Un intero quartiere di Genova ha scoperto che il cosiddetto “codice degli zingari” – utilizzato da potenziali ladri per marcare le case su cui fare il colpo – non è una leggenda metropolitana. I Carabinieri stessi invitano a vigilare e confermano che i segni rinvenuti dai cittadini sui propri citofoni possono proprio essere un codice usato da potenziali lestofanti.
Ne parlo ampiamente in un articolo pubblicato oggi su il Giornale, ed. di Genova, in massimo risalto (prima pagina, notizia di apertura). A tutti i lettori genovesi consiglio vivamente di dare una occhiata al proprio citofono e di aprire gli occhi nel quartiere dove abitano. Quando vi avranno svaligiato la casa, andatelo a dire che era proprio una bufala!
Andrea Macco

alcuni dei segni che la Questura di Genova ha identificato come “codice degli zingari”. Un’altra lettera molto usata è la B. Significa: gente accogliente se si parla di Dio.
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Allarme Castelletto, case «segnate» dai rom
I residenti scroprono scritte sospette sui citofoni di diversi palazzi da via Ausonia a corso Firenze. I carabinieri confermano che è il codice per i furti: triangolo donne sole, X «buon obiettivo», M «meglio di mattina», N «notte»
Scritte e segni talvolta (apparentemente) innocenti, che quasi non danno nell’occhio. Una X magari seguita da una M. Secondo un comunicato della Procura di Genova di qualche tempo fa, la X starebbe ad indicare un «buon obiettivo» (…)

