Il cuore e altro per la Patria. La testimonianza di “nonno Santo”

E’ stato pubblicato sul Corriere della Sera un articolo di Giorgio Dagnino, zio, fratello di mia madre, che nella sua semplicità costituisce un ricordo storico pieno di pathos e sentimento.

Ritengo bello riprendere anche qui l’articolo, e non solo per ragioni personali legate alla storia di chi mi ha trasmesso il dono della vita, ma proprio come testimonianza di valori (come il senso della Patria  e dell’onore, del dovere e della famiglia) del che oggi, troppe volte, sembrano essere andati perduti.

Andrea Macco

Dall’incubo russo a Buchenwald L’orgoglio di un “classe ‘17”

Santo Dagnino non volle la pensione di guerra. Ripeteva: “Ho fatto solo il mio dovere”. Il ricordo del figlio Giorgio

Mio papà, Santo Dagnino, un classe ’17, reduce di Russia, si definiva socialista e mai lo sentii dire anti-fascista. Andava orgoglioso del suo “obbedisco” alla chiamata dell’Italia a compiere il suo dovere e del suo “no” a Mussolini e alla dittatura dopo l’8 settembre. Mio padre è sempre e comunque stato un “anti-guerra”.

Ricordo i suoi occhi lucidi e fieri mentre ci raccontava delle sue peripezie per il “no” dopo l’8 settembre e tutto quello che ne venne dopo, Buchenwald compreso. Eppure quei silenziosi eroi l’hanno pagata anche dopo. Mio padre perchè non “dipendente statale” non si vide mai riconosciuti i famosi 7 anni di bonus che invece altri ricevettero.

Nel 1977 dovette andare in pensione (da sessantenne) con solo 30 anni di “marche” quando la minima era ancora a 35 anni. Mai chiese niente, non volle (e io e la mia famiglia seppur a denti stretti rispettammo sino alla fine la sua decisione) domandare la pensione di guerra. Eppure partì di leva nel 1938 e per varie ed alterne vicende ritornò solo a 1946 inoltrato in Italia dove aveva madre e due sorelle gemelle. Suo padre (mio nonno) era morto di broncopolmonite nel 1939 quando la pennicillina era solo un lusso per pochi.

Mio padre diceva sempre “ho fatto il mio dovere”… il cuore e altro per la Patria. Questa è la sua eredità di cui ancora oggi vado fiero e orgoglioso, un insegnamento che ha forgiato e segnato positivamente il mio modo di essere uomo (53enne): Grazie Papà che da lassù mi segui riempiendomi ancora oggi gli occhi di lacrime per la tua non più presenza fisica vicino a me. Giorgio Dagnino

Giorgio Dagnino
13 novembre 2009 – il Corriere della Sera

Un commento su “Il cuore e altro per la Patria. La testimonianza di “nonno Santo”

  1. Ma allora è di famiglia la penna buona!
    Fai i complimenti a tuo zio per l’articolo! Molto bello!

    Fra

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