Autunno. Già lo sentimmo venire
nel vento d’agosto,
nelle pioggie di settembre
torrenziali e piangenti
e un brivido percorse la terra
che ora, nuda e triste,
accoglie un sole smarrito.
Ora passa e declina,
in quest’autunno che incede
con lentezza indicibile,
il miglior tempo della nostra vita
e lungamente ci dice addio.
(Vincenzo Cardarelli)
Autunno, da sempre la stagione più ricca di sorprendenti colori. La stagione stessa ti sorprende, giornate fredde ma terse e giornate cupe e uggiose, in cui le fronde sono sbattute dal vento come l’anima sembra essere sbattuta, talvolta, dagli eventi della vita.
Nell’autunno Cardarelli coglie una metafora della vita che si spegne; personalmente ci vedo il continuo mutare dell’animo umano che, errabondo, cerca nuovi colori, nuovi venti per placare la sua inquietudine.
L’aria tersa è come se suggerisse agli occhi dell’anima di guardare lontano e poi ancora più lontano… il freddo che come un brivido percorre la terra è come se invitasse a godere del calore delle persone che si hanno vicine, della presenza dell’amico che riscalda, degli affetti che puri e gioiosi ci fanno riscoprire in una risata la gioia di vivere, e non di morire.
Andrea
Un tempo in cui d’autunno ci si rattristava perchè si accorciavano le giornate. Era un tempo per gli ultimi lavori, prima del freddo inverno. I momenti belli erano alla sera (in Veneto “Filò” ossia i racconti attorno al fuoco o meglio nella stalla, dove si cercava un pò di tepore e si tramandavano oralmente le storie di avi e storie di Santi).
Oggi non avverto differenza di stagioni, temperatura a parte, abbiamo gli orari prestabiliti da seguire in qualsiasi condizione.
Che bella la riflessione che fai sugli amici e sugli affetti, sembra di avere in mano un cartoccetto di castagne fumanti che sembrano un piccolo tesoro che riscalda le mani, e nel tuo caso.. il cuore
Caro Andrea, ti faccio visita al ritorno a casa da una conferenza. Mi ha fatto piacere sentirti nuovamente sul mio blog!
Questa è una poesia profondamente bella, l’autunno ha in sè una nota di malinconia, perchè la perdita dell’estate e delle tante ore di luce ci fanno mandare l’anima in letargo.
Il freddo che come un brivido percorre la terra, si alza fino al cuore e raggiunge i nostri pensieri. Avremo un interno autunno e un freddo inverno davanti a noi per rimanere sempre vicini e confortarci a vicenda.
Fino alla prossima primavera.
Un abbraccio fortissimo, a presto! Sabrina
Bella