La lezione di Joker e del Cavaliere oscuro

“Se introduci un po’ di anarchia… se stravolgi l’ordine prestabilito… tutto diventa improvvisamente caos. Io sono un agente del caos. E sai qual è il bello del caos? E’ equo!” 

Così Joker, in un passaggio chiave del riuscitissimo sequel di Batman Begins: il Cavaliere Oscuro.

2 h e 30′ di film tutte da gustare, in cui per una volta non sono solo gli effetti speciali a fare da protagonisti, ma accanto ai tanti colpi di scena entra in scena una lotta tra bene e male che è tutt’altro che scontata.  Joker non è il solito criminale. Non lo si può definire un matto di mente o un serial killer alla Hannibal, ma nemmeno il solito signore oscuro assetato di potere, potere e ancora più potere. 

In Joker ho visto il volto nuovo del male di oggi, che si insinua ora in maniera sottile, ora con azioni dirompenti, nelle coscienze e nella società, portando il disordine, lo scompiglio, il caos. Il male che mette in crisi un intero sistema di valori e che nel contempo lascia che siano gli altri ad uccidersi, che semina la zizzania per raccogliere il caos… un male che si compiace del tormento che invade il cuore di chi vorrebbe un mondo migliore… E così la genesi del terzo personaggio protagonista del film,  “Due facce” (Harvey Dent), è tutt’altro che banale e scontata: è lo specchio dell’uomo così consumato dalla voglia di fare il bene che alla fine ha in se stesso – e non nel mondo – il male più grande da combattere…

Infine, avete notato? Joker è il criminale con la faccia dipinta di bianco mentre Batman è l’eroe soprannominato Cavaliere oscuro. Luci e ombre si mischiano continuamente in un film che vale 10 volte il primo della saga e che, c’è da scommetterci, farà scuola. Difficilmente sarà ripetibile.

Voto: 9.

“Tu non riesci proprio a lasciarmi eh? Ecco cosa succede quando una forza irrefrenabile incontra un oggetto inamovibile, tu non mi uccidi per un mal riposto senso di superiorità e io non ti uccido perché sei troppo divertente… credo che io e te siamo destinati a scontrarci in eterno.” (Joker)