperta la possibilità della celebrazione delle liturgie in latino. E accanto a questa intuizione, si è pure ridestato in me il grande segreto nascosto nella liturgia delle ore: unendosi alla voce che si innalza da tanti conventi, chiese, monasteri, comunità sparse per tutto il Globo, essa diviene la stupenda occasione di pregare per il mondo e con il mondo. Al tempo del Nome della Rosa, come a quello attuale.

Il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno.
Mt 24,35


LINK SEGNALATI:

Per gli Scout: Base Scout di Sant’antimo: http://www.antimoscout.it/

Per tutti: sito ufficiale dell’abbazia: http://www.antimo.it/

Sidney: il cuore giovane della Fede riceverà forza?

Avrete forza dallo Spirito Santo e mi sarete testimoni” (At 1, 8)

Il Papa ha aperto la Giornata Mondiale della Gioventù a Sidney.

Mi son molto piaciute le parole del premier australiano Kevin Rudd nell’accogliere il Santo Padre:

Qualcuno dice che non c’è posto per la fede nel 21° secolo. Io dico che si sbaglia. Qualcuno dice che la fede è nemica della ragione: io dico, ancora, che si sbaglia perché fede e ragione sono due grandi compagne nella nostra storia e nel nostro futuro“.

Tra le parole pronunciate da Benedetto XVI vorrei proporre queste ai lettori che si sentono, come me, cercatori di Dio:

“La vita non è governata dalla sorte. La vostra personale esistenza è stata voluta da Dio, benedetta da lui e ad essa è stato dato uno scopo! La vita non è un semplice succedersi di fatti e di esperienze, […] ma una ricerca del vero, del bene e del bello. […] Proprio per tale fine compiamo le nostre scelte, esercitiamo la nostra libertà. Nella verità, nel bene e nel bello, troviamo felicità e gioia.”

Una nuova alba per i cercatori di Dio

Personalmente ho partecipato ad una sola GMG, quella di Roma nel 2000. Non sono uno che ama gli eventi “oceanici” e cerco di più una fede fatta di silenzio, ascolto e rapporto personale. Ma di quella GMG porto in cuore tanti volti, che nonostante il caldo torrido riempivano vie e piazze di Roma, in festa. Porto la gioia collettiva di esserci, di essere stretti intorno ad un segno e ad una grande luce che ha camminato nella storia facendosi memoria, che pian piano ci rivela che senza la ricerca della verità la vita è povera… “Siate sentinelle del mattino e non abbiate paura di essere santi del nuovo millennio!” (Giovanni Paolo II)

Chiudo con una domanda che ogni tanto mi pongo: Riusciranno queste parole e quelle di Benedetto XVI ad aiutare, nel vissuto concreto e non solo nell’entusiasmo di un giorno, la vita di tanti giovani cercatori di Dio?

Andrea

Per leggere tutti i discorsi del Santo Padre alla GMG di Sidney cliccare qui