Condizione per essere amati

«Se vuoi essere amato, sii amabile»

Questo pensiero, che ha il sapore tanto di un motto quanto di un antica pillola di saggezza, mi è stato riportato oggi da una persona cara. Lasciando al lettore eventuali riflessioni sulla verità contenuta in essa, è sorta una domanda: a chi va attribuito?

La persona che me lo ha citato lo attribuiva con incertezza a Sant’Agostino, ma dando una rapida occhiata in rete (si trova anche la versione “Sii amabile per essere amato”)  lo si vede accostato ai nomi di William Arthur Ward, Ovidio e Orazio. Ma c’è anche che dice che la frase risale all’antica sapienza popolare o a quella di un anonimo pensatore.

Chi avrà ragione?


L’amore secondo Gibì e Doppiaw

Tanti pensano che l’amore sia un sentimento. Ancora di più sono quelli che pensano che l’amore non possa ricevere una definizione razionale. E questo, probabilmente, porta a seguire solo l’istinto, l’io e le proprie voglie.

La più bella definizione di Amore che ho sentito in questi giorni è la seguente:

 L’Amore è un Atto di volontà.
Esso riguarda l’azione dell’amare,
voce verbale del verbo donare,  modo perfetto, tempo infinito.

E ad essa, tanto per renderla concreta (perché ad amare, cioè ad uscire da se stessi, si fatica sempre), accosto questa vignetta degli amici Gibì:

 (Qui le scorse puntate delle vignette di Gibì e Doppiaw: N.1N.2N.3N.4)