Propongo oggi la recensione di tre film tutti tratti dai fumetti. Gli ultimi due (Wanted e L’incredibile Hulk) sono ancora in proiezione nelle sale, Iron Man immagino sarà già disponibile in versione DVD. Dei tre quest’ultimo è senz’altro il migliore e forse vale la pena pure acquistarlo.
Andrea Macco
WANTED – Scegli il tuo destino
(2008 – Regia di Timur Bekmambetov con James McAvoy, Morgan Freeman e Angelina Jolie)
VOTO: 5 – –
Grande scopiazzatura di effetti speciali alla Matrix. Basta, non se ne può più. Se Matrix è stato un capolavoro perché ha portato qualcosa di innovativo e nel contempo presentava una trama succosa, ora siamo nel ripetitivo e per di più con una trama inconsistente. Di fondo a questo film temi anche belli, come quello della ricerca del “chi sono” e dell’appartenenza (legami di sangue – legame di setta). Ma poi spunta fuori la “fratellanza” che legge nella trama dei tessuti i nomi delle persone da uccidere… ma dai! A metà film mi son detto: in un posto così, i nostri “giustizieri del fato” muoiono tutti. E’ da pazzi… E così avviene, con qualche colpo di scena e un po’ di auto-ironia da parte del protagonista (bravo questo sconosciuto James McAvoy), effetti speciali eccessivi ed una Angelina Jolie nella parte della istruttrice (il ruolo di Morpheus in Matrix) che non mi ha molto entusiasmato.
Pare che il fumetto americano da cui è stato tratto il film fosse ancora più deludente (e infatti ha avuto vita breve…). Bocciato.
L’INCREDIBILE HULK
(2008 –Regia di Louis Leterrier con Edward Norton e Liv Tyler)
VOTO: 7
Tratto dall’omino fumetto della Marvel Comics, anche Hulk risente dell’influenza di Matrix in alcuni fotogrammi di transizione tra una scena e l’altra (l’analogo del codice di Matrix con cui viene fatta vedere la realtà o qualche suo dettaglio). Molto ben curata la prima parte del film: rappresenta un po’ il “dietro le quinte” dell’essere eroe. Si dà per scontato che si conosca già la storia e l’attenzione si focalizza su sentimenti, stati d’animo e combattimento interiore di un Bruce Banner interpretato da un sempre ottimo Edward Norton. Senza lode e senza infamia Liv Tyler.
La seconda parte del film si innesca invece sui binari della storia standard, insomma, cose già viste in cui fanno quasi solo da protagonisti gli effetti speciali.
Scena finale che preannuncia il sequel “I vendicatori” che riunirà diversi super-eroi, tra cui anche Iron-Man (anche lì è stata inserito un final end post titoli di coda che consenta l’aggancio per i vendicatori)
IRON MAN
(2008 –Regia di Jon Favreau con Robert Downey Jr.)
VOTO: 7 1/2
Altro film ispirato all’omonimo fumetto della Marvel Comics. Gli appassionati dicono che pure l’aderenza ai sacri testo originali è buona o perlomeno accettabile (non lo stesso dissero per Spider Man). Ma quel che piace di Iron-Man è il suo essere eroe-antieroe. Tony Stark è uomo dai modi duri, prepotenti, spigolosi. Ne sa qualcosa la sua segretaria nonché fedele assistente Pepper Potts (brava la nostra Francesca Fiorentini, meglio di tante altre super attrici super pagate a cui di super è rimasto solo il nome…). Stark produce armi di distruzione di massa e non è certo il tipo che si fa ben volere dalla folla. E’ bello allora vedere come il personaggio cresca durante il film e soprattutto, come metta a frutto il suo ingegno. Finalmente un super-eroe che non è frutto di esperimenti di scienziati pazzi alla Frankenstein o di superpoteri venuti dall’alto: Iron-Man è l’uomo-armatura frutto di studio, lavoro, esperimenti e pure fallimenti… Scontato che gli succeda di tutto e che rimanga sempre vivo, così come è scontato che il cattivo alla fine perda, ma resta invece per nulla scontato il rapporto tra Stark e i mass-media: tutto da gustarsi.