Unificare è genialità

grandi unificatori delle scienze


dividi et imperaPenso che oggi regni sempre più, come del resto insegnava Giulio Cesare, il dividi et impera. Più crei divisione, più puoi marciare e speculare su tali divisioni. Pensate alla famiglia. Se divisa si raddoppiano le spese: doppia casa, doppia auto, avvocati per le separazioni e i divorzi, e avanti. Pensiamoci: è una politica comoda. Specie per chi ci lucra sopra.

Eppure unire e unificare spesso sono sinonimi di genialità. Proprio perché nell’ordine naturale dell’uomo sono insite la competizione e il far emergere il proprio lavoro su quello degli altri, unitamente ad una certa semina di zizzania, chi va controcorrente o è un folle o è un genio.

Questo si applica anche alla Scienza. Anzi, gli esempi sono quanto mai attuali vista l’enorme dispersione che c’è nella settorialità sempre più capillare della Scienza e vista la grande competizione per accaparrarsi i pochi fondi disponibili.

 La lezione di oggi è allora dedicata ad alcuni personaggi che hanno saputo unificare anziché dividere e pensare solo a sé stessi.

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L’uomo è un animale (razionale). Parola di Donna Moderna (Aristotele)

Sono in treno e c’è una signora che legge attentamente Donna Moderna. Il titolo dell’editoriale:
che meraviglia riscoprirsi animali.

Poi vedo che inizia così: L’uomo è un animale. Lo diceva Aristotele. E vale ancora oggi. […]

e avanti ad esaltare tutto ciò che c’è di animale nell’uomo, fino alle passioni e agli istinti.

Peccato che Aristotele dicesse che siamo ANIMALI RAZIONALI che, forse, è un tantino differente. O no?

A parere del sottoscritto l’articolo di Donna Moderna è sintomatico e dice tutto sulla nostra società d’oggi. Si cercano emozioni forti, non si cercano più ideali alti. Troppa fatica. E chi ce la fa fare?!? …

Andrea

Uomo: animale o pensatore?

Le acqueforti incantate di Francesco Piazza

Treviso, culla dello scoutismo italiano (insieme a Genova, dove nacquero invece le gioiose di Mario Mazza). Una villetta isolata in un parco pieno di gufi, tortore, picchi rossi e picchi verdi: l’abitazione semplice e graziosa di Anna Maria Feder e suo marito Francesco Piazza, che furono due grandi scout e di cui i figli spirituali oggi portano avanti il ricordo e il pensiero.

Di tanti cimeli, quelli che mi hanno lasciato più impressionato sono le acqueforti di Francesco Piazza: incisioni che richiedevano un lunghissimo lavoro e in cui Checco metteva una dedizione totale e in cui faceva emergere tutto il suo spirito di osservazione verso la natura. Molto belle in particolare quelle con gli accostamenti tra paesaggi naturali e passi della Parola di Dio.

Penso che un cimelio se resta tale serva però a poco: spetta ale nostre vite renderlo ancora vivo. Come? Prendendo spunto. Non tanto dalle singole opere compiute, ma da quegli ideali che hanno mosso semplici e umili persone permettendogli di compiere cose grandi, opere di bene i cui frutti vivono ancora oggi nelle persone che le hanno respirate.

Ideali grandi più che emozioni forti.

Buona strada agli amici scout e a tutti i cercatori di ideali grandi!

Andrea

Una delle acqueforti di Francesco Piazza, tecnica di  incisione a zinco e stampa ad inchiostro molto elaborata:
solo i più bravi riescono a produrre dei capolavori


Link consigliati: vita e opere di Francesco Piazza, Checco Piazza educatore scout, Centro Studi “Ugo De Lucchi”

Interroghiamo le stelle sul GR2

La mia radio-sveglia è sintonizzata da qualche mattina su Radio2. Ho scoperto che alle 7.30 c’è subito il Giornale Radio. Per chi ama tenersi aggiornato è uno ottimo strumento. Ma cos’altro scopro?

oroscopoChe puntualmente il GR delle 7.30 si conclude con “L’oroscopo di Linda Wolf” – e già qui uno si chiede: dunque gli oroscopi sono una notizia vera, oppure le notizie vere vengono ottenute leggendo i fondi di caffè?

Seconda domanda che il cervello che inizia a carburare di prima mattina si pone: La signora Linda Wolf chiama il GR2 col cellulare visto che fa oroscopi brevissimi per risparmiare, ad esempio: “Bilancia: bene!”; “Ariete: minchia che giornata!”.

Allora – nel frattempo sono pronto per uscire, al Toro il GR2 ha appena detto di stare concentrati di testa! – mi domando:
1) ma perché il GR2 si occupa di oroscopi?
2) ma perché i difensori delle scienze teologiche e naturali non intervengono a protestare, come fanno con la gente che vende i numeri al lotto nelle tv private?
e soprattutto: 3) quando Linda Wolf va in pensione, posso venire io a fare gli oroscopi visto che più d’una volta mi hanno spacciato per Astrologo?

(Nota: per chi non lo sapesse sono Laureato in Astrofisica e, come è evidente e noto, un Astrofisico si occupa degli influssi magici e astrologici sulla vita delle persone… – Si vedano i post il Mestiere del Fisico e come risposta scientifica La Scienza del Culto del Cargo).

Vecchi post ritornano…

In questi giorni è salito il numero medio di visitatori e ormai siete quasi in 200 ogni giorno a passare da questo pianerottolo.

Si sono altresì scatenati i commenti e i commentatori sul caso “don Farinella” di cui mi ero occupato tempo fa con una serie di articoli e vari post, in particolare questo: sfide e provocazioni della chiesa farinelliana. Il post sale così in graduatoria, ottenendo il primo posto in assoluto tra gli articoli del blog più letti di sempre e scalzando così il dibattito su Odifreddi dal primato. Sale anche il post su Trilussa (che le favolette alla Esopo/Fedro abbiano ancora oggi da insegnarci qualcosa?) mentre esce dalla graduatoria il dibattito sul Nucleare, a vantaggio di quello sullo Scoutismo.

Trovate nella side-bar sulla destra la classifica aggiornata dei post più letti.

Buona navigazione!

Andrea

Chiavi smarrite

A volte siamo così presi dallo stress del quotidiano che tutto ci assorbe senza sosta. Vi è mai capitato?

Il mazzo delle chiavi che corre a spasso con noi apre e chiude alla velocità della luce auto, uffici, ascensori, portoni di casa, cassette della posta, lucchetti e catenacci anti ladro…

Ma come ricordava il Piccolo Principe (vedi post il segreto di esattamente 1 anno fa), spesso l’essenziale resta invisibile agli occhi. E l’unica chiave che potrebbe aprire orizzonti nuovi resta dimenticata. Ma è sempre lì, a portata di mano, solo un po’ nascosta, invisibile per chi ha lo sguardo chiuso in sé e nella fretta che travolge la sua vita…

 

chiavecuore

EPP-ED, PES, ALDE, UEN: le sigle misteriose dell’Europa

Elezione al parlamento Europeo 2009. I risultati del voto mi hanno un po’ sorpreso se li calo in ottica europeista; se invece penso all’Italia e agli italiani allora tutto mi risulta chiaro. E mi domando: quanti sono gli italiani che sono andati a votare consci che il loro voto avrebbe mandato delle persone non a governarci a Roma, ma a rappresentarci in Europa?
A mio vedere lo spirito dei due voti (elezioni politiche ed elezioni europee) sarebbe dovuto essere ben differente. La cosa si è sentita solo sulla percentuale di votanti, ma poi, sostanzialmente, non ci son state quelle grosse differenze con le ultime politiche e, quindi, di fatto, diciamocelo: all’Europa abbiamo guardato ben poco.
Facciamoci – io in primis – questa domanda: sappiamo quali sono i principali gruppi europei? Sappiamo dove finiranno gli euro-deputati che abbiamo votato? In quale gruppo?
Su avanti, chi sa dirmi dove finiranno i 7 della lista dell’Italia dei Valori e i 9 Leghisti? Addirittura lo stesso Partito Democratico non ha ancora deciso in quale gruppo confluire.

Ecco allora un sito che consiglio con tutti i dati della composizione del Parlamento europeo dopo queste elezioni

http://www.elections2009-results.eu/it/index_it.html

E tanto per non lasciare il titolo nella nebbia più profonda della Val Padana, ecco almeno l’elenco delle sigle che compongono l’EuroParlamento. Nei commenti sarebbe bello un dibattito post-voto, cui invito tutti a partecipare con toni pacati e senza  accesi dibattiti, ma con riflessioni rivolte a questo aspetto più o meno “europeista” del voto italiano.

I PRINCIPALI GRUPPI DEL PARLAMENTO EUROPEO

EPP-ED : Gruppo del Partito popolare europeo (Democratici-cristiani) e dei Democratici europei
                       In questo gruppo i 29 eletti del PDL insieme ai 5 dell’UDC
PES : Gruppo socialista al Parlamento europeo
ALDE : Gruppo dell’Alleanza dei Democratici e dei Liberali per l’Europa
                       In questo gruppo i 7 dell’Italia dei Valori
UEN : Gruppo “Unione per l’Europa delle nazioni”
                       In questo gruppo i 9 della Lega Nord
GREENS/ EFA : Gruppo Verde/Alleanza libera europea
GUE/ NGL : Gruppo confederale della Sinistra unitaria europea/Sinistra verde nordica
IND/ DEM : Gruppo Indipendenza/Democrazia
Others : Altri
                    Per ora in questo gruppo i 22 del PD.

Cristiani & panisse (un’apologia degli atei… e una dei cristiani!)

Pubblico volentieri questa lettera dell’amico don Guido Gallese, responsabile della Pastorale giovanile genovese. Proprio la scorsa settimana, in occasione della Veglia di Pentecoste al Santuario della Guardia, abbiamo iniziato un discorso che parlava di cristiani dalla consistenza della panissa e non del pane. Oggi mi rallegra vedere che quel discorso non è morto lì, ma ha dato spunto a questo articolo.

Prima di procedere alla lettura, per chi non è genovese, una doverosa precisazione: Che è la panissa? E’ un piatto simile alla farinata, fatto di farina di ceci. Molto buono, ma di consistenza molliccia e farraginosa. Se prendi in mano una fetta di pizza, bene o male riesci a tenerla per il bordo senza che cada (al massimo si piega un po’ verso la piunta); se fai lo stesso con la panissa: non ci riesci! Si sgretola tutta e in mano non ti resta un bel nulla!

E ora: godetevi l’articolo e buone riflessioni!

Andrea

 

Cristiani & panisse (un’apologia degli atei… e una dei cristiani!)

Carissimi, siamo in una società in cui la Chiesa è sotto un forte e ben strutturato attacco. E siamo anche in una società in cui “non possiamo non dirci cristiani”. Molte volte sento degli input che vengono da entrambe le direzioni, e questo porta anche un po’ di confusione in chi vive questa duplice dimensione.

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Giornalisti pubblicisti sempre più a gratis!

Qualcuno mi ha domandato come mai recentemente abbia scritto meno su il Giornale. Nulla contro la testata e il direttore di Genova, Massimiliano Lussana, con cui ho un ottimo rapporto.
Questa scelta è stata presa 1) a fronte te di un altro lavoro a tempo pieno (ergo con minor tempo libero per dedicarmi agli articoli) e 2) alla luce del nuovo contratto dei giornalisti. Se questo ha portato ad aumenti per i giornalisti professionisti, per i pubblicisti o free-lance (come il sottoscritto) è stata invece una batosta: il tariffario resta immutato e le ritenute aumentano. leggete qui:

– l’aliquota contributiva passa, dal primo gennaio 2009, dall’attuale 12% (10% a carico del lavoratore 2% a carico del committente) al 18,75% per due terzi a carico del committente;

Il che significa che se prima pagavo l’1.2 % su un compenso ad articolo già basso, ora ne pago più di 5 volte tanto! (6.25 %) con il compenso rimasto, ovviamente, invariato. (Nota: A questa detrazione vi si aggiunga anche quella IRPEF di circa il 20% e la quota annuale di 100 euro da versare all’Ordine dei Giornalisti).

Se a questo punto si considerano le eventuali spese di trasporto (nel caso di un pezzo in loco), più tutto il tempo dedicato per fare uscire un articolo che sia ben scritto e dai contenuti ducenti (e non infarcito di errori come sempre più spesso si trova) capite bene che il gioco non vale assolutamente la candela.

Con questo non sto dicendo che non scriverò più articoli, ma spenderò energie in ciò solo se ne vale veramente la pena.

Ringraziando i lettori che mi hanno continuato a seguire e leggere in questi anni,

Andrea Macco

Per maggiori dettagli sul nuovo contratto dei giornalisti cliccare qui

L’Italia che ogni tanto risparmia

Apprendo dalle Agenzie di Stampa: “Festa della Repubblica, una parata
nel segno di sobrietà e solidarietà Il ministero della Difesa risparmia un milione di euro da devolvere ai terremotati per costruire strade”


La domanda che mi pongo: bisognava aspettare l’Abruzzo per risparmiare questi soldi???
Dimentico sempre: vivo nel Paese con il maggior numero di Parlamentari, il più elevato numero di auto blu e porta-borse, gli stipendi dei politici tra i più cari d’Europa e questo (le parate) è solo uno dei piccoli costi del nostro sistema burocratico-organizzativo. Qualcuno li definisce sprechi e forse tutti i torti non ce li ha. Ma si sa: Pantalon paga