La gioia della liberazione

Mi giunge ieri pomeriggio questo sms sul cellulare: Sorelle liberate!

Capisco che si tratta delle due sorelle di Cuneo rapite a El Wak, in Kenya, tre mesi fa. Attendo il telegiornale della sera per avere non tanto conferma della notizia, quanto per sapere i dettagli. Che gioia risentire le loro voci! Non che le conoscessi di persona, ma conosco la Comunità di Cuneo di P. Andrea Gasparino, e lo stile di queste persone è sempre lo stesso: intessuto di semplicità e accoglienza.

Stasera ricevo da Padre Pino (il braccio destro di Padre Gasparino) questa magnifica lettera. La pubblico con una lode in cuore e spero che i miei lettori se la possano gustare come me la son gustata io, con un filo di commozione.

Andrea

PS: per leggere gli altri post sulla vicenda cliccare qui.

 

A tutte le fraternità

Cuneo 20.2.2009

“Rallegriamoci ed esultiamo il Signore è stato la nostra salvezza”.

Carissimi,

la bella notizia finalmente è arrivata e siamo tutti con il cuore traboccante di gioia e di riconoscenza! Tutti i messaggi di questi 100 giorni erano orientati e finalizzati a questa notizia!

Non posso descrivervi quello che ho provato ieri alle 13 ricevendo la telefonata del consigliere Romano. Era calmo, come se fosse una delle tante telefonate, poche parole: “Padre, ci sono buone notizie, le due sorelle stanno arrivando all’ambasciata di Nairobi.

Ho risposto di istinto (quando mi ha richiamato mezz’ora più tardi gli ho chiesto scusa).

“E me lo dice così..!”.

A questo punto sono “volato” giù dopo aver citofonato a Ornella di venire subito in segreteria.

… Renata stava già parlando con Maria, in una esultanza incontenibile. Lacrime, gioia, emozioni di ogni tipo si mescolavano, mentre le campane hanno cominciato a suonare a festa e a lungo; anche le campane delle parrocchie di Cuneo hanno festeggiato la liberazione delle nostre sorelle. E anche le campane di Boves e di Centallo.

Ci siamo ritrovati tutti in cappella per un Magnificat cantato con tutto il cuore. Le ragazze nigeriane cantavano, pregavano, abbracciavano tutti con un’esuberanza che noi sentiamo un po’ eccessiva, ma che ci ha comunicato la loro partecipazione più di mille discorsi.

Il Padre, con la voce rotta dalla commozione ci ha fatto pregare (avevo timore che il suo cuore non reggesse all’emozione) e poi tutti ci siamo riuniti nel refettorio per un primo scambio di notizie avute per telefono e per prendere un dolce insieme. Che momenti grandi, e intensi!

A questo punto è iniziata la battaglia dei giornalisti, durata circa 3 h o poco più. Direi però più composta rispetto al 10 novembre… e…, ovviamente, in tutt’altro clima per noi.

Abbiamo cercato di essere sobri e veri. Stamattina vediamo che i vari servizi sono stati fatti bene (Stampa, Avvenire, Corriere della Sera, eccetera).

La Guida che era ormai già chiusa, ha preparato un doppio foglio, come extra, veramente splendido in carta patinata e fotografie molto espressive.

All’ora dei vespri abbiamo potuto esprimere il nostro grazie nel modo più gioioso e sentito. E intanto il cartellone preparato da tempo (“MIA FORZA IL MIO CANTO IL SIGNORE, EGLI È STATO LA MIA SALVEZZA”) è stato posto di fronte all’altare della cappella e rimarrà per almeno 102 giorni con la lampada accesa, simbolo del nostro grazie incessante.

Non so dirvi le telefonate, e le mails che sono arrivate e stanno arrivando da ogni parte per solidarizzare con la nostra gioia: dal Cardinale Poletto di Torino a un doposcuola di ragazzini che sono venuti a portare un grande foglio con tante firme: Romina Abigail, Mustafa, Carlo, eccetera. commovente.

Domani sera, sabato 21 febbraio, dalle 21 alle 23 faremo una veglia di ringraziamento invitando tutti gli amici, parenti e conoscenti. Sarà anche l’anniversario della nostra Imelda.

Il nostro Vescovo verrà ai Vespri e cena con noi.

E Rinuccia e Maria Teresa? Oggi fino alle 14 o 15 (ora di Nairobi) saranno in ambasciata, poi con i fratelli e le sorelle si sposteranno tutti a Westland, accolti con gioia dai missionari della Consolata per tre o quattro giorni e poi… il volo per l’Italia.

Vi faremo sapere. Cercate di non prendere infarti per la gioia e lasciamo sgorgare tutta la nostra gratitudine. Sentiremo cose toccanti da Rinuccia e Maria Teresa (come il fatto che hanno avuto, dopo quattro giorni, una Bibbia, senza chiederla!) E il grazie continuerà a lungo.

Un abbraccio di affetto, di unità e di riconoscenza,

Pino

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