Bus atei, cuori assetati di assoluto

Riprendo il post dello scorso 13 gennaio, uno di quelli che maggiormente ha stuzzicato i miei 25 cari lettori, dando vita ad un dibattito interessante.

L’argomento, l’avrete capito, e’ nuovamente quello dello spot degli autobus atei. Ecco quya la foto dei primi bus che sono circolati in questi giorni:

Notizia Ansa di riferimento:Dopo le polemiche delle settimane scorse ed il cambio di slogan, l’ateobus è partito a Genova sulla linea 36 attraversando il cuore della città fino alla centrale via Venti Settembre e a piazza De Ferrari, dove è stato allestito un infopoint dell’Unione degli atei, agnostici e razionalisti (Uaar) per spiegare il senso della campagna. Sulle fiancate del bus dell’Amt si legge il messaggio: “La buona notizia è che in Italia ci sono milioni di atei. Quella ottima è che credono nella libertà di espressione”. Il primo slogan infatti – “La cattiva notizia è che Dio non esiste. Quella buona è che non ne hai bisogno” era stato bocciato dalla concessionaria degli spazi pubblicitari Igp Decaux perché ritenuto contrario al Codice di autodisciplina pubblicitaria in quanto “lesivo delle convinzioni religiose delle persone”.

 

 Che girino pure i bus atei, finché ad essere atei sono solo degli oggetti inanimati… E’ il cuore delle persone ciò che conta. E la sete di verità, di Dio e di assoluto che c’e in ognuno può essere solo distratta, mai eliminata. Se crescono gli atei, crescono le persone che vivono di altri idoli o dei loro dei. Crescono le persone infelici, con un cuore che non sarà mai veramente appagato. Persone talvolta pure con un odio nascosto nel cuore o una rabbia, tanto che sentono di dover gridare la loro convinzione: Dio non c’e’! E se siamo in tanti a dirlo e a sentirlo e a pensarlo allora deve essere vero! Dio non c’e’!  Magari alzano con ciò il vessillo della libertà di espressione, ma quando un uomo di Fede parla (se ministro della Fede non ne parliamo) si stracciano le vesti gridando ad ingerenze, a presunzione, a imposizione di valori…! E fan di tutto per togliergli la parola, ma, per la carità, nel massimo rispetto della libertà di espressione. Non sia mai.

 

Chiudo queste semplici considerazioni (constatazioni le definirei) con un’ultima nota di cronaca: la linea 36 e’ una delle più usate dagli studenti in quanto tocca diversi licei della città… Un caso che sia stata scelta proprio quella per gli spot dei bus atei?!?

10 commenti su “Bus atei, cuori assetati di assoluto

  1. La buona notizia è che in Italia ci sono milioni di atei/quella ottima è che credono nella libertà di espressione.

    Traduzione: visto che non ci permettono di dire quello che vogliamo diamo agli altri dei cattivoni e ci proponiamo fautori della libertà di espressione, così facciamo la parte della minoranza oppressa.
    Peccato che non dicano se questi “milioni di atei” sono più o meno dei credenti (a prescindere dalla fede magari).
    E peccato che non citino delle fonti per verificare.

    E’ un gioco di confusione quello di chi cita la libertà di espressione e poi strepita se un’autorità religiosa pronuncia qualcosa di definitivo. Un pò come quando in nome della democrazia e dell’uguaglianza si trattano in maniera uguale meritevoli e fannulloni. Capito? Il gioco è sempre lo stesso, e il vizio dietro ciò si chiama invidia, che per definizione è il vizio capitale per il quale si desidera che il bene altrui scompaia. Basta sapere come contrabbandarla e il gioco è fatto!

  2. L’Italia è un paese davvero strano, e questo episodio è la conferma di quanto noi italiani siamo confusi e senza valori presisi in cui credere… parliamo di grandi sentimenti ma in realtà rasentiamo un’ignoranza da medioevo…

    Libertà di espressione ad esempio. Se invece di “Dio non esiste” qualcuno avesse voluto scrivere “Allah non esiste”, cosa sarebbe successo? Musulmani in rivolta armata (abbiamo visto tutti in occasione di quelle famose vignette di cosa sono capaci i musulmani) e italiani (cattolici e non) indignati per una provocazione del genere nei confronti all’Islam. Io mi chiedo: perché difendiamo i diritti dell’Islam in nome della libertà, ma poi lo stesso principio non lo applichiamo alla Chiesa Cattolica?? Dov’è la libertà di cui tanto si parla??
    La satira sull’Islam è vietata, invece la satira sul papa è un diritto…

    Mah, io penso che siamo davvero un popolo senza valori. Parliamo tanto ma non comprendiamo quello che diciamo. Peccato, non saremmo poi tanto male se non fossimo così ottusi!

    Per fortuna che in mezzo al nostro casino la Chiesa ha idee molto precise e cerca di fare un po’ di ordine. Alla domanda “chi è l’uomo?”, la Chiesa sa rispondere, e di conseguenza le sue scelte (magari discutibili) sono fondate sul modello di uomo che è Gesù.
    Noialtri non sappiamo rispondere a quella domanda, di conseguenza tutte le nostre azioni (e pensieri) sono dettati dai sentimenti, dal caso e dal caos!

    E la UAAR vorrebbe essere razionale???

  3. Bello il titolo: cuori assetati di assoluto! Quoto!
    Anche se tanti non lo ammetteranno mai, il cuore dell’uomo senza Dio e’ privo di qualcosa… e la loro liberta e’ una pseudo liberta’. E questi presunti atei in realta’ nella loro vita sostituiscono Dio con altri dei…vedi anche solo la loro immagine personale.

    Fra

  4. è un caso pure che ci siano casi più eclatanti a cui pensare e che quindi questo passi in secondo piano?

  5. Ciao cara Agnese Paola,
    so che mi leggi da un po’ nei ritagli da tempo ma ancora non avevo sentito la tua voce e dunque: benvenuta! :-)

    Qui a Genova il caso non è passato molto in secondo piano, se n’è parlato a lungo, su TV, giornali e in giro per la città.

    Il direttore del portale ConoscereGenova con cui collaboro, ha realizzato una intervista video ad uno di questi responsabili dell’UAAR che manifestavano in questi giorni nella centralissima Piazza De Ferrari.
    Potete visualizzare il video cliccando qui.

    Buon tutto e grazie per il tio gradito intervento!
    Andrea

  6. Grazie dell’accoglienza..
    posso impetuosare?

    torno in tema, penso che quello che citi è solo un piccolo puntino dei tanti in secondo piano, di conquista della Chiesa, qualcuno parla più di Eluana? no! certo c’è stata una violenza mediatica paurosa, e ora silenzio, stamattina sentivo che il Benedetto XVI ricordava e ribadiva la posizione della Chiesa sulla vita, il resto del mondo oggi è interessato? Se ne parla ancora? No! ormai non fa più notizia..
    L’effetto scandalo con gli autobus temo sia uguale, la notiziona.. eppoi il silenzio.
    (ok in locale ne parlerete ma vale quel che vale..)
    Il problema reale come ben sai e che temo è un pò sulla scia del film “Apocalypto” quando la Chiesa si sgretola dal suo interno.. (“Una grande civiltà viene conquistata dall’esterno solo quando si è distrutta dall’interno”) più che ai giovani generici di quel bus, mi chiedo cosa ne pensano i giovani cattolici, di queste martellanti notizie che li fa sfortunati agli occhi del mondo, un po’ come gli scout.. poi so che a Vicenza e pure Padova il problema è più marcato che a Genova, noi abbiamo i cattolici sulla carta e “scattolici” sui fatti concreti.. però rimango preoccupata nei confronti dei giovani cattolici.. chissà magari un giorno le Guide si vergogneranno di indossare la gonnapantalone, o i Cattolici di entrare in Chiesa..
    Ora gira negli autobus una scritta, ma se guardi bene, non è tanto la scritta il problema, se ci pensi, quanti muri riportano scritte più o meno grezze e da quanti anni?
    Il fatto è che tutti sanno che lì a Genova girano, e la “battaglia è stata vinta” in nome della libertà d’espressione e bla bla vari come i migliori intenti bohemienne..
    Il problema è il Marketing e ha un gran potere!
    Ultima cosa, gli autobus hanno ribadito ancora che coi soldi si ha più voce in capitolo, ma qui lo si sapeva già da anni e anni..
    Rimaniamo saldi nella Parola.. “Date a Cesare quel che è di Cesare”

  7. “Una grande civiltà viene conquistata dall’esterno solo quando si è distrutta dall’interno”

    L’ho visto anche io il film. Per quanto un po’ cruento, presenta una tesi affascinante (quella secondo cui le civiltà Maya non fossero tutto sommato questo idillio di conoscenza e che la cultura europea, che pure fece male a sterminare e compiere efferatezze, aveva dei valori più elevati).

    La frase che hai estratto e’ riportata anche in altri studi di sociologi che hanno mostrato come il declino di tutte le civiltà storiche sia stato accompagnato dal manifestarsi ciclico di certi fattori culturali, come ad esempio un allontanamento dalla religione delle origini verso l’ateismo o l’idolatria, una dedizione più marcata verso cibo e abiti, una pratica e una manifestazione più evidente di fenomeni sociali come l’omosessualità’.
    …interessante vero?

  8. Che quelli dell’UAAR non siano razionali è vero, ma nemmeno la Chiesa lo è sempre…. Che dire Andre di quelli che pregavano perchè l’LHC non partisse? E quelli contro la scienza? E quelli contro la ricerca delle malattie? Tu mi citerai quelli che dicono che son cose buone, è vero, ma è come l’UAAR: ci son gli illuminati e ci son i dementi… E’ cosi dovunque, ANCHE nella chiesa…
    rasentiamo un’ignoranza da medioevo…

    Quello che scrive Andrea Biotti sopra è vero:

    “parliamo di grandi sentimenti ma in realtà rasentiamo un’ignoranza da medioevo…”

    è vero. E alla fine UAAR e Chiesa in questo si criticano a vicenda ma in realtà agiscono entrambi allo stesso modo.
    Per questo io mi dissocio da entrambi, ma senza polemiche. Semplicemente osservo e constato i comportamenti…

    Ciao!
    Riky

  9. Che dire Andre di quelli che pregavano perchè l’LHC non partisse?

    Hai ragione. Sono il primo a dire che questo NON è vero atteggiamento religioso. Quello si che è cieco dogmatismo che non usa la razionalità!

    Io credo che la Fede però sia qualcosa di più degli esempi che hai riportati (purtroppo veri) e che la Chiesa sia fatta da tutti noi (i credenti e non solo le gerarchie vaticane), ovvero da persone e come tali persone piene di debolezze che però cercano di seguire chi ha dato la vita per loro, cercano di colmare la lacuna che è nel loro animo… Insomma, i cercatori di Dio, persone in cammino che dovrebbero sempre essere disponibili al dialogo razionale e mai chiuse in se stesse… In questo ci vedo la grande differenza tra Chiesa (intesa come popolo di Dio) e UAAR.

    In ogni caso buon cammino anche a te, Riky, sento che anche tu sei un uomo in cammino! :-)

    Andrea

  10. Pingback: Pubblicità “Buona Azione” sui bus genovesi « L'universo in clessidra

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