Messori tenta un antidoto contro i tanti Odifreddi

Sul blog dell’amico Andrea Tornielli sono giorni che si stanno susseguendo post davvero interessanti. Il più recente riguarda il libro appena uscito “Perché credo” di Vittorio Messori, definito da alcuni l’antidoto contro i tanti Odifreddi.

 

Davvero “cristiano” è quasi sinonimo di “cretino”, come scrive un prof. di matematica piemontese ben presente sui teleschermi nazionali e nelle patrie librerie? Hanno ragione i libri e pamphlet che negli ultimi anni svettano nelle classifiche nostrane e che tentano di demolire i fondamenti del cristianesimo, mettendo in dubbio la storicità dei Vangeli e presentano quella della Chiesa come una “storia criminale”? E’ in libreria da oggi Perché credo (Piemme, pp. 430, 20 euro), un libro-intervista con Vittorio Messori che racconta per la prima volta diffusamente la storia della sua conversione, di quell’esperienza mistica che lo ha portato, nel 1964, ad arrendersi all’evidenza dell’incontro con Gesù dopo essere stato allevato da perfetto agnostico, allievo della scuola razionalista torinese. E’ un libro denso, che alterna il racconto personalissimo di Messori a riflessioni e approfondimenti a tutto campo sulla fede, la Chiesa, la sua storia, la sua attualità, e che rappresenta una sorta di sintesi delle tante importantissime opere che, a partire da Ipotesi du Gesù (1976) lo scrittore ha pubblicato indagando i fondamenti del cattolicesimo. Il sottoscritto (essendo un libro intervista, porta anche la mia firma) non ha alcun merito se non quello di aver convinto un maestro e un amico – Messori – a raccontarsi, parlando della sua esperienza e della sua vita personale. E’ un libro che, raccontando di una conversione inaspettatamente e imprevedibilmente accaduta, esalta l’uso della ragione e condivide ansie e domande di chi è alla ricerca, di chi non crede. E’ un libro in molte pagine spiazzante, perché mostra come sia impossibile “incasellare” Messori e la sua libertà di giudizio nelle categorie oggi in voga.

Andrea Tornielli

Interessante il commento postato da un blogger:

bo.mario Scrive: October 21st, 2008 at 8:19 am

Odifreddi parla di verità essendo un matematico. Messori parla per sensazioni. Ora a Voi la scelta. Non mi piacciono nessuno dei due. Seguo molto di più Augias che propone ricerche e riscontri. Zichichi quando parla di scienza è molto bravo. Quando si mette in un cul de sac sulla religione diventa incomprensibile. Se la fede è il motore di tutto cosa c’entrano gli scienziati? La fede e la scienza non sono compatibili. Un saluto.

Che Odifreddi parli DI VERITA’ nella Scienza è tutto da dimostrare…

Lo sapete che ha ricevuto MOLTE critiche anche a livello scientifico? Vi potrei segnalare dei miei articoli in cui mostro tutto questo… ma sarei di parte.
Cito allora un professore di Fisica, Ordinario di Perugia, che ha smantellato Odifreddi parola per parola: Paolo Diodati: Teoria dei numeri, numerologia e materia oscura

Vi consiglio davvero di leggerlo, oltre ad essere istruttivo e alla portata di tutti, è scritto in maniera brillante ed estrosa.

Andrea

 

PS: da domani inizia il Festival della Scienza 2008 di Genova. Sarete tenuti aggiornati anche sulle pagine di questo blog, un po’ come fatto per il Convegno della SIF.