Conferenza interattiva: Quali Energie per il futuro

Mauro Marinelli, Piero Zani, Riccardo Musenich, Mattia Marinelli, Andrea Macco  

 QUALI ENERGIE PER IL FUTURO.

 Un confronto ragionato fra le varie
fonti – conferenza interattiva.

 Le Conferenze, nell’ambito del ciclo organizzato dal Prof. Blasi per l’Università della Terza Età, sono aperte al pubblico interessato e si terranno il 1 dicembre ed il 4 dicembre dalle 15.30 alle 17.30 nell’aula 502 del Dipartimento di Fisica dell’Università di Genova (Via Dodecaneso 33).

 

 Oltre a Mauro Marinelli, Ordinario dell’Università di Fisica ed esperto di tematiche energetiche (ha contribuito alla pubblicazione Quali Energie per il Futuro), recentemente insignito del Premio dell’Accademia dei Lincei per la realizzazione del biosuscettometro per la rilevazione del ferro nel corpo umano presso l’Ospedale Galliera, interverranno anche:

 
Piero Zani. Fisico. Ha una lunga esperienza nella progettazione e
costruzione di dispositivi a semiconduttore. E’ stato responsabile della divisione semiconduttori dell’Ansaldo e poi della POSEICO. Oggi si occupa della progettazione e costruzione di moduli per la produzione di energia elettrica per via fotovoltaica.
  
Riccardo Musenich. Fisico. E’ ricercatore dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare e si occupa di progettare e costruire magneti superconduttori. Ha contribuito alla pubblicazione “Quali Energie per il Futuro”.

 

Mattia Marinelli. Ingegnere. E’ dottorando in Ingegneria Elettrica e studia generatori eolici.
 
Andrea Macco. Fisico. Lavora presso l’ospedale Galliera con il gruppo di ricerca che ha sviluppato il suscettometro per la misura del ferro nel corpo umano. Collabora alla pagina scientifica de Il Giornale. Interverrà in particolare per le tematiche riguardanti l’Energia Nucleare.

Buona parte del primo incontro sarà utilizzata per gli interventi degli oratori, mentre il secondo incontro sarà dedicato prevalentemente alle
domande ed alla eventuale (si spera nutrita) discussione.

  

***

Sarete aggiornati nei prossimi sul dibattito e in particolare sull’intervento del sottoscritto che riguarderà la situazione del Nucleare a livello Mondiale e in Europa, con la presentazione delle principali caratteristice (e filiere sul mercato) delle centrali di Generazione III+ e della ricerca che si sta portando avanti (centrali di Generation IV – tra 15-20 anni).  In particolare si porrà l’accento sulle reali prospettive per l’Italia (bolletta della luce mediamente il 30% più cara che il resto dell’Europa). In Italia restano ancora diverse criticità da affrontare: dei veri e propri presupposti (legislativi innanzi tutto ma non solo) senza i quali un serio programma elettro-nucleare NON potrà mai iniziare.  

Tra lunedì e giovedì spero anche di dedicare una parte dell’intervento al delicato argomento delle scorie nucleari: loro classificazione, loro gestione (e loro costi).  

 

Sta nevicando: inizia l’Avvento

Ogni tanto succede anche in una città di mare come Genova: nevica!

Sulle alture i fiocchi bianchi sospinti da un vento forte e gagliardo iniziano a fermarsi. Bello vederli da casa propria (io costretto a starci per stato febbrile) forse un po’ meno bello per chi si trova ora in mezzo alla tormenta…

La Neve però ci ricorda che l’autunno ormai se ne è andato: Natale è alle porte.

Mancano poche ore all’inizio del Tempo Liturgico chiamato Avvento, il Capodanno dell’Anno Liturgico.

Nel farvi a tutti gli auguri per il nuovo anno liturgico che si apre, domando a me e a tutti i cercatori di Dio: ma come si prepara un cercatore di Dio alla venuta del Messia?

Le barche del porto di Boccadasse piene di... neve!

Le barche del porto di Boccadasse piene di... neve!

Meno tecnologico e più cinico: così Craig in 007 Quantum of Solace

Riprendo la rubrica dedicata alla recensione dei film con l’ultimo James Bond, il secondo con Daniel Craig protagonista.

007 Quantum of Solace (2008 – Regia di Marc Forster con Daniel Craig,Olga Kurylenko, Mathieu Amalric, Gemma Arterton, Giancarlo Giannini, Judi Dench, Jeffrey Wright, Jesper Christensen, Joaquín Cosio).

Voto 7

La forza di una persona si riconosce dai nemici che ha…”


 Trama sicuramente più avvincente di Casino’ Royale (che già era stato migliore di precedenti film della serie): alla fine, come sempre, Bond ammazza i cattivi e salva il mondo, ma per una volta non ha tutte le belle ragazze per lui e, come accaduto anche nell’ultimo film con Pierce Brosnan,  La morte può attendere, l’infallibile agente segreto del Governo britannico passa dei brutti momenti…

Il Bond interpretato da Craig (lo si era già visto in Casinò Royale) è più rude rispetto ai precedenti Bond man: poche parole, molta azione, meno armi speciali e tanto sangue, molto più che in passato. Con scene dolorose rese ancora più aspre da un cinismo proprio del personaggio ma qui forse pure enfatizzato, si veda ad esempio la scena della morte dell’amico René Mathis: Bond dispiaciuto resta però freddo e impassibile, e getta il corpo del compagno in un cassonetto dei rifiuti.

Se il finale lascia un senso di indefinitezza e di mestizia, davvero bella la resa delle due scene di inseguimento in piazza del Campo a Siena durante il palio e al Teatro durante la recita della Tosca.

 

In Kenya silenzio assordante

Riprendo la notizia (vedi post del 10 Novembre) del rapimento in Kenya delle due sorelle della Comunita’ di Padre Andrea Gasparino di Cuneo (il Centro Contemplativo e Missionario Charles De Foucauld). Padre Pino, il braccio destro di P. Gasparino, manda questa lettera a tutti gli amici della Comunita’, sulla situazione che  resta ancora tremendamente avvolta nella nebbia. Ci uniamo col cuore al suo appello di preghiera e sperenza.

Andrea

 

A tutti gli amici che ci sostengono con l’affetto e la preghiera

domenica 23.11.08

Carissimi tutti,

Lo Spirito Santo ci renda saldi nella speranza e nella supplica! Grazie per tutto quello che fate per le nostre due sorelle e per la comunità. Sono trascorse due settimane da quella fatidica notte e per ora non sappiamo ancora nulla di fondato sulla vita di Maria Teresa e di Rinuccia. Non vi nascondiamo che in certi momenti ci assalgono la paura, la preoccupazione e i dubbi più radicali ma ringraziamo il Signore e tutti voi che pregate con noi e per noi; nel profondo sentiamo che prevalgono la fiducia e la pace. Troviamo molta comprensione nel Nunzio del Kenya, nel Vescovo della diocesi di Garissa (a cui appartiene la fraternità delle sorelle) nel nostro Vescovo di Cuneo.

Sappiamo che le trattative dei canali governativi e diplomatici continuano con impegno da parte di tutti. Da parte nostra imploriamo sapienza dall’Alto e vogliamo rispettare il silenzio stampa, che ci è stato chiesto dal ministero degli esteri.

Desideriamo che questa prova ci migliori tutti ci renda più sensibili alle sofferenze che crocifiggono persone e interi popoli nel mondo. Appena arriverà la bella notizia, vi avviseremo perché cantiate, anche voi un solenne Magnificat al Signore, insieme a noi.

Un fraterno abbraccio,

don Pino e Comunità.

El Pablo (Paolo Macco) vice-campione nazionale di BANG!

occorre abilità, determinazione, sagacia e un pizzico di fortuna...

BANG! Gioco da tavola composto da carte speciali e ambientato nel West: occorre abilità, determinazione, sagacia e un pizzico di fortuna...

Paolo Macco (mio fratello) conquista la piazza d’onore al Campionato Nazionale del gioco da tavolo Bang!, sconfitto nella finalissima dalla campionessa uscente!

Paolo (detto pistolero El Pablo) si era classificato lo scorso giugno per la finale divenendo campione regionale ligure.

Ecco il suo resoconto:

Eravamo in 17 pistoleros nella fredda Torino. Ritrovo nel saloon della 8Gallery all’interno della manifestazione Ludica GiocaTorino.
In mezzo a spade laser di StarWars, ad archi e frecce elfiche, a qualche Colono di Catan e agli appassionati di Carcassonne, ha luogo la finale all’ultimo duello nel far west di BANG!

In posizione 4 al tavolo FIORI, seduto alla destra della campionessa uscente Elena “Doolan”, inizia il girone eliminatorio, composto da 6 partite in cui tutti a turno ricoprono il ruolo di Sceriffo.
Mi aggiudico punti preziosi nella partita che gioco da rinnegato contro la sceriffa Elena “Doolan” che mi batte causa mezzogiorno di fuoco. Perdo da sceriffo e una volta da fuorilegge, ma trionfo ben 3 volte come Fuorilegge.

Grazie anche ad una politica economica molto vantaggiosa nelle aste (il risparmio del buon genovese, n.d.r.) ottengo abbastanza punti da arruffare il quarto posto generale, l’ultimo che vale la qualificazione alle semifinali del pomeriggio.

Tra lo stupore generale approdo al duello contro il primo in classifica, tal Cavallaro qualificatosi all’ultima spiaggia. Il duello si svolge subito dopo il rancio (spartano). Il torinese ha vita breve: in pochi minuti lo porto a soli due uomini mentre io ne ho perso solo 1 (su 5). In altri pochi minuti si consuma la sua fine: in tutto 2 uomini versati per la causa, e la finalissima è mia.
L’altra semifinale è vinta ancora più facilmente (grazie a una gran dose di fortuna) dalla campionessa in carica, sempre la famigerata Elena “Doolan” che era arrivata seconda nei gironi.

Alle 15.15 ha inizio il duello finale. In un clima alla Sergio Leone: terreno deserto e spettatori assenti (impegnati a giocare a Lupus in Tabula) la finale prende il via con una mia mossa a sorpresa molto tattica: schiero in prima linea Paul Regrett (ha soli 3 punti vita ma lo vedono a distanza aumentata di 1) e alle sue spalle Willy The Kid. Grazie ad un attento gioco di cambi di posizione, i due pistoleros riescono in pochi minuti ad annientare ben 2 uomini avversari. Ma la cosa non fu indolore. A causa delle molte ferite subite, presto periscono, pensate in un turno solo. La sorte gira all’improvviso e tutte le tattiche vanno in fumo contro l’astuta (e fortunata) campionessa. La penuria di carte si fa sentire e a stento riesco ad ammazzarle un altro uomo.
Lei però mi lascia con gli ultimi 2 uomini a cui affido tutte le mie speranze: ma non sono sufficienti.
Riesco a costringere anche lei a rimanere con solo 2 uomini ma nuovamente in un unico turno molto astutamente riesce a eliminare i miei 2 pistoleri. Il titolo è suo. Ma io sono comunque soddisfatto.

La finale per il terzo posto si protrae ancora mezz’ora. Alla fine dopo una lunga fase di stallo (causata da Sid Ketchum che continuava a scartare 2 carte per guadagnare punti vita), vince il terzo classificato ai tavoli, un tal Filippo.

Alzo nel cielo del west torinese la Coppa del 2classificato: mi attendono già al varco il prossimo anno (sempre che mi classifichi nuovamente come campione ligure). Tra i complimenti di tutti abbandono a testa alta il campo di battaglia dell’8Gallery.

Ciao!
El Pablo.

Camminare

“Camminate allegramente e con cuore aperto quanto più potete e, se non potete sempre camminare con gioia, camminate almeno con coraggio e fiducia” S. Francesco di Sales

Quasi per caso mi capita tra le mani questa citazione. Bello questo invito: la gioia non può esserci sempre, ma il coraggio e la fiducia… quelle si. Però c’e’ anche il bisogno di qualche voce che  lo ricordi, che incoraggi. Talvolta pure di compagni di cammino. Perché non si abbia l’impressione di andare avanti quando in realtà si e’ fermi o, addirittura, si sta indietreggiando.

Coraggio, siamo in cammino!

Andrea

 

Il calcio è sofferenza

La sofferenza è connaturata al calcio: chi non soffre non sa cosa sia il calcio…” Marius Stankevicius

Così il lituano della Sampdoria in una dichiarazione rilasciata ieri in sala stampa dopo la sofferta (ma bella) vittoria della Sampdoria per 3-2 sul Lecce. Il terzo goal è stato segnato proprio da Stankevicius.

Molti genoani a cui ho mandato per sms questo pensiero hanno apprezzato, alcuni hanno risposto che loro lo sapevano già. Il Genoa è nato per soffrire.

Battute a parte, penso che in tutti gli sport ci sia una buona dose di sofferenza, sia in chi lo pratica sia in chi lo segue. Lo sport, diceva un mio amico sacerdote, è un allenamento al sacrificio e alla costanza. Non a caso consiglia sempre alle coppie di fidanzati di praticare insieme uno sport, per allenarsi alle sofferenze che, prima o poi inevitabilmente, si presentano nella vita familiare…

Andrea

PS: per leggere i miei articoli sportivi (pagelle, commenti alle partite casalinghe della Sampdoria) basta visitare il portale Conosceregenova

 

Wikipedia & Scoutciclopedia

Parliamone. E accendiamo il cervello, per piacere.

Parlo della consultazione indiscriminata e a 360 gradi di Wikipedia. Facilissimo, basta un click, ed ecco che si apre una paginata ricca di tutte le informazioni che stavamo cercando sull’argomento più disparato. Storia, calcio, personaggi famosi, antropologia, astrofisica, medicina, cinema… C’e’ tutto un mondo, ed e’ giusto che così sia, e’ una enciclopedia. E, come tale, si da’ per scontato che tutto sia vero. Se e’ scritto, no?, sarà sicuramente stato verificato, no?

Ebbene NON è così. Intendiamoci, sono il primo a far uso di wikipedia, perché comoda, pratica, e molte volte ben curata e completa. Il mio vuole solo essere un monito a non fidarsi ciecamente. C’e’ un 10-20 % buono di volte in cui la voce cercata risulta imprecisa, scorretta, con qualche errore più o meno evidente. Perché? Come è possibile? Possibilissimo, visto che su wikipedia possono scrivere anche persone che non hanno la competenza specifica. O magari ce l’hanno pure, ma gli errori sono umani.

Chi nel fare la sua tesi di laurea non ha ricevuto delle correzioni da relatore e correlatore di turno? Chi nel pubblicare un articolo scientifico non lo fa passare al vaglio di un sacco di altre teste prima di vederlo definitivamente pubblicato? Con wikipedia ogni altro utente è un potenziale revisore, ma voci meno frequenti hanno anche revisioni meno frequenti. E’ matematico. Ed io di errori o grossolane imprecisioni, specie sui termini scientifici, ne ho viste già parecchie. Per la carità, ce ne sono anche su questo blog. Un errore l’ha ravvisato un attento lettore nel post in cui parlo di LHC. Ne’ lui ne’ io abbiamo gridato allo scandalo. Ma questo blog non si propone di essere una fonte di verità suprema e infallibile al 100%. Cosi credo dovrebbe essere per wikipedia. E tutti faremmo bene a tenerlo ben a mente.

 

Chiudo questa invettiva con un’esortazione positiva per gli amici scout che mi leggono: partecipate anche voi alla realizzazione della Scoutciclopedia. Le voci possono essere date in due forme, serie e ironiche. Le seconde, ovviamente, sono le più belle, sia da scrivere, sia da leggere.

Andrea

Quel che Obama non dice sul Nucleare

Lettori affezionati mi domandano perché non abbia più scritto nulla sul Nucleare. Risposta semplice: perché non ci sono in continuazione novità e non posso martellare sempre sugli stessi concetti. In ogni caso se cliccate sulla categoria NUCLEARE – Energia & Centrali potete rileggervi gli interventi sul tema che vi siete magari persi: restano sempre validi!

Lo spunto per riprendere l’argomento me lo offre un’intervista sul Secolo XIX di ieri (11 novembre 2008) di Luigi leone all’ing. Maurizio Cumo (Presidente della Sogin nonché presidente della European Atomic Energy Society). Non emerge nulla di nuovo, Cumo ovviamente ribadisce la necessità del ritorno al Nucleare anche in Italia per far fronte alla crisi energetica e ai costi troppo elevati dell’energia nel nostro Paese.

Estraggo e commento due risposte dall’intervista:

1) Gli italiani sono ora più favorevoli all’energia atomica, ma non vogliono avere centrali sotto casa.

“E pensare che le mura domestiche sono spesso più pericolose di una moderna centrale atomica…”

Spiegare il perché? Dare qualche cifra sulle probabilità? Si sa che gli incidenti domestici hanno una probabilità elevata, forse anche più alta (ma potrei sbagliare) di quelli sul lavoro o di quelli stradali se si escludono le ore notturne. Insomma, lo slogan mi sembra possa essere applicato un po’ a tutto, per la sicurezza di una centrale mi aspetto qualcosa di più, come ad esempio quel che mi aveva detto l’ing. Adinolfi quando lo intervistai, ovvero che “Attualmente il target di sicurezza richiesto è che il danneggiamento al nocciolo del reattore (il più grave dei danni possibili ad un reattore, n.d.r.) sia inferiore ad un evento ogni 100 mila anni. L’AP 1000 da noi realizzato è stato progettato con una soglia ancora più bassa: 1 evento ogni milione di anni”

 

2) C’e’ chi ritiene che Barack Obama possa modificare radicalmente la linea degli Usa in materia energetica, nucleare compreso.

“Io credo che il nuovo Presidente degli Stati Uniti attuerà politiche che non curino la salute economica del suo Paese, assecondando mode intellettuali che percorrono il pianeta. Ma molto dipenderà anche da chi sceglierà come collaboratori.

Anche sul nucleare?

Ovvio. Però consideri che gli Usa lo avevano rilanciato anticipando la bolla petrolifera, studiando una licenza combinata per la costruzione e l’esercizio delle centrali e riconoscendo dei contributi alle prime società che fossero state pronte a realizzare gli impianti. Questa e’ la tendenza. Dunque sebbene l’elezione di Obama possa costituire un forte rinnovamento, non lo sarà al punto da danneggiare gli interessi americani”

La penso anche io cosi e francamente non capisco proprio come si possa pensare che ad Obama possa anche solo sfiorare l’idea di fare marcia indietro sul Nucleare statunitense. Il fatto che Obama non sia un nuclearista tout cur e che non abbia inserito nel suo programma la realizzazione di 50 nuove centrali non significa fargli dire che il Nucleare sparirà. Al massimo farà costruire qualche centrale in meno, ma volete che un gigante come la Westinghouse, fiore all’occhiello della tecnologia statunitense nel settore, faccia la fine delle industrie italiane post referendum? Veramente c’e’ qualcuno che pensa tutto questo, che pensa ad Obama come al Pecoraro Scanio statunitense?!? Si?!? E’ davvero segno allora che siamo in Italia e che ancora abbiamo capito poco di Nucleare e del problema energetico.

Andrea Macco