Gira molto in questi giorni il seguente video: http://it.youtube.com/watch?v=BcCMOMPAqF8
Si tratta di una intervista di Beppe Grillo a Jeremy Rifkin (economista americano molto attivo sul fronte ambientalista e pacifista). Guardatelo, dura 12 minuti: vale la pena ascoltarlo e poi passarlo al vaglio del fuoco. Personalmente vi ho trovato cose buone e cose decisamente meno buone.
Questo il mio commento:
1. La prima parte – dati sul petrolio e in particolare il suo picco di produzione a cui siamo molto vicini- la condivido in toto. Mi sembra di sentire le stesse cose che dice il prof. Marinelli, docente di Fisica sperimentale qui a Genova ed esperto nel campo delle energie. Anche altri “esperti” sono in sintonia coi dati citati da Rifkin.
2. L’ipotesi di una terza rivoluzione industriale e dell’energia globale è senz’altro molto affascinante, la rispetto e la guardo con interesse: non ho né obiezioni né cose a sostegno. Mi sembra semplicemente una ipotesi accattivante anche se sembra difficile che si realizzi a breve, ma vedremo…
3. I dati sui cambiamenti climatici vanno presi con le molle, nel senso che è vero che la temperatura media della terra è aumentata nell’ultimo secolo, ma ciò è successo anche in passato, indipendentemente dall’uomo. E’ assai difficile stabilire se le variazioni registrate, a livello ad es. di temperature, riguardi una variazione legata ai moti millenari della Terra e al suo stato geologico attuale oppure se effettivamente l’uomo abbia indotto un cambiamento globale. Se discutiamo di cambiamenti LOCALI l’azione (positiva/negativa) dell’uomo è indiscutibile e anzi, bisognerebbe prestare molta più attenzione ad essa di quanto le singole amministrazioni e realtà locali non facciano. Quando però si parla di tutta la Terra occorre stare sempre molto attenti ed essere prudenti con questi numeri: a volte si crea un allarmismo INGIUSTIFICATO e solo atto a muovere interessi di parte!
4. La parte finale dell’intervista mi sembra quella di una persona che non ha dati alla mano e che basa le sue competenze sul Nucleare di 10 anni fa… Intanto la produzione mondiale di En. elettrica grazie al Nucleare non è il 5% ma il 7% (ma poco cambia). E le stime dicono che aumenterà. Ci son paesi che arrivano fino al 40% con Nucleare. Ma più che altro NON sono vere le seguenti affermazioni:
a) che i nuovi reattori non migliorano la potenza e l’efficienza. Un solo rettore di oggi ne rimpiazza 3 del passato…. E questo è un dato semplice da verificare: basta vedere la potenza di MWatt dei vari impianti! Esempio: Centrale di Garigliano 150 MW, Caorso (successiva a Garigliano): 850 MW. Cernavoda in Romania, realizzata dalla nostra Ansaldo Nucleare in questi anni, è da 1400 MW, da sola fornisce circa il 20% del fabbisogno di En elettrica della Romania.
b) che il problema delle scorie sia rimasto fermo. E’ vero che non si son trovate immediatamente le soluzioni, ma a partire dal reattore sottocritico di Rubbia in poi, le soluzioni ci sono e le centrali di IV Generazione (che ricordo stanno già partendo ora in Russia con l’ing. Cinotti – filiera al piombo e di cui ho gia’ parlato su questo blog – vedi post del 10 giugno) lo risolveranno del tutto, nel senso che avremo solo scorie a breve durata (un centinaio di anni al massimo o meno, contro i mille anni e passa delle scorie a lunga durata) che sappiamo e possiamo trattare bene senza problemi di siti “eterni”. E tra l’altro gli esperti dicono che è probabile che le nuove centrali – o il rettore di Rubbia – possano bruciare anche parte delle scorie già presenti sulla Terra prodotte dalle vecchie centrali.
A latere: perché il reattore sottocritico di Rubbia non è ancora partito? C’è ora un prototipo in via di realizzazione in Belgio ma… poteva partire ben ben prima! Volontà politiche, interessi per il petrolio più che per il nucleare e l’ecologia…. Perché di questo NON parla nessuno?
c) che i reattori del futuro avranno problemi con le riserve d’acqua. E’ vero che gli attuali reattori sono raffreddati ad acqua. E che in periodi di siccità ciò può costituire un parziale problema (no se la centrale è posta nel giusto sito). Tuttavia i nuovi reattori verranno raffreddati (e in parte già iniziano ad esserlo) a metalli liquidi (la filiera del sodio è la più battuta, i Russi son sul piombo, i Cinesi sui gas naturali).
d) che con le energie rinnovabili si risolve tutto. Bello dire: in Italia avete il sole, i ghiacciai (in ritiro) e il mare ecc. Probabilmente, anzi sicuramente si può e si deve investire anche in questi settori. Ma i costi di produzione dei pannelli o degli impianti che sfruttano le En. rinnovabili…? Perché non se ne discute mai? Il prof. Marinelli lo fa sempre con dati e numeri… Ad esempio sui gas naturali per le centrali geotermiche. Quelle si che sono vantaggiose, ma anche sfruttassimo al meglio i siti che abbiamo (in Toscana e nel Napoletano) più di tanto non ci ricavi… Intendiamoci: facciamole pure queste due o tre centrali, ma non pensiamo di risolvere tutto con quelle o con due pale eoliche ben piazzate!
La soluzione per il futuro è una SINERGIA tra le varie fonti, dal nucleare al fotovoltaico, dall’eolico al geotermico o all’idroelettrico… Ma senza Nucleare si fa poca strada!
Andrea Macco
