Speed communication – Murrow insegna ancora oggi

“The speed of communications is wondrous to behold. It is also true that speed can multiply the distribution of information that we know to be untrue.”

(Traduz. La velocita’ della comunicazione e’ cosa meravigliosa da vedersi. Ma e’ anche vero che possiamo moltiplicare la velocita’ di diffusione delle notizie che sappiamo essere false.)

(Edward R. Murrow – padre del giornalismo americano)

 

Come per la Fisica mi ha sempre affascinato la figura di R. Feynman (premio nobel per la teoria sull’elettrodinamica quantistica e la teoria moderna delle forze nucleari), per il giornalismo il personaggio di Edward R. Murrow (1908-1965) è sempre stato un punto di riferimento. Se avete visto il film Good night and Good luck probabilmente avete capito di chi sto parlando.

Nella raccolta degli articoli per annate (aggiornata la pagina Articoli e Pubblicazioni) trovate sempre una citazione di Murrow. Per questo 2009 che si apre ho scelto quella che vedete qua sopra. Credo sia molto attuale, eppure fu pronunciata solo nel 1964.

 

 

1000 visite per FOTO & FRASE

Mentre la media delle viste al giorno sale a 120-130, la pagina “FOTO & FRASE” ha raggiunto e sepurato le 1000 viste complessive, divenendo così la pagina più letta in assoluto.

Ecco la classifica delle 5 pagine/post più letti:

FOTO & FRASE 1,089
Saghe a confronto: Signore degli Anelli, 758
Dante Alighieri e la Teoria della Relativita’ 737
GUESTBOOK 639
La lezione di Joker e del Cavaliere oscuro 590

 

Per l’occasione, non ho potuto non aggiornare la pagina più amata dai miei 25 cari lettori. L’auspicio è che nei nuovi scatti possiate provare anche voi qualche emozione come per chi, nel riguardarle, sente che in un semplice scatto è stato intrappolato un frammento di vita…

Buona visione!

Andrea

La politica del fare e del disfare. Anche in Vaticano

Ho sempre guardato con sospetto la politica del fare-disfare che ha visto protagonista l’Italia negli ultimi decenni. Sale un Governo e dispone certe Leggi, ne arriva un altro e disfa il lavoro compiuto e ne imbastisce uno nuovo. Poi il Governo cade e il successivo rifà tutto. E avanti.

Cosa si ottiene? Il rinnovamento di cui ha bisogno il Paese va a rilento.

  

Scandalo. Si tratta metaforicamente di un inciampo su strada ciottolata.  

Scandalo. Si tratta metaforicamente di un inciampo su strada ciottolata.

In questi giorni mi è sembrato di vedere, purtroppo, qualcosa di analogo in Vaticano. Con il gesto di riconciliarsi con i Lefevriani visto da molti come un disfare quanto compiuto dal precedente pontificato. È probabile che le intenzioni non fossero quelle di allentare il dialogo ecumenico (ossia con le altre confessioni cristiane) e il dialogo inter-religioso (con l’ebraismo in particolare) ma di fatto l’effetto sortito è stato quello di dare scandalo, nel senso letterario del termine, ovvero, di fornire un inciampo per chi stava con fatica e sudore portando avanti questo cammino.

 

Ma il fare-disfare vaticano non sembra si sia limitato a questo episodio: si pensi ai viaggi compiuti da Giovanni Paolo II in giro per il mondo. Il nuovo Papa li ha ridotti. Poi c’è tutta la questione del rito tridentino e della Messa conciliare  post-conciliare. Certo, non è stata imposta ma lasciata facoltativa. Ma per molti il messaggio recepito è stato quello di un ritorno al passato, quello, appunto, di un disfare. E se cosi non è, allora servirebbe che il prelato-Ministro di turno esponesse con maggiore chiarezza le intenzioni, il significato di queste mosse. E si dimostrasse di non voler volgere le spalle al cammino intrapreso da Giovanni Paolo II e invece… politica italiana docet. Martini ha la sua linea politica, Tettamanzi ne ha un’altra. Il Vescovo tal dei tali è favorevole al sacerdozio di persone già sposate, l’altro dice che non se ne deve manco parlare pena la scomunica. Il don Farinella di turno predica arsenico contro le gerarchie, il card. Bagnasco sempre di turno predica invece il praticar la massima obbedienza verso le voci ispirate. Ma poi lui stesso va a disfare quel che il suo predecessore (non l’ultimo arrivato) aveva intessuto, vedi messa in genovese. 

 

La domanda che vi lascio: Cui prodest? A chi giova tutto questo?

Voglia di stupore

La più sublime, la più nobile tra le Fisiche scienze ella è senza dubbio l’Astronomia. L’uomo s’innalza per mezzo di essa come al di sopra di sé medesimo, e giunge a capire la causa dei fenomeni più straordinari.
(Giacomo Leopardi)

 

Mi hanno chiesto di parlare di Astronomia e Astrofisica  in un Liceo, al Seminario Maggiore, ed anche in un Caffè culturale. Mi hanno chiesto di scrivere qualche articolo in piu’ su questi temi nell’Anno dedicato all’Astronomia.

Mi chiedono di parlare, di scrivere su quello che è la mia naturale vocazione. Mi chiedono di compiere la mia chiamata. Sarebbe cosi bello potere dire si’. Ora e per sempre, come le stelle e i fenomeni dell’universo, immortali nel continuare a riprodursi, immortali nel generare stupore nell’animo umano.

Andrea Macco

Fratelli Wachowski ancora spettacolari con Speed Racer

SPEED RACER (2008) – Regia di Andy e Larry Wachowski

VOTO 8.5

Quando usci’ al cinema non volli andare. Per me i fratelli Wachowski avevano dato il loro meglio con la saga di Matrix e mai avrebbero potuto uguagliare un film del genere.

Mi sbagliavo. Certo, Matrix resta Matrix, e i fratelli Wachowski hanno avuto la caparbietà di capire che dovevano cambiare genere per poter stupire ancora il pubblico. L’hanno fatto, mantenendo però il loro stile.

Effetti speciali ed elaborazione digitale delle scene proprio come nello stile di Matrix. Come pure i combattimenti con molto kong-fu. Ma genere, storia, trama sono tutt’altra cosa rispetto la saga di Neo.

La corsa alle auto appassiona, l’intreccio della storia personale di un ragazzo (Racer) tormentato per i propri sogni e per la perdita di un fratello (Rex) che amava è veramente ben congeniato. A questo si aggiunge una morale molto bella, quella di lottare per un bene difficile e doloroso contro un male suadente e facile.

Le emozioni non mancano, i colpi di scena neppure. Anche le note ironiche danno colore al film, in particolare grazie al tandem composto dal fratello più piccolo (Pops Racer) e dalla sua scimmietta personale.

L’unica cosa forse stona è l’eccessivo uso del kong-fu in un film dove, tutto sommato, poteva non essere la forma di combattimento dominante (si son mai visti piloti di formula 1 e manager azionisti essere campioni di arti marziali?). Ma non sarebbe stato un film firmato Wachowski brothers.

Andrea Macco

La buona notizia

Quando hai un compito difficile da affrontare, chiedi a Dio di aiutarti ad affrontarlo, ed Egli ti darà la forza. Ma dovrai ugualmente affrontarlo impegnandoti tu stesso personalmente”

(Baden-Powell,  fondatore dello Scoutismo)

La cattiva notizia e’ che devi impegnarti seriamente. La buona notizia e’ che Dio e’ con te. 

Anno Internazionale dell’Astronomia: si parte

Pubblico il Comunicato Ufficiale dell’INAF (Istituto Nazionale di AstroFisica).

Durante il corso di questo 2009 dedicherò su questo blog vari post, approfondimenti e discussioni, per compiere con i miei 25 (e più) lettori un cammino che sia marcato  da quella che ritengo una delle  peculiarità più caratterizzanti il mondo dell’Astronomia e dell’Astrofisica: lo STUPORE.

Buon Anno dell’Astronomia a tutti!

Andrea Macco

 

Sono trascorsi 400 anni da quando Galileo, osservando per la prima volta il cielo con un cannocchiale, lo rese più vicino a noi di quanto non fosse stato mai. Ed è proprio quel suo gesto di scoperta, di avvicinamento, di coinvolgimento in prima persona ad animare le iniziative e lo spirito dell’Anno internazionale dell’Astronomia, la cui inaugurazione ufficiale avverrà a Parigi domani 15 gennaio 2009. «L’Universo, a te scoprirlo»: questo l’invito del comitato organizzatore che risuonerà in ben 135 Paesi nei prossimi 12 mesi, proponendo a tutto il pubblico innumerevoli occasioni per avvicinarsi alla conoscenza del cosmo.

Ma cosa ci riserverà l’Astronomia in questo 2009 che la celebra, e negli anni a venire? «Sicuramente molte sorprese, così come ha sempre fatto», afferma Tommaso Maccacaro, presidente dell’INAF. «Una su tutte sarebbe dirompente: la prima immagine d’un pianeta simile alla Terra, situato nella cosiddetta fascia abitabile della sua stella, che mostri quelle caratteristiche che pensiamo siano adatte allo sviluppo della vita. Questo, in attesa di scoprire nella nostra Galassia, o in altre lontane, “prove” dell’esistenza, anche passata, di forme di vita intelligente. Una scoperta del genere, come le osservazioni di Galileo di 400 anni fa, avrebbe un profondo impatto scientifico e culturale e ci porterebbe a riconsiderare, ancora una volta, il ruolo dell’Uomo nell’Universo».

Per l’Italia, il coordinamento dell’Anno internazionale dell’Astronomia è affidato all’INAF, che raccoglie sul sito www.astronomy2009.it le numerose iniziative in programma. Iniziative proposte e organizzate, oltre che dallo stesso INAF, dalle Associazioni di Astrofili, dai Planetari, dalle Università, dagli Enti locali e da tanti altri soggetti. Nel sito sono già presenti molte diecine di eventi, attività, conferenze previste in tutt’Italia nell’immediato futuro, ma senz’altro il numero è destinato ad aumentare di molto man mano che ci addentreremo nel 2009. Le prime due attività targate INAF in calendario avranno inizio già domani: la partecipazione, con il radiotelescopio di Medicina (BO), alla «maratona osservativa» della rete globale VLBI e il lancio del blog «Professione Astronoma».

La maratona VLBI, che avrà inizio domani 15 gennaio e una durata di circa 32 ore, consiste in un’osservazione sincronizzata di tre quasar (J0204+1514, 0234+285 e 3C395) tramite 17 fra i più grandi e importanti radiotelescopi del mondo, sparsi fra Asia, Australia, Europa, Nord America e Sud America. Un’iniziativa di grande valore simbolico, considerando che nel 2009 ricorre anche il centenario del Nobel a Guglielmo Marconi, ma anche una sfida sul piano scientifico e tecnologico. Usando una tecnica astronomica chiamata E-VLBI (Electronic Very Long Baseline Interferometry), infatti, i radiotelescopi osserveranno le stesse sorgenti simultaneamente, comportandosi come un’unica gigantesca parabola estesa per migliaia di chilometri. E verranno prodotte in tempo reale immagini che avranno un livello di dettaglio 100 volte superiore a quello dei migliori telescopi ottici esistenti. «L’Italia parteciperà all’osservazione con il radiotelescopio di Medicina, vicino a Bologna», spiega Luigina Feretti, direttore dell’Istituto di Radioastronomia dell’INAF, «che grazie al collegamento in fibra ottica fino a 1Gbit/sec ha le carte in regola per prendere parte a questo importante esperimento».

«Professione astronoma», declinazione italiana del progetto internazionale She Is An Astronomer, volto a promuovere le pari opportunità nell’astronomia, partirà con un blog sull’astronomia tutto al femminile, per suscitare l’interesse verso questa professione meravigliosa attraverso il contributo e il contatto con astronome contemporanee. A partire dalle ricercatrici che vi scrivono, coordinate da Ginevra Trinchieri dell’INAF-Osservatorio astronomico di Brera, che si augura di «coinvolgere quante più astronome, e future astronome, possibile». Un’anticipazione sul primo post? «La mia personalissima visione dell’avventura che ci attende» dice Trinchieri. Nel corso dell’anno, «Professione Astronoma» si arricchirà anche di un’iniziativa legata a studi e valutazioni statistiche sulla realtà professionale della donna astronoma di oggi. Tutto su www.professioneastronoma.it a partire dal 15 gennaio.

UAAR all’attacco! Razionalità in pronta risposta

Toh guarda, su Repubblica di oggi (12 gennaio) i miei “amici”dell’UAAR! Io li ri-battezzerei volentieri in AAAA. Vi spiego. UAAR = Unione Atei Agnostici Razionalisti. Ma visto che non sono per nulla uniti, né, tanto meno, dimostrano di essere persone razionali nelle loro esternazioni e nella loro logica basata solo sullo scontro frontale e, il più delle volte, sull’insulto, ecco il nuovo battesimo: A-UNIONE ATEI e AGNOSTI A-RAZIONALISTI!

Di loro ho già parlato altre volte in passato, compresi vari articoli e botta-risposta comparsi su il Giornale e che trovate nella sezione Articoli (si vedano in particolare gli articoli inerenti Odifreddi e quelli sul caso Ergo Sum).

In ogni caso breve presentazione: Qui a Genova, sede del card. Bagnasco presidente della CEI, spopolano. O meglio, son quattro gatti ma si dan da fare a più non posso. A partire dagli attacchi anticlericali di Piergiorgio Odifreddi in occasione del Festival della Scienza di Genova. Per passare a mostre sull’omosessualità nel mondo animale spacciate per scientifiche ma che di scientifico hanno solo questo intento: promuovere una visione a-morale della società in cui tutto è lecito (con tutto il rispetto per le persone omosessuali che vivono castamente la loro condizione, al pari di tutti quelli che si mantengono vergini fino al Matrimonio).

E visto che si è parlato di battesimo, cito anche le campagne dello “sbattezzo” portate avanti sempre dall’UAAR tipicamente in Piazza Matteotti davanti alla Curia…se no che gusto c’è?!?

 E ora, ecco la loro ultima trovata. leggete qua:

“LA CATTIVA notizia è che Dio non esiste. Quella buona è che non ne hai bisogno”. E’ questa la versione italiana della campagna a favore dell’ateismo che dal 4 febbraio tappezzerà due autobus pubblici a Genova. Ma sarà solo l’inizio. O forse la fine di questa promozione dell’incredulità, a giudicare dalle animate polemiche e controffensive religiose seguite alla stessa iniziativa sui bus di Londra, in Spagna, a Washington e anche in Australia, dove è stata bloccata prima ancora di apparire per le strade. Non a caso l’apertura della campagna lanciata dall’Unione atei e agnostici razionalisti (Uaar) partirà da Genova. “E’ una specie di sfida atea in casa di Angelo Bagnasco, presidente della Cei” spiega Raffaele Carcano, segretario generale della Uaar. “Dopo le polemiche sul gay pride di Genova, reo di essere stato fissato per il 13 giugno, giorno del Corpus Domini, e dopo le parole di Bagnasco per ostacolare lo svolgimento della manifestazione, dopo le frequenti uscite del cardinale in materia di scienza, diritti, riproduzione, l’Uaar ha deciso di riprendersi un po’ di par condicio. E di fare pubblicità all’incredulità”. Ricorrere agli spot scegliendo di mandare messaggi come se si trattasse di una nuova auto o di un detersivo dà l’idea delle condizioni degli atei costretti a riaffermare la propria presenza di fronte alla pervasività della presenza cattolica. “La chiesa ha e deve continuare ad avere libertà di parola” prosegue Carcano. “Purché vi sia adeguato spazio anche per chi cattolico non è. Pagando questa campagna pubblicitaria l’Uaar intende riconquistare all’incredulità un po’ di quella par condicio che i mass media stentano a riconoscerle”, con un messaggio “che vuole invitare a riflettere, con l’aggiunta di un pizzico di fiducia e ottimismo in chiave umanista”. L’idea dei bus atei è stata della British Humanist Association e il successo è stato tale che è stata poi ripresa negli Stati Uniti, in Australia, in Spagna. Come già accaduto all’estero, anche gli atei italiani hanno lanciato una campagna per raccogliere i fondi necessari per estendere l’iniziativa con altri mezzi e in altre città. Reazioni permettendo. “Non abbiamo idea di cosa ci aspetta perché è sempre difficile fare previsioni” prosegue Carcano. “Per fare un esempio nel mondo dell’editoria, la chiesa non critica i libri di Augias o di Maltese quando escono ma solo quando se ne comincia a parlare, allora si scatenano, come hanno fatto anche con Dan Brown. Anche noi avremmo potuto lanciare la nostra campagna partendo da Roma, ma abbiamo preferito evitare di fare del facile vittimismo”. (Tratto da Repubblica del 12 gennaio 2009)

  

Commenti nei post. In particolare con questa domanda: ma che influenza hanno questi spot e questi messaggi dell’UAAR sulla società?
:

Se il Cardinale proibisce la Messa in genovese…

Il dibattito e le iniziative inerenti la Messa in genovese proseguono.

Ne parlo in un articolo uscito ieri su il Giornale e che potete leggere qui.

Tarcisio Bertone e Angelo Bagnasco - Cardinali di opposte vedute sulla Messa in genovese

In breve: il Card. Tarcisio Bertone aveva concesso la celebrazione in lingua genovese (peraltro in genovese erano soltanto le letture, l’omelia e la preghiera dei fedeli), l’iniziativa aveva riscosso molto successo tra i fedeli attaccati alle tradizioni e alla propria identità culturale.

Poi, come è noto, Bertone è divenuto Segretario di Stato e al suo posto è venuto Angelo Bagnasco. Genovese doc. Così genovese da non riconoscere al genovese lo status di “lingua” ma di semplice dialetto. Conseguenza: divieto immediato di celebrare la Messa in dialetto.

Il provvedimento è di due anni fa ormai, ma c’è chi non si rassegna. Conoscere Genova e A Compagnia raccolgono firme e si danno da fare con varie iniziative.

Per chi vuol saperne di più sulla Messa in genovese consiglio di visitare il sito di Franco Bampi presidente di A Compagna, in particolare questa pagina.

Andrea Macco

Genova bloccata dalla neve: chi mugugna di più?

A Genova è venuta una bella nevicata. Molto più abbondante di quella dello scorso 28 Novembre di cui avevo parlato sempre sul blog (leggi qui). Stamattina non sono potuto andare al lavoro, completamente bloccato dalla neve. Qua sotto un paio di foto per rendere conto della situazione dalle mie parti. Certo, per chi abita in città dove la neve c’è per buona parte dell’inverno, questo è nulla. Per una città di mare come Genova bastano pochi centimetri di neve per provocare la paralisi totale.

Ecco cosa trasmettevano stamattina le paline dei bus

Ecco cosa trasmettevano stamattina le paline dei bus

Stamattina mi son così divertito ad ascoltare gli interventi di alcuni cittadini sulle varie emittenti locali (Telenord e Primocanale in particolare). La gente in queste circostanze dà il meglio di sè: il mugugnu genovese raggiunge i suoi massimi livelli.

“Chiamo per segnalaer una situazione allarmante: io non sono bloccata, ma mia figlia col bambino piccolo sì. E come fa? Aiutatela! Vi prego!!!”

“Qui siamo in Siberia! E’ una vergogna!!!”

“Dicono che c’è attivo il servizio navette…ma è una bugia! Come sempre fanno quello che vogliono!”

“Abito in via Ausonia e questa via non esiste più: è completamente sommersa e nessuno più si muove. Come faremo? Qui siamo senza viveri e ci lasciano morire… ” (Nota: questa signora chiamava proprio dalle mie parti e… chiaramente ha esagerato).

Tra i tanti commenti che sono stati fatti, c’è da dire che mi trovo abbastanza in sintonia con quello del direttore di Primocanale Mario Paternostro che potete leggere qui: La nevicata e la città che funziona

Buona neve a tutti!

Andrea Macco

Via Ausonia alta - Nevicata del 7 gennaio 2008

Via Ausonia alta - Nevicata del 7 gennaio 2008

Il piazzale del Santuario della Madonnetta - nevicata del 7 gennaio 2009

Il piazzale del Santuario della Madonnetta - nevicata del 7 gennaio 2009

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