Un mondo, un sogno è il motto di queste XXIX Olimpiadi.
Vorrei davvero che queste parole si concretizzassero in gesti politici e sociali concreti e si incarnassero in atti di sportività e lealtà propri dello spirito decoubertiniano.
Rileggevo in questi giorni la storia delle olimpiadi dell’Antichità e ho rinvangato fatti interessanti. Mi limito a questi due:
1) I Giochi raggiunsero in Grecia una tale importanza che durante il loro svolgimento non si potevano dichiarare guerre, e quelle che erano in corso dovevano essere sospese.
2) Le Olimpiadi sopravvissero fino al 393 d.C.. La corruzione era entrata prepotentemente nei Giochi, il tramonto definitivo della cultura classica fece il resto: il vescovo di Milano Ambrogio chiese all’imperatore Teodosio l’abolizione delle Olimpiadi, cosa che avvenne.
Che ne pensate? Spazio nei commenti ai lettori che non son ancora fuggiti in vacanza o che non son esclusivamente dediti a fare i nottambuli per seguire le dirette pechinesi…