Su Il Secolo XIX di oggi (4 Gennaio 2009), a corredo di un articolo dedicato allo sport del “lancio del telefonino” (! Ma dove siamo arrivati?!?), in un riquadro uno psicologo esprime alcune perplessita’.
Riporto il suo intervento per dare spazio, nei commenti, ad una possibile discussione. Personalmente, in qualità di educatore scout, la questione non è passata come tante “notizie” che si scorrono e poi si dimenticano, ma mi ha toccato e interrogato.
AM
Lo psicologo
«FENOMENO DISARMANTE, IL PROBLEMA È CHE MANCANO DIVERTIMENTI DI QUALITÀ»
LA BOCCIATURA del lancio del telefonino come competizione è totale:
«È un fenomeno inedito, sul quale non esistono studi, che è difficile da analizzare premette lo psicologo Gianni Guasto Penso che il problema sia la mancanza di divertimenti di qualità. La ricerca della felicità diventa ricerca del divertimento, quindi si va dietro a tutto. Lo ritengo un fenomeno preoccupante perché è di una stupidità disarmante».
Lo psicologo non concede alcuna forma di attenuante. Perché in realtà, al di là dell´aspetto goliardico (e nello specifico anche benefico), potrebbe esserci anche una componente di odioamore verso il telefonino: «Potrebbe concede Guasto se si trattasse di un fenomeno individuale, così di massa no».
L´esperto è stupito, quasi incredulo, per la diffusione del fenomeno: «È veramente singolare. Chiaro, non ci sono al momento indagini e ricerche. Ma personalmente lo ritengo pericoloso oltre che stupido. Denota una mancanza di valori. E poi non ha neppure una valenza di sottrarsi al telefonino: è chiaro che non sarà lanciato quello più nuovo, con le funzioni più evolute, ma quello più vecchio e non più utilizzato. Ho numerosi pazienti che sono in difficoltà anche economiche, ma neppure loro rinunciano all´ultimo modello di cellulare, quello che fa le foto e permette di videochiamare».
Non vale quindi secondo l´esperto neppure la giustificazione dello sfogo.
G.GN.
Sono lo psichiatra (e non psicologo) intervistato. Non ho mai detto al giornalista che mi intervistava che ritengo il gioco pericoloso. Lo ritengo soltanto una stupidaggine di cui non é nemmeno il caso di occuparsi.
Gentile Gianni Guasto,
la ringrazio per il suo intervento su questo blog.
Nel darle il benvenuto prendo atto della sua precisazione che sarebbe forse opportuno anche girare ai colleghi del Secolo XIX. Una volta di più mi rendo conto di come lavorino…
E poi c’è chi mi accusa di lesa maestà verso “il giornale di Genova”! Ma quando riprendo articoli che mi sembrano interessanti scopro che… son fatti con i piedi.
Chiudendo la polemica, spero che il confronto possa comunque procedere. Se il gioco non è da ritenersi pericoloso (lo penso pure io, al massimo demenziale lo definirei) tuttavia forse non appare nemmeno come una stupidaggine: che una parte dei giovani non sappia più come impegnare costruttivamente il proprio tempo libero è un fatto. E di esso sarebbe bene interrogarsi per capirne le motivazioni…
Andrea Macco
Concordo con Gianni Guasto su quanto possa essere preoccupante scoprire
che la ricerca della felicità passi attraverso il “lancio del telefonino”.
Credoche i divertimenti di qualità ci siano, dipende da quello che le
persone cercano: se si tratta di annebbiarsi e non pensare va bene il
lancio del telefonino, la musica a tutto volume di una discoteca o una
partita di calcio come occasione per battere il “nemico”.
Chi invece si interessa a qualcos’altro può provare attività come quelle
proposte dall’Associazione Labyrinth (per contattarci dpkrba@tin.it):
giochi di diversi tipi come i giochi di carte, di riflessione, di
società, insomma un’occasione per ritrovarsi tra persone che si mettono
alla prova in tornei che privilegiano intelligenza e abilità,
socializzando con chi ha interessi simili.
Ogni anno ospitiamo circa 200 presenze ai nostri eventi; da diversi anni
cerchiamo di portare le nostre proposte ludiche nelle scuole di Genova,
per insegnare ai ragazzi il rispetto delle regole come base della vita,
la ricerca del divertimento e non solo della vittoria, una condivisione
di momenti ludici che possa unire anche nell’agonismo.
Non siamo i soli e sarebbe utile che le associazioni che offrono
divertimenti di qualità potessero trovare spazio sugli organi
d’informazione come il Secolo che invece ha provveduto a cancellare la
rubrica dei giochi, senza nemmeno prendersi la briga di spiegarne le
ragioni. Eppure il suo Direttore nel 2005 ha vinto il premio come
Personalità Ludica Genovese.
Enzo Bartolini
Genova
Il lancio del telefonino lo fanno in Finlandia un po di tempo fa avevano fatto un servizio al tg o qualche trasmissione che fa vedere stranezze del mondo. Penso che alla Nokia costi poco. Non ci resta che il lancio della suocera.
Paolo A.
Ciao Andre,
questa gente che lancia il telefonino è veramente mal messa… Oltre ad essere un inno al consumismo è proprio segno che siamo ammalati di cellulare: fa da i-pod, da navigatore, da compagno di giochi, da collegamento internet, da macchina fotografica, da registratore…c’è tutto. Manca solo il caffè.
Dove siamo finiti? Quando ero piccolo c’era il meccano… e ci divertivamo un mondo e al massimo facevamo saltare per aria qualche vite… Ma almeno allenavamo la mente in modo intelligente e costruttivo, attivo e non passivo.
Ciao e grazie per la riflessione!
Fra
Innanzitutto benvenuti Enzo e Paolo sul Blog!
Mi permetto di sottoscrivere, firmare e controfirmare l’appello di Enzo, Presidente della Ludoteca genovese Labyrinth e di cui testimonio l’ottima attività.
Ma di fondo concordo anche con tutti gli altri interventi e ringrazio per ogni punto di vista: è sempre una ricchezza.
Andrea
be’ è un gioco stupido. Per ulteriori commenti sono sul sito http://www.weblionsearch.com dove puoi postare
un commento
Il Secolo ha pubblicato la lettera (pag 28) ma ha segato via la parte polemica: “come il Secolo che invece ha provveduto a cancellare la rubrica dei giochi, senza nemmeno prendersi la briga di spiegarne le ragioni. Eppure il suo Direttore nel 2005 ha vinto il premio come Personalità Ludica Genovese”.
Simpaticoni, vero?! :-)
Enzo