La situazione energetica in Italia: lo stato dell’arte (giugno 2010)

Ho ricevuto in pdf lo scenario che Emma Marcegaglia delinea per l’Italia del 2015. Un intero capitolo che allego QUI  è dedicato alla situazione Energetica.

Condivido pienamente l’analisi fatta da Confindustria e ritengo alquanto significative le tabelle riportate: parola ai numeri che valgono più di tanti bei discorsi. Seguiranno anche i fatti o resterà aria fritta?

 La tabella 1 mostra come, nonostante il processo di liberalizzazione e la recente riforma (decreto del Ministero dello Sviluppo Economico 30 aprile 2009) del mercato elettrico, il prezzo all’ingrosso dell’energia elettrica in Italia è più alto rispetto a quello medio europeo (+37%).

Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, anche il costo del gas in Italia è assai elevato!

La tabella 3 mostra invece un punto di forza dell’Italia ma al contempo un’altra grande debolezza: 
Se paragonato alla realtà di altre nazioni industrializzate, l’Italia è già estremamente virtuosa nei consumi in quanto presenta un basso consumo energetico di 3,12 Tep (tonnellate equivalenti di petrolio) per abitante contro le quattro della media UE. Ha invece un’elevata intensità di emissione per unità di consumo, pari a 2,41 tCO2/Tep, contro le 2,11 medie UE. Ciò è dovuto allo svantaggioso mix delle fonti energetiche, come mostrato dalla tabella 4.

Ringraziando gentilmente Mario Lauro per avermi fornito il documento, spero di avere reso un servizio utile ai lettori nel divulgare questi dati (per altro pubblici) da cui, come sempre, può forse scaturire un confronto d’idee costruttivo.

Andrea Macco

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